BREVI
Leucemia e onde radio
Il 15 settembre scorso il Ministero della Salute ha reso noti i risultati
di uno studio condotto dalla Commissione che si è occupata
dell’eventuale rapporto tra leucemia infantile ed esposizione a radiofrequenza.
La commissione fu nominata dall’allora Ministro Veronesi a seguito
di un presunto possibile nesso tra i casi di malattia in bambini residenti
nella zona di 10 Km dalla Radio Vaticana.
Nelle conclusioni si dichiara che non è scientificamente dimostrato
‘eccesso di incidenza’ né ‘riduzione del rischio a distanza
crescente dall’impianto’.
Il Ministro Sirchia precisa però che il rapporto non
sarebbe definitivo "perché “il numero di casi analizzati è
stato relativamente basso per considerare questo studio completamente probante”.
Il Ministro ha aggiunto che la questione “ha comprensibilmente destato
preoccupazione da parte dei media e dei cittadini” e che nonostante
le conclusioni. della Commissione che, sulla base delle conoscenze scientifiche
non ha evidenziato una correlazione tra l’esposizione a campi a radiofrequenza
e l’insorgere di leucemie, “questo tema non verrà trascurato
e saranno effettuate ulteriori indagini”.
Dagli esperti della Commissione ministeriale arrivano, intanto, tre
raccomandazioni per avviare un monitoraggio epidemiologico in Italia:
1) lo sviluppo di registri regionali del cancro nelle regioni dove
non esistono;
2) un forte coordinamento dei registri locali in un registro nazionale
del cancro;
3) la creazione di un gruppo di studio nazionale per le statistiche
di piccole aree, che lavori in contatto con il registro nazionale e conduca
un’attività continua di sorveglianza della distribuzione geografica
e temporale del cancro in Italia”
Nell’ambito del Congresso dell’Associazione Italiana di Radioprotezione
Medica (Roma - CNR 3/5 ottobre) una tavola Rotonda è
stata dedicata proprio al tema della comunicazione su quanto riguarda le
radiazioni ionizzanti e non ionizzanti, compresa quindi la radiofrequenza.
Tutela della ‘Privacy’ Etica e Consenso
Rockville, 9 agosto 2001
Il 40% degli studi medico-scientifici non rispetta le regole sull’etica
e sul consenso informato, nonostante le riviste, prima della pubblicazione,
richiedano documenti ad hoc.
E’ quanto emerge da uno studio sul British Medical Journal che ha preso
in esame cinque riviste mediche americane e ha rilevato soprattutto ‘difetti’
riguardanti la tutela dei pazienti partecipanti agli studi.
Specialisti della Child and Adolescent Health Scholar, Agency for Health
Care Research and Quality di Rockville hanno osservato che su un totale
di 561 studi pediatrici analizzati, il 40% non possedeva ‘approvazione
etica’.
Secondo gli autori, “in molti casi questa mancanza era dovuta a
confusione nelle richieste, anche se -aggiungono- spesso i ricercatori
hanno deliberatamente tralasciato le approvazioni etiche standard e legali”.
(British Medical Journal, vol.323, pagg.318-319)
(Tra/Adnkronos Salute)
Albo professionale e ‘Privacy’
I nomi dei medici chirurghi iscritti negli Albi sono pubblici, ma spetta
a ciascun Ordine Provinciale stabilire le modalità di comunicazione
a chi ne fa richiesta. Il principio è stato ribadito a fine luglio
dal Garante per la Privacy nella risposta ad un quesito rivolto da un cittadino.
L’Autority era già intervenuta chiarendo che la legge sulla
privacy non ha modificato la disciplina legislativa relativa al regime
di pubblicità degli Albi e non pone, dunque, alcun ostacolo alla
diffusione dei dati personali contenuti negli Albi, purché limitata
alle informazioni che devono esservi inserite per legge.
Le norme vigenti prevedono che l’Albo di ciascun Ordine dei Medici
chirurghi sia stampato e pubblicato entro il mese di febbraio di ogni anno,
con contestuale trasmissione di una copia ad alcune Amministrazioni Pubbliche
anche allo scopo di una sua affissione nelle Prefetture.
Tali norme collocano questi Albi tra i documenti pubblici conoscibili
da chiunque, consentendo agli Ordini di comunicare e diffondere i dati
personali senza, però, disciplinare le forme di consultazione, né
l’invio di copia ad altri soggetti pubblici o privati.
Approcci all'Etica ambientale ed alle politiche cautelative
Istituto Superiore di Sanità
Roma, 3-4 dicembre 2001
Il Comitato Nazionale per la Bioetica ha sollecitato l’istituzione
di percorsi formativi riguardanti la bioetica per il personale del SSN.
L’intreccio tra rischi ambientali e rischi sanitari costituisce
un problema di sempre maggior rilevanza.
Il “principio di precauzione” è stato inserito in trattati
e documenti dell’Unione Europea ed è indicato dalla Commissione
Europea tra i criteri fondamentali e le priorità delle politiche
sanitarie ed ambientali per i Paesi Membri.
