Il libro
Con il ritrovamento, nel 1879, delle pitture rupestri di Altamira si manifesta la stupefacente riemersione del continente del "simbolismo" paleolitico, che a più di cento anni di distanza continua, giorno dopo giorno, a rivelare tratti sempre più enigmatici e affascinanti. Nello
stesso anno, Friedrich Nietzsche inaugura un percorso di ricerca decisivo per i destini contemporanei del pensiero, in particolare per il rinnovamento dell'interrogazione filosofica sull'arte legato, innanzi tutto, al nome di Martin Heidegger.
Che genere di relazione è possibile delineare tra questi due corsi della contemporaneità?
A partire da un'adeguata ricognizione delle più recenti acquisizioni oggettive e teoriche restituite dalle ricerche specialistiche sulla paleoarte - che individua nelle posizioni di Robert Bednarik da una parte e di Jean Clottes e David Lewis-Williams dall'altra i suoi principali riferimenti - questo volume elabora progressivamente un intreccio molto più ricco di un semplice affresco interdisciplinare: quello di una contaminazione profonda di filosofia e archeologia - di cui gli incroci metodologici costituiscono solo l'effetto di superficie - a partire dalla quale i segni paleolitici possono marcare l'anello più remoto di una concatenazione in cui è possibile inscrivere leggibilmente la stessa curva del pensiero occidentale.
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L'autore
GIUSEPPE NUCCITELLI si occupa di filosofia e di intercultura. Nel primo orizzonte,
ha fatto parte di gruppi di "Ricerca d'Ateneo" presso l'Università di Roma Uno e
ha pubblicato: Il contagio filosofico. L'odissea ideativa di Nietzsche attraverso
la lunga infermità (Guerini e Associati, Milano 1996). Nel secondo ha, tra l'altro,
curato la pubblicazione del volume Scrivi come mangi (Franco Angeli, Milano 2000) ed
è stato autore del corso intermediale Io parlo italiano (Rai Educational, 2001).
Per contattare l'autore:
g.nuccitelli@libero.it
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