Le intolleranze farmacologiche possono essere identificate precocemente e la terapia farmacologica può essere guidata potenziando la sua efficacia e riducendo i rischi. Sono questi i dati salienti emersi dal  Seminario sul tema “Dalle intolleranze farmacologiche alla terapia guidata dai SEP (Skin Electric Parameters)”, che si è tenuto presso il Dipartimento di Farmacologia e Fisiologia dell’Università di Roma “La Sapienza” il 20 ottobre del 2000, su iniziativa del Centro Studi di Biometeorologia Onlus di Roma.
Questa nuova opportunità, dopo quasi due anni dalla sua presentazione ufficiale, è stata accolta con scetticismo nel migliore dei casi e con indifferenza in genere dalle Autorità Scientifiche e Sanitarie, impegnate peraltro nel titanico sforzo di ridurre i costi delle terapie farmacologiche (introduzione dei farmaci generici, ticket, ecc.).
Per il vero il concetto di terapia su misura o personalizzata anche grazie agli sviluppi della farmacogenomica viene utilizzato sempre di più a commento di ogni significativo progresso delle conoscenze sulle varie patologie e sul loro trattamento, ma abbastanza misteriosamente, di fronte alle evidenze clinico sperimentali farmacoelettrodinamiche ed ai modelli teorici interpretativi, ben fondati su consolidate acquisizioni della scienza (la legge di Ohm, l’elettrodinamica quantistica, ecc), qualcosa di simile all’incredulità prevale.
A margine di un programma di ricerca, all’Università di Roma “La Sapienza”, sullo studio delle Meteoropatie utilizzando le tecnologie di misura dei SEP (Skin Eletctric Parameters) implementate con software di elaborazione grafica, abbiamo potuto documentare un caso di lombalgia in un soggetto di 52 anni. In particolare abbiamo testato dieci antinfiammatori per scegliere quale usare. Tra i dieci farmaci testati (tra cui Diclofenac, Piroxicam, Indometacina, cortisone, ecc) solo il Nimesulide era stato in grado di migliorare la conduttanza nei circuiti elettrici cutanei esplorati, con relativa efficacia terapeutica, mentre gli altri antinfiammatori o non modificavano la conduttanza o la riducevano, accompagnata, come  nelle osservazioni analoghe dello studio pilota sui 400 volontari della GdF, ad una resistenza e/o intolleranza al farmaco anche di natura clinica più o meno grave (aumento del dolore, disturbi gastrici, tosse, ecc). 

Senza farmaci

Dopo Nimesulide

E’ utile precisare che per le varie categorie di farmaci (antistaminici, Fans, Antibiotici, antipertensivi, ecc.) la scelta del farmaco viene personalizzata sulla base delle variazioni dell’impedenza cutanea indotta dal farmaco e che la stessa  varia nello stesso paziente, per cui un giorno  è efficace un FANS (es. nimesulide) domani o fra  un mese sarà efficace un altro (es diclofenac o naprossene ecc). Il vantaggio della metodica è  dato dalla possibilità di centrare subito il farmaco efficace, di sosituirlo con quello efficace quando insorge un’intolleranza nelle politerapie e di eliminarlo quando il quadro patologico  specifico è spento.
Come abbiamo già riferito in altre pubblicazioni (“La terapia da oggi può essere su misura” - ‘Il Nuovo Medico d’Italia’ febbraio 2001 -  www.numedi.it ; “The role of Quantum Electro Dynamics (QED) in Medicine”. Rivista di Biologia 93(2000) pp.267-312), questo approccio alla scelta terapeutica è stato studiato in una vasta sperimentazione pilota su oltre 400 volontari presso il Comando Generale della GdF di Roma. A quel tempo, 99-2001, non eravamo dotati di sistemi di elaborazione grafica delle misure e noi stessi fummo sorpresi dai risultati che il nuovo approccio alla terapia offriva in termini di spettacolare miglioramento del rapporto Rischi/Benefici e Costi/Benefici.
Con questa breve nota vogliamo incoraggiare una più vasta ricerca per verificare in modo corretto e approfondito le possibilità ed i limiti che queste nuove conoscenze e tecnologie sembrano apportare alla pratica medica, (centomila morti all’anno e 5 milioni di reazione avverse accertate negli USA, di cui la metà gravi).