Un test per i portatori sani di Atrofia Muscolare Spinale L’atrofia muscolare spinale (SMA) è una patologia neuromuscolare
caratterizzata dalla degenerazione dei motoneuroni delle corna anteriori
del midollo spinale, che si presenta in tre forme diverse classificate
sulla base dell’età di insorgenza, della capacità motoria
e dell’aspettativa di vita. L’incidenza complessiva alla nascita delle
tre forme di SMA è di 1:10.000 nati vivi e la frequenza degli eterozigoti
di 1:50 circa (portatori sani). La SMA è una condizione patologica
fortemente invalidante e ad esito spesso letale, che viene ereditata in
maniera autosomica recessiva (da due genitori portatori sani ad un quarto
dei figli indipendentemente dal sesso). Il gene responsabile di questa
grave patologia, SMN1, è stato individuato ed isolato dalla regione
cromosomica 5q13 nel 1995. La caratterizzazione del difetto molecolare
alla base della SMA ha reso disponibili protocolli affidabili sia per la
diagnosi prenatale, che per la conferma molecolare della diagnosi clinica
nel periodo post-natale, ma nessuno di questi tests si è dimostrato
efficace nell’individuazione degli eterozigoti (portatori sani). Infatti,
la regione cromosomica in cui si trova il gene SMN1, ha una struttura molto
complicata, per la presenza di geni duplicati, pseudogeni e intere sequenze
duplicate ed invertite, che rendono difficile l’applicazione dei test diagnostici
all’identicazione dei portatori sani di questa patologia.
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