Dibattito il 22 novembre su "Telesalute"
Ricerca e Informazione
La ricerca, chi era costei?
Bella domanda, esiste ancora la ricerca in Italia? E se sì,
è in buona salute o langue perché non abbastanza considerata
e foraggiata?
E se così stanno le cose, per quale motivo un Paese che è
stato grandioso nel campo della ricerca scientifica si trova oggi a rimorchio
di altre nazioni?
Il tema è stato discusso approfonditamente in un dibattito su
Telesalute, nel programma “Dalla parte del cittadino” condotto da
Angelo Gallo, che ha invitato un gruppo di studiosi: Franco Cuccurullo,
Rettore dell’Università di Chieti e presidente del CIVR, il Comitato
di indirizzo per la valutazione della ricerca operativo presso la Presidenza
del Consiglio dei Ministri; Mario Bernardini, presidente dell’Associazione
stampa medica italiana (ASMI) e consigliere dell’Ordine dei giornalisti;
Carlo Alberto Casciani, Direttore della Clinica chirurgica di Tor
Vergata; Enrico Garaci, presidente dell’Istituto superiore della
sanità e Carlo Patrono, Ordinario di farmacologia dell’ospedale
Sant’Andrea dell’Università "La Sapienza" di Roma.
Il tema è appassionante proprio per i tempi che si vivono, che
della ricerca scientifica hanno fatto il perno della vita civile, dalla
salute dei cittadini alla salubrità dell’ambiente.
Tutto ruota intorno alle grandi scoperte, e alle speranze alimentate
da certe ricerche, come quelle su un vaccino per l’HIV, o su una cura efficace
contro il cancro, l’Alzheimer o la sclerosi multipla.
Speranze, tante speranze che, a volte, proprio sulla stampa o in televisione,
vengono accese da una informazione non sempre corretta.
La sintesi degli argomenti
emersi dal dibattito
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