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CURE PALLIATIVE: ACCADEMIA CRUSCA LE RIBATTEZZA IN LENITERAPIA

Milano, 9 gen. (Adnkronos Salute) 
Cure palliative addio, arriva la 'leniterapia'. 
Un vocabolo assai più adatto alle terapie destinate ai malati di cancro in fase terminale, perché mentre ''per 'slittamento semantico' l'aggettivo palliativo è spesso associato ad attività inutili o ininfluenti, e genera evidenti malintesi, l'espressione leniterapia alleggerisce il peso terribile di malattie senza scampo''. 
Ne sono convinti i linguisti dell'Accademia della Crusca, che alla luce di ''approfondite ricerche'', e dopo ''uno studio di immagine e comunicazione'', hanno deciso di rivoluzionare il gergo medico coniando un nuova parola, leniterapia appunto, già depositata all'Ufficio brevetti contro il rischio di abuso. L'idea degli 'eredi di Dante Alighieri' piace anche all'oncologo Umberto Veronesi, che ha accettato di presiedere il Comitato scientifico della neonata Fondazione italiana di leniterapia (File). Sorta ovviamente a Firenze, 'culla' per antonomasia dell'idioma nazionale.
In Italia, ricorda una nota della fondazione File, i malati di cancro in fase terminale sono 165mila; tutti necessitano di cure 'lenitive', 135mila di assistenza domiciliare e 35mila di ricovero in strutture specializzate (hospice). 
Quanto a Firenze, ogni anno vi muoiono di tumore 1.700 persone, ma ''l'assistenza ai pazienti inguaribili è ancora carente - sottolinea il comunicato - per quanto la Regione Toscana abbia investito risorse economiche e umane ingenti e l'Asl fiorentina abbia perfino creato una rete che si è presa a carico circa 700 pazienti nel 2000 e oltre 800 nel 2001''. 
File nasce dunque per coprire questo sensibile divario tra domanda e offerta, ma ''con ambizioni che vanno ben oltre la sfera locale e regionale, poiché il problema ha evidentemente confini assai più estesi e interessa l'intero Paese''. 
Gli obiettivi della nuova associazione sono cinque. 
Innanzitutto informare cittadini e operatori sulla necessità di queste terapie; quindi formare personale specializzato, catalizzare risorse economiche e umane, offrire un punto di riferimento per le strutture del settore e supportare e ampliare i centri assistenziali esistenti per migliorarne capacità e interventi. 
La prima iniziativa è un convegno di studi in programma il 21 gennaio nel capoluogo toscano, dalle 9.00 alle 13.30 presso la Sala del Palazzo Incontri, messa a disposizione dalla Cassa di Risparmio. Tra i protagonisti dell'incontro, conclude la nota, anche i rappresentanti delle maggiori associazioni italiane specializzate in cure lenitive. A coordinare il dibattito sarà Sergio Zavoli. 
Per eventuali donazioni: Cassa di Risparmio di Firenze, c/c 108641/00, abi 06160, cab 02800.


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