Gérard DESCHAMPS


nato a Lione nel 1937.

1956. Esposizione di dipinti astratti alla Galerie du Haut Pavé, Parigi.

1957. Esposizione di collage, plissages (pieghettature) e primi Chiffon alla galleria Colette Allendy, Parigi. Incontra Hains e Villeglé.

1961. Invitato da Villeglé al Salon Comparaison espone dei collages di biancheria intima femminile. Comincia a manifestarsi con i Nouveaux Réalistes al tempo della loro esposizione alla galleria Samlaren a Stoccolma. In dicembre espone con Christo alla Galerie J a Parigi nell’esposizione collettiva Nouvelles aventures de l’objet organizzata da Pierre Restany.

1962. Esposizione personale Deschamps et le rose de la vie, alla Galerie J e alla galleria Ursula Girardon con coperture di segnalazione, stracci, e piastre di blindatura.

1963. Al Salon Comparaison presenta una scultura di pezzi di aereo.

1964. Sempre al Salon Comparaison espone delle tele cerate ingrandite. Alla galleria del Leone a Venezia espone delle lamiere iridiscenti che servono ad isolare i reattori d’aereo.

1965. Alla Biennale di Parigi espone delle mostrine di decorazione militare, familiarmente chiamate banane, che sono riportate su dei reticolati metallici colorati.

1966. In occasione del Premio Marzotto, consegna tramite Hains la Barette du Mérite Artistique al presidente Marzotto stesso, una mostrina militare ingrandita di reticolato metallico. Espone a Venezia.

1978. Alla galleria Lara Vincy a Parigi mostra una grande Barette de décoration.

1980. Esposizione personale al Centre Régional d’Art Contemporain di Châteauroux.

 

Pierre Restany

La seconda generazione


Gérard Deschamps, già autore d’interessanti esperimenti sulla materia, ispirate alla pittura materica e all’Art Brut nello stesso tempo, si è specializzato nella biancheria femminile. Le sue accumulazioni di reggiseni, corsetti, guaine, culottes e seni finti sono alquanto suggestive e non mancano di sortire il loro effetto. Tra l’altro sono valse a procurargli diverse complicazioni giudiziarie che ne hanno fatto l’artista più proibito dell’Europa occidentale.

     Deschamps. Les Chiffons de La Châtre - Corsets roses, printemps 1960  (1962). Lingerie femminile. 130 x 145 x 10 cm. Collection  Musée d'art Moderne, Centre Georges Pompidou, Paris. PHOTO: André Morain.

In seguito ha messo da parte queste composizioni troppo volute e si è volto ad una deconcettualizzàzione dell’oggetto con i chiffons, assemblages di tessuti stampati, sgualciti, o distesi in piano che giocano liberamente per la tessitura, le forme, i disegni. Infine, influenzato da Hains, ha puntato ad una depurazione del proprio gesto appropriativo, limitandosi a sottolineare il valore plastico intrinseco dell’oggetto. La scoperta effettuata presso un concessionario di vecchi stocks americani di teloni per aerodromi di campagna è stata decisiva: ne ha, infatti, selezionata tutta una serie. Sono dei ready-made informali, creazioni poetiche della muffa e delle rosicchiature del tempo su toni rosso e arancio, una volta fosforescenti. Il risultato è reso estremamente attraente dall’alta capacità selettiva che vi si evidenzia. Nelle sue ultime ricerche, egli ha adoperato delle trame metalliche a reticolato (alla maniera di Lichtenstein), le cui aperture, per un gioco di sovrapposizioni di lastre, producono effetti di vibrazione ottica: le sue gigantesche barrettes di decorazione, presentate alla biennale di Parigi nel 1965, fecero sensazione. Poi più nulla. Deschamps è un artista con un seguito, lontano dall’aver esplicato il massimo delle sue possibilità.

(...)

(pubblicato in NUOVO REALISMO di P.Restany 1973).

Scritti

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La seconda generazione

  

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