Struttura del corso
Il corso offre dapprima una panoramica sui possibili approcci ai problemi
dell’etica ambientale secondo varie scuole di pensiero. Successivamente
vengono descritti i possibili approcci etici alle politiche cautelative,
alla gestione del rischio ed al “principio di precauzione”. Vengono infine
presentati casi specifici di problemi di gestione del rischio ambientale
eticamente rilevanti.
Obiettivi
Il corso mira ad offrire una panoramica delle varie scuole di pensiero
sull’etica ambientale. Si propone inoltre di presentare in modo organico
i risvolti etici delle “politiche cautelative” proposte ed attuate da istituzioni
nazionali ed internazionali.
Direttore del corso
Carlo Petrini
Istituto Superiore di Sanità
Segreteria scientifica
Laura Guidoni, Laboratorio di Fisica, ISS
Carlo Petrini, Laboratorio di Fisica, ISS
Domenica Taruscio, Laboratorio di Ultrastrutture, ISS
Segreteria tecnica
Franca Grisanti
Laboratorio di Fisica, ISS, Viale Regina Elena 299, 00161 Roma
Tel. 0649902241 - Fax 0649387075
E-mail: segreteria.fisica@iss.it
Un appello della C.R.I
In occasione dell’anniversario della firma della Convenzione di Ginevra
(22 agosto 1864), la C.R.I. ha lanciato, il 22 agosto scorso, un appello
a tutti i Governi che, in questi giorni di attesa di nuovi, più
gravi ed estesi, eventi bellici, suona di particolare attualità.
In quel giorno la C.R.I ha motivato il suo intervento ‘perché
ancora oggi nei conflitti in corso vi sono massacri, deportazioni, violenze
e atrocità di ogni genere’.
A distanza di un mese, dopo i tragici avvenimenti che l’11 settembre
hanno colpito gli U.S.A. e scosso l’opinione pubblica mondiale, riportiamo
le quattro richieste della C.R.I.
Rifiutare la guerra come fatalità lottando senza tregua contro
le sue cause.
Esigere che tutti i Paesi impegnati in un conflitto armato e tutti
coloro che possono influire assicurino il rispetto dei principi basilari
di umanità e delle regole fondamentali del diritto internazionale
umanitario;
Risparmiare ai civili le sofferenze proprie dei conflitti.
Sviluppare i rapporti tra individui, popoli e nazioni sui fondamenti
delle Convenzioni di Ginevra e in particolare sul rispetto della
vita e della dignità umana in ogni circostanza, sulla compassione
per coloro che soffrono e sulla solidarietà.
NOMINE
ANIFA
Luciano Ragni è il nuovo direttore dell’ANIFA,
l’Associazione che riunisce le industrie
produttrici di farmaci da banco. La nomina è stata decisa il
4 settembre scorso dal Consiglio Direttivo ed è stata approvata
da Federchimica, di cui l’Associazione fa parte.
Istituto Italiano di Medicina Sociale
Si è insediato il 10 settembre il nuovo Presidente dell’Istituto
Italiano di Medicina Sociale, Pietrantonio Ricci.
Professore ordinario e direttore della Scuola di specializzazione di
Medicina legale dell’Università di Catanzaro, docente di Medicina
legale alla Facoltà di giurisprudenza dell’Università di
Salerno, Ricci si occupa da anni di problemi medico-sociali, soprattutto
tossicodipendenza, alcolismo e disabilità. Esperto di prevenzione
degli infortuni sul lavoro, è stato, fra l’altro, coordinatore del
progetto Helios 2000 sulla tutela dei diritti dei disabili.
FIASO
Stefano Rossattini, Direttore Generale della ASL di Bergamo
è il nuovo Presidente della
Federazione Italiana delle Aziende Sanitarie e Ospedaliere., nominato
il 13 settembre nel corso dell’Assemblea FIASO che si è svolta a
Roma.
Rossattini, che è stato eletto anche deputato alla Camera nella
IX legislatura, ha indicato tra le priorità del suo mandato lo sviluppo
del ruolo di consulenza della Fiaso nei confronti delle sue 142 aziende
associate, iniziative su scala nazionale dei processi di budget annuale
e pluriennale per il controllo della spesa sanitaria e incremento dei processi
formativi.
Responsabile Sanità ‘Forza Italia’
Eolo Parodi, attuale presidente dell’Enpam, è
dal 14 settembre il nuovo Responsabile Nazionale Sanità di ‘Forza
Italia’.
“La nomina - si legge in una nota - nasce dalla lunga esperienza maturata
nell’ambito della Sanità italiana ed europea”.
Parodi ha infatti ricoperto la carica di Presidente della FNOMCeO per
oltre 16 anni ed è stato
consulente per le politiche sanitarie dei Paesi dell’Ue come parlamentare
europeo.
