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FECONDAZIONE ASSISTITA

Alla  fine agosto ‘il caso’ della signora francese, che ha ottenuto dalle autorità inglesi l’autorizzazione a diventare madre usando lo sperma del fratello e un ovulo di una donatrice anonima, riapre la discussione sugli aspetti etici e giuridici e dei limiti normativi da definire in materia di metodiche e tecniche di fecondazione assistita

FECONDAZIONE: A FINE SETTEMBRE PDL ALL'ESAME COMMISSIONE CAMERA
Roma, 27 agosto
A fine settembre si riparte, alla Camera, con la legge sulla fecondazione assistita. 
Il caso della donna sterile che, grazie alla provetta, avrà un figlio dal fratello, il primo intervento del genere ad essere effettuato in Europa, servirà forse ad accelerare i tempi per arrivare, nel nostro Paese, a una legge. 
Ad annunciare tempi stretti per la ripresa dell’esame del progetto di legge sulla fecondazione artificiale è il presidente della Commissione Affari sociali della Camera, Giuseppe Palumbo (Fi). 
”La prossima settimana - afferma – l’ufficio di presidenza della Commissione si riunirà per mettere in calendario l’esame dei progetti di legge sulla fecondazione assistita, che avranno priorità assoluta, come ha chiesto il ministro della Salute. Alla ripresa dei lavori dell’Aula - assicura - saranno tra i primi provvedimenti in discussione in Commissione”.
Fra un mese, dunque, si riparte dal testo licenziato dalla Camera il 26 maggio del 1999 che, aggiunge Palumbo, sarà confrontato con le altre proposte di legge in materia elaborate successivamente''. 
Commentando il caso della donna che ha ottenuto il via libera della britannica Human Fertilisation and Embriology Authority per sottoporsi all’intervento, Palumbo boccia senza appello quest’ennesima applicazione della fecondazione assistita: “è un macello - sottolinea - tecnicamente non è un incesto, ma rimane un fatto gravissimo. Mettendo a disposizione l’utero per ospitare l’embrione che nascerà dall’unione fra l’ovulo di una donatrice sconosciuta e lo sperma del fratello, l’aspirante mamma farà da camera gestazionale per un bimbo che non è suo. E questa è solo una delle infinite ipotesi attuabili con le tecniche di fecondazione assistita oggi a disposizione. Dove non si fissano paletti, tutto ciò che non è vietato viene, nei fatti, permesso. E, se non si metteranno a punto regole serie, ci troveremo sempre più a commentare casi gravi come questo”

(Mad/Adnkronos Salute*)

FECONDAZIONE: TOMASSINI, UNA LEGGE E CONTROLLI CONTRO STORTURE
Roma, 27 agosto
Una legge e maggiori controlli per evitare, anche in Italia, casi ‘inaccettabili’ dal punto di vista etico ed umano, come quello che ha per protagonista, in Inghilterra, una donna francese che avrà un figlio grazie al seme del fratello e all’ovulo di una donatrice. 
E’ la ‘soluzione’ indicata da Antonio Tomassini, presidente della Commissione Igiene e Sanità del Senato, che si dice ‘sconcertato’ dall’ennesimo caso di ‘irragionevole fecondazione assistita’
“Non tutto quello che la scienza permette - spiega Tomassini all’Adnkronos Salute- è accettabile. Casi come quello della donna francese sono sconcertanti dal punto di vista umano e culturale. Ma se qualcuno è talmente ‘perverso’ da chiedere pratiche del genere vuol dire che dobbiamo alzare il livello di guardia contro queste storture: l’uomo deve avere il coraggio di rinunciare ai risultati scientifici eticamente sbagliati”
Secondo il presidente della Commissione Igiene e Sanità del Senato queste procedure, tra l’altro, creano il caos anche dal punto di vista pratico. Con doppie madri, padri-zii, genitori di non facile individuazione “invece di facilitare la vita delle persone - continua il senatore - creano problemi di una complicazione inaudita,legalmente e psicologicamente, come abbiamo visto anche con le maternità surrogate”
Oggi in Italia, in pratica, l’ovulo donazione e la fecondazione eterologa, precisa Tomassini, sono pratiche vietate ma manca una legge strutturata. “Il nostro sistema, con tutta franchezza - conclude - è deregolamentato. Sostanzialmente in queste maglie, senza un controllo adeguato, può passare di tutto. Credo che bisognerà attivare un preciso censimento e una sorveglianza adeguata con un regolamento. Perché lasciando le cose così come stanno tutto è possibile”

(Nsr/Adnkronos Salute*)

