Piano Sanitario del Lazio
Cinque sono le ‘sfide’ del Primo Piano Sanitario Regionale del Lazio,
presentate due giorni prima dell’entrata in vigore dei LEA. e che entro
due mesi porteranno alla stesura definitiva del ‘Documento’ che, sentite
le categorie del settore, dovrà essere approvato dalla Giunta e
dal Consiglio della regione.
Queste le priorità per il triennio 2002-2004:
emergenza;
abbattimento delle liste d'attesa;
assistenza domiciliare;
prevenzione;
riqualificazione degli ospedali per acuti.
Il presidente della Regione Lazio, Francesco Storace ha detto
che “il principio ispiratore del documento di programmazione si
fonda sul riconoscimento della centralità dei bisogni e dei diritti
della persona.” Per l’assessore alla salute del Lazio, Vincenzo
Saraceni, “si tratta di una programmazione altamente etica che vede
protagonista la domanda di salute del cittadino considerandone la
situazione di disagio”. Secondo il direttore generale dell’Agenzia
di Sanità Pubblica del Lazio, Franco Splendori, “il documento
di programmazione sanitaria è innovativo, attuale, flessibile e
praticabile.”
Con l’entrata in vigore dei LEA la Regione Lazio si riserverà
di valutare se inserire o meno anche alcune cure di fisioterapia nell’elenco
delle prestazioni sanitarie che saranno fornite ai cittadini.
Lo ha affermato Vincenzo Saraceni, precisando che “i LEA saranno
recepiti così come sono stati elaborati dal Ministero della Salute,
ma si cercherà di inserire altre prestazioni, in base ai margini
di autonomia concessi alle Regioni.”
E a tale proposito Saraceni non ha escluso che la Regione Lazio potrebbe
tenere in considerazione anche l’agopuntura, una cura “che è
molto praticata e di grande efficacia”. |