Soddisfatto per la nomina, Eolo Parodi ha dichiarato la sua “ampia
disponibilità a un confronto con tutte le forze politiche sui temi
così vivi e sentiti come quelli della Sanità italiana” e
ha confermato “la volontà ad avviare subito una stretta collaborazione
con il Governo e il ministro della Salute, Girolamo Sirchia, per uno sforzo
comune teso alla completa modernizzazione del sistema sanitario, che deve
essere finalmente in grado di dare risposte positive ai bisogni della gente”.
Ministero della Salute
Atlante aggiornato degli IRCCS in Italia
Il volume fornisce un quadro preciso degli IRCCS presenti sul territorio
nazionale con una scheda dettagliata per ciascun Istituto della storia,
finalità, struttura organizzativa, attività scientifiche,
cliniche, didattiche e formative fino alle pubblicazioni scientifiche e
alle relazioni internazionali.
In Italia, attualmente, gli Istituti sono 32, di cui 16 pubblici e
16 privati.
Il sostegno e il rilancio dell'attività degli IRCCS è
uno dei punti centrali del programma del Ministero della Salute.
Giornata mondiale della menopausa
Per un giorno esami e visite gratuiti per le donne oltre i 50 anni.
Questo l’obiettivo dell’iniziativa ‘Porte aperte alla prevenzione:
ricomincio da 50’, promossa dalla Società Italiana di Menopausa
in occasione della Giornata mondiale che si celebrerà il 18 ottobre.
A Roma il 26 ottobre Convegno Internazionale
Medicina Antroposofica
Per fare chiarezza sul ruolo e sui contenuti della medicina antroposofica,
la Provincia di Roma, in collaborazione con il Gruppo medico antroposofico
italiano, ha organizzato il primo convegno internazionale: "La Medicina
antroposofica: un mpliamento dell’arte medica".
Medici antroposofi, studiosi, ricercatori, cercheranno di esplorare
in che modo questa pratica medica possa andare incontro alle esigenze crescenti
della popolazione italiana che nell’ultimo decennio si è dimostrata
sempre più attenta a nuovi metodi di indagine e cura.
La medicina antroposofica in Italia viene utilizzata da migliaia di
pazienti non in alternativa, ma utile complemento sulla via della
conoscenza del nostro corpo, ma anche dell’essenza vitale che ne costituisce
l’elemento fondante.
"Il Nuovo Medico d’Italia" segnala
-
22 settembre a Bologna riunione di rappresentanti di Società
Mediche di Medicine non Convenzionali per, tra l’altro, riprendere in esame
il ‘documento conclusivo’ del Congresso di Roma del 3/5-1/6 scorso
-
6/7 ottobre a Milano presso la Fondazione Umanitaria nell’ambito
delle Giornate di Omeopatia Clinica: ‘Dermatologia e Omeopatia’ (CISDO—SIOMI)
-
12/14 ottobre a Bologna 3° Congresso Nazionale FIAMO nel
cui ambito si svolge il 1°Seminario Scientifico sul tema: ‘Energia
e informazione nei processi biologici che governano la salute’.
"Rimedi dolci" per le cicatrici
E’ un testimone autorevole, il Prof.Nicolò Scuderi, Direttore
della cattedra di Chirurgia Plastica dell’Università ‘La Sapienza’
di Roma, che, dopo avere sperimentato con successo rimedi omeopatici
e omotossicologici su 350 pazienti, ne riconosce l’efficacia per ridurre
le cicatrici.
I ricercatori della cattedra di chirurgia plastica hanno seguito per
circa 6 mesi i 350 pazienti curati con medicinali omeopatici e omotossicologici
in gocce, creme e iniezioni, controllando gli esiti delle lesioni, classificati
secondo 10 parametri di danno.
Dopo il trattamento oltre il 70% aveva avuto evidenti miglioramenti
su tutti e 10 i parametri.
Tutti i pazienti hanno avuto miglioramenti per almeno 3 parametri.
“Non sappiamo come mai questi prodotti che per la mia formazione scientifica
sono solo ‘acqua fresca’ siano in grado di migliorare l’aspetto delle cicatrici,
ha dichiarato Scuderi, ma devo ammettere che hanno funzionato. Un risultato,
ha concluso, migliore rispetto alle cure con altri farmaci”.
Ricordo di Riccardo Maceratini
Il 27 luglio scorso è deceduto a Roma il
Dr. Riccardo Maceratini
Medico Ricercatore presso l’Università ‘La Sapienza’.
Svolgeva la sua attività nell’ambito del Day Hospital Oncologico
della Clinica Chirurgica dove con grande zelo e competenza assisteva
gli ammalati che ricorrevano al Servizio.
Il suo interesse scientifico era anche rivolto all’Informatica Medica,
disciplina nell’ambito della quale svolgeva attività di docente
ed era anche molto impegnato sul piano organizzativo. Era rappresentante
dell’AIIM (Associazione Italiana di Informatica Medica) presso l’IMIA (l’Associazione
Internazionale); Il Direttore Generale dell’IMIA ha inviato un commovente
messaggio ai Rappresentanti in tutto il mondo ricordando Riccardo Maceratini
con grande stima e affetto. |