LA RIVIERA LIGURE

"La Riviera Ligure" nasce come evoluzione letteraria della pubblicazione legata alla promozione dei prodotti della ditta Sasso . Sotto la direzione di Mario Novaro diventa un veicolo assolutamente innovativo della cultura del Novecento, sia dal punto di vista grafico che contenutistico.

Con l’inizio del secolo "La Riviera Ligure" comincia ad ospitare firme abbastanza note nel panorama dell’epoca: da epigoni del classicismo come Francesco Gerace, Giuseppe Lipparini, Giovanni Marradi e Guido Mazzoni, a poeti che guardano a Pascoli e D’Annunzio, come Luigi Orsini e Aurelio Ugolini.

 

Senza aderire a particolari correnti, Mario Novaro ospita sulla propria rivista anche giovani disponibili a nuove esperienze di scrittura. È il caso di Bino Binazzi, Filippo De Pisis, Lionello Fiumi, Francesco Meriano, Giuseppe Ravegnani, Giovanni Titta Rosa. Altri collaboratori, come Dino Campana, Emilio Cecchi, che esordisce sulla rivista come poeta, Umberto Saba, Clemente Rebora, Camillo Sbarbaro e Giuseppe Ungaretti saranno destinati a lasciare un segno profondo nella cultura italiana del Novecento.

Di questi rapporti, oltre agli articoli e alle poesie pubblicate sulla "Riviera", resta un Epistolario, ricco di oltre quattromila tra lettere autografe e manoscritti, consultabile presso gli Archivi e Fondi della Fondazione Novaro.


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