Tutto in un giorno!
Roma 28 novembre 2002
Clonazione, genetica e AIDS: sono tre argomenti di sanità che
con notevole frequenza sollecitano l’attenzione della pubblica opinione.
Attorno alle notizie relative a clonazione e genetica si realizza spesso
l’atmosfera e il fascino del futuribile che rasenta la fantascienza, suscitando
e stimolando l’attenzione per il mondo tutto particolare della ricerca
che sconfina, per una parte del pubblico direttamente interessato, nell’ansia
dell’attesa di una risposta a particolari e spesso personali problemi e
desideri anche inconfessabili.
Per l’AIDS le notizie non possono non assumere il valore di una cronaca
e di un aggiornamento continuo su una patologia non casualmente definita,
per la sua gravità e diffusibilità, ‘peste del nostro secolo’,
contro la quale si combatte una battaglia dall’esito ancora incerto, ricca
di speranze e delusioni e che trova ancora nella prevenzione la migliore
difesa personale.
Ma non mi era ancora capitato, come è accaduto ieri, che, nello
stesso giorno, fossero battute quasi contemporaneamente ‘Agenzie’ che trattavano
di clonazione (l’annuncio della prossima nascita di un ‘bebé fotocopia’),
di genetica (l’ibrido ‘uomo-topo’ - chimera del XXI secolo), e di AIDS
(informazione tramite opuscoli per le scuole definita ‘sconcertante’ da
docenti e ricercatori esperti in materia e ‘adatta per docenti e ragazzi’
dal Ministro della Salute). Tante notizie, forse troppe, per tre argomenti
di sicuro interesse; tutte meritevoli di approfondimento e di attenta valutazione
per implicazioni etiche, sociali e di costume.
Se la ‘polemica’ sull’informazione scolastica per la prevenzione dell’AIDS
può restare un episodio di diversa opinione sulle modalità
comunicative tra Colleghi (Ministro e Scienziati sono comunque ‘inizialmente’
Medici), resta la perplessità e la preoccupazione per un’informazione
scientifica che, tra ammissioni e smentite, tra valutazioni di condanna
e di opportunità, lascia comunque aperta
la porta alle più sfrenate ipotesi sull’onnipotenza della Scienza
e dell’Uomo.
Mario Bernardini
|