Livelli Essenziali di Assistenza
Lettera del Ministro della Salute alle Regioni
su cure odontoiatriche e fisioterapia
A seguito della recente entrata in vigore del decreto del Presidente
del Consiglio dei Ministri che definisce i Livelli essenziali di assistenza
(LEA) garantiti dal Servizio sanitario nazionale, il Ministero della Salute
ha ritenuto opportuno inviare alle Regioni una lettera per precisare alcuni
punti relativi alla loro applicazione e per informare gli Assessorati sulle
questioni più frequenti rivolte dalle aziende sanitarie o da semplici
cittadini e sulle risposte fornite dal Dicastero.
In particolare, il Ministero ricorda che le cure odontoiatriche saranno
erogate a tutti i cittadini dalle strutture pubbliche o private accreditate
fino a quando l’apposito tavolo tecnico Governo-Regioni, o in via transitoria
i singoli assessorati, non avranno individuato i precisi criteri di equità
e appropriatezza e quindi “le categorie di persone in condizioni di vulnerabilità”
a cui assicurare, come previsto in via generale dai LEA, “l’assistenza
odontoiatrica e protesica”. Nel rispetto del principio di equità
delle cure, queste categorie di persone avranno dunque diritto, oltre che
alle prestazioni dell’odontoiatra (come avvenuto finora) anche alle protesi
eventualmente necessarie. Fino ad oggi, infatti, il costo rilevante dei
materiali per le protesi, gli apparecchi ortodontici o gli impianti è
sempre stato a carico dell’assistito. Si sottolinea inoltre che i LEA garantiscono
“i programmi di tutela della salute odontoiatrica nell’età evolutiva”
e nulla cambiano rispetto alle prestazioni di pronto soccorso per le urgenze
infettivo-antalgiche che sono comunque erogate a tutti.
Si precisa inoltre che le prestazioni fisioterapiche di tipo ambulatoriale
più comuni, espressamente individuate dai LEA (la laserterapia antalgica,
l’elettroterapia antalgica, l’ultrasuonoterapia e la mesoterapia), possono
essere ancora erogate dal Ssn in quanto è previsto che le Regioni
possano concederle su precise indicazioni cliniche e secondo protocolli
validati. In questo caso, la loro erogazione non richiede nemmeno
specifici finanziamenti regionali poiché automaticamente ricomprese
nei LEA e, dunque, finanziate con le risorse del Servizio sanitario nazionale.
Oltre alle quattro prestazioni fisioterapiche ambulatoriali più
comuni saranno erogabili “secondo specifiche indicazioni cliniche” anche
la densitometria ossea e la chirurgia refrattiva con laser a eccimeri.
Come per le cure odontoiatriche, il Decreto sui LEA fornisce solo i criteri
generali per la formulazione di tali indicazioni, rinviando ad atti successivi,
ed in particolare al nuovo Nomenclatore delle prestazioni specialistiche
ambulatoriali, l’individuazione delle particolari condizioni in cui le
prestazioni saranno fornite, nel rispetto del criterio di appropriatezza.
Dopo il 23 febbraio, anche queste prestazioni sono erogate a carico del
Servizio sanitario nazionale dalle strutture pubbliche o private accreditate,
fino a quando le indicazioni cliniche non saranno specificate a livello
nazionale o, in via transitoria, a livello regionale.
Quanto alle poche prestazioni espressamente non incluse nei LEA,
si precisa che la maggior parte già prima del 23 febbraio non era
erogata a carico del Servizio sanitario nazionale. Dunque, nulla cambia
con i LEA per quanto riguarda la chirurgia estetica non conseguente ad
incidenti, malattie o malformazioni congenite, la circoncisione rituale
maschile, la medicina non convenzionale (agopuntura, fitoterapia, medicina
antroposofica, ayurvedica, omeopatia, chiropratica, osteopatia ecc.), le
vaccinazioni non obbligatorie in occasione di soggiorni all’estero.
Rispetto ai certificati di idoneità alla pratica sportiva agonistica
e non (cioè quelli per l’attività extrascolastica), il Ministero
fa notare che anch’essi prima dell’entrata in vigore dei LEA erano già
esclusi dalle prestazioni a carico del Ssn, quindi a pagamento. Inoltre,
non bisogna confondere il certificato, il cui costo è a carico dell’utente,
con le prestazioni diagnostiche richieste dal medico per rilasciare la
certificazione, come l’elettrocardiogramma, le quali continueranno ad essere
erogate dal Servizio sanitario nazionale. Infine, i certificati richiesti
dalle scuole per l'attività non agonistica degli alunni, rilasciati
dal medico di famiglia, restano espressamente inclusi nei LEA e quindi
gratuiti.
Giova ripetere, infine, che i Lea hanno in sostanza fotografato la
situazione assistenziale e normativa esistente al momento della loro definizione,
promuovendo soprattutto l’appropriatezza nell’erogazione delle prestazioni
e che i servizi inclusi nei LEA rappresentano il livello “garantito” a
tutti i cittadini su tutto il territorio nazionale a fronte di un incremento
delle risorse per la sanità in tre anni di 26mila miliardi di lire.
Le Regioni, come hanno fatto fino ad oggi e come già hanno disposto
recependo i LEA, potranno utilizzare risorse proprie per garantite servizi
e prestazioni ulteriori o per disciplinare a favore dei cittadini altri
eventuali aspetti applicativi dei LEA, soprattutto in questa prima fase. |