Le ultime Linee Guida per l'alimentazione dei diabetici insistono sulla sostituzione dei grassi saturi con carboidrati o con grassi cis monoinsaturi e nello stesso tempo raccomandano un aumento dell'apporto di fibre da 2O a 35 g./d tenendo conto dell'effetto ipocolesterolomizzante delle fibre solubili.
Invece sull'effetto ipoglicemizzante delle fibre non si sono raggiunte opinioni concordi.
In una ricerca di Laboratorio condotta presso l'Università del Texas su 13 diabeti ci di tipo 2 sono stati sottoposti per 6 settimane a due tipi diversi di dieta:una con 24 g.di fibre delle quali 8 solubili e la seconda con 50 g. delle quali 25 solubili.
Tutte e due le diete non contenevano alimenti fortificati con fibre erano preparate nella stessa cucina dietetica ed avevano le stesse quantità di macronutrienti e di contenuto energetico.
La compliance è stata ottima;la dieta ricca in fibre ha portato ad una riduzione della glicemia preprandiale ed in quella plasmatica delle 24 ore,della glicosuria,delle concentrazioni di iulina delle 24 h.mentre la riduzione dell'emoglobina glicolisata è stata minima.
Si ritiene che la incosistenza di molte delle ricerche precendenti sia dovuta ad errori metodologici a ridotta durata delle osservazioni ed alla scelta di fibre poco accette dai pazienti.
Invece nella presente indagine da una parte si sono esclusi alimenti contenenti di per se stessi quantità di fibre di difficile misurazione e dall'altra si è tenuto conto della solubilità delle fibre;gli effetti collaterali sono stati ridotti.
E' probabile che oltre al fattore di aumento della escrezione fecale di acidi biliari le fibre di per se stesse riducano l'assorbimento dei grassi.Ma non sembra che quest'ultimo fattore sia determinante in quanto nel corso dell'indagine non si sono state variazioni nel peso.
La riduzione del colesterolo (intorno al 6,7%) era attesa an= che se non esistono interpretazioni univoce circa i meccanismi.
Pertanto i diabetici dovrebbero consumare più fibre ma non tanto come supplementi o come alimenti fortificati che in genere sono poco palatabili ma con il consumo di frutta e verdura contenenti naturalmente più fibre.