Agosto dell’anno 2000
Agosto del 2000: il mese centrale dell’anno, considerato
da alcuni come l’ultimo del secondo millennio e da altri come il primo
del terzo, ha assunto quest’anno un valore particolare.
Il mese di agosto, tradizionalmente riconosciuto come quello delle
‘vacanze’, da dedicare al riposo, allo svago, in cui comunque ‘dimenticare’
il peso degli obblighi lavorativi e allontanarsi dalla routine per dedicarsi
alle attività e agli sport preferiti, alla lettura e alla meditazione,
in cui ritemprare il corpo e nutrire lo spirito con vecchi pensieri, riscoperti
desideri e nuove aspirazioni, è stato nel 2000, a mio parere, eccezionale
per un altro motivo.
Ha offerto spunti per osservazioni materiali e meditazioni spirituali
per chi voglia cogliere i segnali del passaggio da un’epoca di studi e
ricerche per conoscenze fisico materialistiche ad un periodo di rivalutazione
di aspetti e contenuti di coinvolgimento e partecipazione psicologica,
di valorizzazione di principi etici, morali, di confronto paritario tra
materia e spirito.
Lo spirito: quella parte dell’uomo che si immedesima
col corpo restandone distinto, che racchiude in una sola parola i lati
immateriali della persona, con le qualità, i vizi e le virtù,
i pregi e i difetti e attraverso il quale l’Uomo, unico tra gli animali,
assume coscienza di persona vivente, pensante, raziocinante che possiede
una propria anima individuale.
Spirito, anima, coscienza di vita.
Un concetto, quello di vita, che riconosciamo in noi e nei nostri simili,
che possiamo ritrovare nel mondo che ci circonda, che dovremmo riconoscere
come primo patrimonio universale da tutelare e proteggere, perché
senza vita nulla più materialmente esiste o ha importanza di esistenza.
L’Uomo, ateo o religioso, laico o cattolico, crede nella vita e ha
bisogno e cerca di vivere con la tranquillità psicologica che non
fa pensare alla morte, continuando ad esorcizzarne la paura e allontanarne
il momento alimentando la speranza nelle conseguenze di quanto può
essere fatto per tutelare la propria esistenza e prolungare la durata della
vita.
Nell’agosto del 2000, prescindendo dalla ‘Fede’ praticata,
o soltanto conosciuta, è stata offerta l’occasione di verificare
il desiderio di ‘spiritualità’ dell’uomo con la partecipazione di
milioni di giovani ad una delle principali manifestazioni dell’anno giubilare
della Chiesa Cristiana.
Una testimonianza che avvalora la speranza e la fiducia in un concetto
di ‘vita universale’ che supera la materialità dell’esistenza terrena
e prende forza da comuni principi di amore e fratellanza.
Negli stessi giorni l’annuncio dell’autorizzazione a procedere nella
ricerca biomedica legata alla clonazione di materia vivente con l’uso,
sia pure limitato, di embrioni umani, ha avvalorato, nonostante le precisazioni,
le riserve e le richieste di garanzia sul piano etico e morale, la possibilità
di ancora imprecisabili vantaggi per il recupero della salute e per la
durata della vita dell’uomo alimentando concezioni materialistiche e la
speranza di una mitica quanto irraggiungibile immortalità.
I due avvenimenti offrono a tutti un comune motivo di meditazione su
quello straordinario ‘insieme di materia e spirito’ che è l’essere
umano.
Superando e dimenticando conflittualità e rivalità che,
nel secondo millennio, tante guerre, dolori e lutti hanno provocato
a livello mondiale, l’alba del terzo millennio, mettendo da parte interessi
politici ed economici, ha ricordato, nella serenità del mese di
agosto che è pausa da affanni quotidiani e da faticoso lavoro, che
l’Uomo è entità psicofisica e che soltanto prendendo esempio
dall’armonico equilibrio e dal riconoscimento della pari importanza delle
due componenti nella singola Persona possono essere prese decisioni con
conseguenze di armonia ed equilibrio per l’Umanità.
Mario Bernardini
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