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La FNOMCeO "apre" 
alle medicine non convenzionali

A conclusione di un Convegno sul tema ‘La professione medica e le medicine non convenzionali: rischi e opportunità’ che si è svolto a Terni il 17 maggio il Consiglio Nazionale della FNOMCeO, con una decisione definita “storica” dal presidente Giuseppe Del Barone, ha approvato le ‘Linee guida su medicine e pratiche non convenzionali’.
Sono nove le medicine e pratiche “alternative” indicate nel corso del convegno nazionale che assumono la dignità di “atto medico”: agopuntura, fitoterapia, medicina ayurvedica, medicina antroposofica, medicina omeopatica, medicina tradizionale cinese, omotossicologia, osteopatia e chiropratica 
Ma a condizioni ben precise, messe nero su bianco dalla Federazione: potranno essere abilitati al loro esercizio solo i professionisti laureati in medicina e occorrerà il consenso consapevole del paziente che dovrà quindi ricevere dal medico un’informazione puntuale e soprattutto scientificamente corretta sulle medicine non convenzionali. 
Il Comitato Centrale della Federazione dei Medici - ha dichiarato Aristide Paci presidente dell’Ordine dei medici di Terni – è passato, dopo una visione di rigetto verso qualsiasi forma di medicina alternativa assunta nei primi anni ’80, ad una disponibilità ed al confronto negli anni ’90 e alla necessità di oggi di ‘governare’ il fenomeno”. 
E’ stato ricordato che sono oltre 9 milioni gli italiani (pari al 15,6% della popolazione) che - secondo un’indagine Istat svolta dal 1999 al 2001– hanno utilizzato metodi di cura non convenzionali. Quindi di fronte all’ampiezza del fenomeno la Federazione ha deciso di prendere posizioni per adempiere al suo compito istituzionale di tutela dei diritti dei cittadini. 
In autunno, come ha annunciato Paolo Bellavite, docente dell’Università di Verona nel corso del Congresso di Terni, partirà, su iniziativa dell’Osservatorio sulle medicine complementari di Verona, un’indagine per calcolare quanti sono i medici che praticano l’omeopatia.
Nel documento approvato dal Coniglio Nazionale si propone la costituzione di un’Agenzia per le medicine e pratiche non convenzionali. Un organismo composto di rappresentanti del Ministero della Salute, delle Regioni, del MURST e della stessa Federazione, con compiti di individuazione e regolamentazione delle attività relative alle singole branche, promozione della ricerca, monitoraggio e informazione sull’uso appropriato delle ‘medicine alternative’.
L’Agenzia dovrebbe anche regolamentare i percorsi formativi, finora affidati alle singole società scientifiche del settore, individuando i criteri per l’adozione degli ordinamenti didattici e la definizione di regole per l’accreditamento dei soggetti pubblici e privati coinvolti nell’attività di formazione.
Intanto si aspetta che le Istituzioni preposte varino una normativa ad hoc: sul tavolo della Commissione Affari Sociali della Camera, a tutt’oggi, ci sono 12 proposte di legge.

La Delibera della FNOMCeO 
con le "Linee guida" sulle medicine e sulle pratiche non convenzionali 


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