Un "incontro" organizzato dall’AIRM
Radioprotezione dei lavoratori
Un incontro a carattere nazionale sul tema “Aspetti applicativi della
sorveglianza medica di radioprotezione dei lavoratori ai sensi del D.Lgs
241/2000” organizzato dalla Associazione Nazionale Radioprotezione Medica
(AIRM) si è svolto Il 5 febbraio a Roma nella sede dell’Ordine dei
Medici
Il Convegno è servito per affrontare e discutere i nuovi aspetti
professionali introdotti in materia di prevenzione dei rischi da radiazioni
ionizzanti in particolare per quanto riguarda il medico (Medico ‘Autorizzato’,
o Medico ‘Competente’) incaricato della sorveglianza nei confronti dei
lavoratori esposti.
Il presidente AIRM, Giorgio Trenta (responsabile Medicina del Lavoro
INFN), ha illustrato le principali innovazioni contenute nel decreto, soffermandosi
su quelli che sono i nuovi obblighi per i Datori di lavoro e per i Medici
incaricati della Radioprotezione. Una critica è stata espressa nei
confronti del legislatore che ha voluto separare la normativa della protezione
dei lavoratori e della popolazione da quella del paziente, in contrasto
con gli indirizzi perseguiti a livello internazionale.
Il tema del nuovo documento sanitario personale, riportato nell’allegato
XI del decreto, è stato trattato da Roberto Moccaldi (coordinatore
Medicina del lavoro e Radioprotezione medica CNR).
Nelle intenzioni ministeriali, in caso di contemporanea esposizione
a radiazioni e ad altri rischi, tale strumento dovrebbe soddisfare le esigenze
documentali previste dalla normativa relativa sia alla sorveglianza medica
della radioprotezione (D.Lgs 230/95-241/00), sia alla sorveglianza sanitaria
per gli altri rischi professionali (D.Lgs 626/94-242/96).
“Una impostazione certamente auspicabile in prospettiva, ha detto Moccaldi,
ma che allo stato attuale trova ostacoli nella normativa vigente. Infatti,
da un lato appare improponibile l’utilizzo promiscuo del medesimo ‘documento’da
parte di due medici diversi, dall’altro, anche quando un unico medico ricopra
entrambi gli incarichi, diverse impostazioni legislative in tema di gestione
e responsabilità della documentazione sanitaria impediscono, di
fatto, di poter operare con un unico documento sanitario”.
Ulteriori contributi utili a puntualizzare compiti e responsabilità
del medico autorizzato e del medico competente nel campo della sorveglianza
sanitaria degli esposti a radiazioni ionizzanti sono stati portati da Campurra
(ENEA) e Ottenga (Docente Medicina del Lavoro-Università di Pisa).
Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito
Associazione Italiana di Radioprotezione Medica
www.airm.it
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