CONTRO LA FUGA DI CERVELLI
Una globalizzazione della ricerca, per fare marciare insieme il lavoro
svolto fuori dai confini nazionali e quello dei laboratori italiani. Una
rete Usa-Italia per lavorare insieme all’identificazione dei meccanismi
molecolari alla base delle patologie.
Questo lo scenario, un modo per risolvere la fuga dei cervelli
dal nostro Paese, al centro del convegno “Le nuove frontiere delle neuroscienze”,
organizzato dal Claude Bernard Neuroscience Institute di San Diego (California),
in programma il 16 gennaio nella Sala Bologna del Senato,
Realizzare la ‘globalizzazione’ anche in tema di ricerca significa
superare alla radice il problema della ‘fuga’ dei cervelli. In questa direzione
si muoverà il Claude Bernard Neuroscience Institute, attivo nel
campo delle neuroscienze, attraverso un network interdisciplinare con ‘postazioni’
sia negli Usa che in Italia, nella convinzione che l’integrazione e la
valorizzazione delle competenze, nelle sedi in cui sono disponibili ricercatori
qualificati, sia il solo modo per raggiungere obiettivi scientifici
concreti in tempi ragionevoli.
E’ in via di realizzazione un primo Polo di ricerca integrata all’Irccs
Neuromed di Pozzilli (Isernia), collegato con la Facoltà di Medicina
dell’Università ‘La Sapienza’ di Roma. E altri progetti stanno partendo,
con l’obiettivo di migliorare la conoscenza, oggi scarsa, dei meccanismi
molecolari che stanno alla base delle manifestazioni patologiche.
L’iniziativa riunirà protagonisti di rilievo della ricerca e
rappresentanti del mondo politico, per passare in rassegna le opportunità
della ricerca italiana sulle neuroscienze.
(Adnkronos Salute)
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