FECONDAZIONE: IL BIOETICISTA, NO OBIEZIONI ETICHE MA GIURIDICHE
Milano, 27 agosto
Il caso della donna francese che diventerà madre grazie al seme del fratello e all’ovulo di una
donatrice “è una di quelle cose che a prima vista urtano il buon gusto, ma non si tratta di incesto, né dal punto di vista scientifico né dal quello morale. L’obiezione non è quindi di carattere etico, ma giuridico: il bimbo sarà di certo amato, ma non saranno chiari i suoi legami di parentela”
Così il professor Carlo Alberto Defanti, ex presidente della Consulta di Bioetica e primario di Neurologia all’ospedale Niguarda di Milano, commenta all’Adnkronos Salute la vicenda battezzata come ‘incesto in provetta’ 
“Si tratta di una forma ‘sui generis’ di fecondazione eterologa - prosegue Defanti - e contro tale tipo di fecondazione non ho nulla da obiettare, come pure nei confronti della donazione non commerciale di organi''. 
Secondo l’esperto “tutto lascia prevedere che il bimbo sarà accudito (magari avrà uno zio particolarmente ‘attento’) ma il vero problema è che non avrebbe legami di parentela ben definiti”. E quel che è peggio, conclude, “è che stando così le cose, ovvero senza una legge sulla fecondazione assistita, una vicenda come questa sarebbe del tutto possibile anche in Italia”

(Opa/Adnkronos Salute)

FECONDAZIONE: NERI (CNB), FORZATURA SCONCERTANTE CASO INGLESE
Roma, 27 agosto
Una forzatura incomprensibile. Questo il commento di Demetrio Neri, componente del Comitato Nazionale per la Bioetica e ordinario di Bioetica all’Università di Messina, al caso dell’incesto in vitro. Per Neri “la decisione delle autorità inglesi innesca meccanismi difficilmente controllabili e mette a rischio la salute psicologica del nascituro”
“Tecnicamente - spiega all’Adnkronos Salute Neri - è un incesto anche se non ha tutte le connotazioni tradizionali che noi associamo alla parola: il bambino avrà un padre e una madre, biologici o no, fratelli tra loro. Sono molto perplesso su questa autorizzazione. In Inghilterra non c’è una vera propria legge: esiste una Authority ‘ad hoc’. Sinceramente sono stupito della decisione che permette una cosa del genere, soprattutto tenendo conto che gli inglesi non sono teneri. Difficilmente, per esempio, autorizzano l’inseminazione oltre una certa età”
Questo ‘passo’ in avanti delle autorità inglesi “mi sconcerta. Anche perché mi piacerebbe sapere se sono state valutate tutte le possibilità alternative”
Secondo l'esperto di fronte a questi casi ‘oltre limite’, “dobbiamo interrogarci - conclude - su come trovare regole per porre dei paletti condivisibili da tutti”

(Nsr/Adnkronos Salute)


FECONDAZIONE: D’AGOSTINO (CNB), NATA PER CURARE OGGI MANIPOLA
Milano, 27 agosto
Al di là del “turbamento immediato” che fa nascere notizie come quella della donna che diventerà mamma grazie al seme del fratello, “questo fatto – che con ogni probabilità rimarrà un caso limite - rivela la fragilità su cui si fonda la fecondazione assistita: nata e propagandata come pratica terapeutica, si sta invece rivelando come una delle più vistose manipolazioni che si possano immaginare e praticare”. Ad affermarlo all’Adnkronos Salute è il professor Francesco D’Agostino, presidente onorario del Comitato nazionale per la Bioetica e ordinario dell’università di Tor Vergata di Roma. 
Secondo l’esperto “soffriamo tutti di una singolare contraddizione. Da una parte stiamo diventando, a livello di opinione pubblica, sempre più attenti nei confronti di manipolazioni genetiche, alimentari e farmacologiche, percependo sempre più quanto sia importante mantenere un corretto rapporto con la natura; ma d’altra parte, e qui si nasconde il paradosso, non riusciamo a capire che anche la dinamica procreativa ha un fondamento naturalistico”.
Fondamento via via dimenticato, sottolinea D’Agostino, che denuncia “il fenomeno dell’artificializzazione del nascere”e accusa “certi bioeticisti di frontiera (laici o utilitaristici): dietro la pretesa di maggiore concretezza e di minore attenzione a questioni metafisiche - conclude - nascondono una forte perdita di contatto con la realtà”, intesa come quanto dettato dalle leggi di Madre Natura. 

(Opa/Adnkronos Salute*)


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