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CELLULE STAMINALI

E’ stato il Presidente degli Stati Uniti, George W. Bush, a riproporre il 10 agosto il tema delle cellule staminali embrionali con la decisione di autorizzare la ricerca  con finanziamento pubblico, limitata e nel rispetto di ben definite condizioni.
L’annuncio è arrivato dallo stesso Presidente Bush che ha parlato alla Nazione in diretta televisiva. 
“I fondi federali - ha precisato il presidente Usa - dovranno essere utilizzati per le 60 linee di cellule staminali già esistenti, dove la decisione di vita e di morte è già stata presa”
In sostanza, i ricercatori americani potranno concentrare i loro studi solo su quelle cellule in coltura, già prelevate da embrioni per i quali non c’è più possibilità di vita, che permetteranno comunque una ricerca potenzialmente all’infinito. 
Questi i punti chiave della decisione di George W. Bush.
I fondi federali saranno concessi soltanto per ricerche su cellule staminali ricavate da embrioni esistenti. 
Le cellule staminali possono essere ricavate soltanto con il consenso informato del donatore, da embrioni in eccesso creati soltanto per scopi riproduttivi e senza compensi per i donatori.
Nessun finanziamento sarà concesso per l’uso di cellule provenienti da nuovi embrioni, né per creare embrioni a scopo di ricerca, né per clonare embrioni umani per qualsiasi scopo. 
Bush creerà un Consiglio bioetico del Presidente, a capo del quale andrà il dottor Leon Kass, esperto di bioetica e professore all’Università di Chicago. 
Compito del Consiglio sarà quello di studiare le implicazioni umane e morali dello sviluppo nella scienza e nella tecnologia biomedica e comportamentale. ?
Tra le 60 linee di cellule staminali esistenti, prelevate ciascuna da un particolare tessuto embrionale, una dozzina si trovano in laboratori Usa; le altre in Australia, Singapore, India, Israele e Svezia. Queste cellule ‘madri’ hanno la particolarità di non essere ancora differenziate in uno specifico tipo cellulare (tessuto o organo) e la loro coltivazione permette di ‘orientarle’ verso linee cellulari ‘desiderate’ (fegato, cuore o muscolo). 
Finora, negli Usa, la ricerca sulle cellule staminali embrionali era finanziata da fondi privati. 
Il prossimo anno 250 milioni di dollari di fondi federali saranno destinati alla ricerca su alcune cellule staminali adulte. 

Questi i primi commenti di scienziati USA e del Prof. Leonardo Santi diffusi dall’Agenzia ADNKronos-Salute

CELLULE STAMINALI: SCIENZIATI USA, LA RICERCA RALLENTERA’
Washington, 10 agosto
Scienziati americani soddisfatti sì ma con qualche preoccupazione. 
“Sono contento per la decisione presa da Bush, perché permette alla ricerca sulle cellule staminali embrionali di andare avanti. Ma si tratta di un compromesso che rallenterà il lavoro degli scienziati. Certo, meglio di uno stop completo”. Lo afferma in una nota James Thomson, il ricercatore dell’università del Wisconsin che isolò per primo, nel 1998, una cellula staminale umana. 
La decisione di Bush frenerà la ricerca anche secondo Neil Theise, scienziato del Centro medico della New York University, specializzato nello studio in cellule staminali. che mette in guardia
il Presidente. “Se questa è una decisione a lungo termine - dice - otrebbe inibire in modo significativo la nostra capacità di trovare quelle cure per le quali stiamo lavorando”
Ma ci sono altri particolari della decisione del Presidente, che suscitano la perplessità degli scienziati. 
L’esistenza di 60 linee cellulari embrionali già isolate, citata da Bush, giunge nuova a Douglas Melton, segretario del Dipartimento di biologia cellulare e molecolare dell’Università di Harvard. “Sessanta linee cellulari sono una novità per me - dice alla Reuters - e io presumo che la maggior parte sia stata prodotta da istituti o compagnie private. E’importante sapere se costoro le metteranno a disposizione, senza restrizioni, per le ricerche finanziate con fondi federali”
Le linee cellulari, infatti, secondo i ricercatori sono in gran parte in mano ai privati, e molti esperti credono che quelle esistenti siano meno delle 60 ricordate da Bush:
“Siamo preoccupati per il numero delle linee cellulari – sottolinea John Rogers del Parkinson’s Action Network - ma siamo anche molto felici perché il Presidente ha detto che la ricerca andrà avanti, e noi pensiamo che questi studi diano speranza a milioni di americani”

(Mad-Mal/Adnkronos Salute)
CELLULE STAMINALI: SANTI, DA BUSH TROPPI LIMITI PER RICERCA
Genova, 10 agosto
Da Bush troppi limiti per la ricerca sulle cellule staminali embrionali. 
Questo il giudizio di Leonardo Santi, coordinatore del Comitato per la biosicurezza e le biotecnologie della presidenza del Consiglio, sulla recente decisione del presidente americano che, tra l’altro, vieta i finanziamenti agli studi su cellule ‘madri’ prelevate ‘ex novo’ da embrioni congelati. 
“Riconosco e rispetto situazioni morali, etiche e religiose - sottolinea l’esperto, che è anche responsabile del Centro di Biotecnologie avanzate di Genova - ma mi chiedo perché non usare questi embrioni congelati comunque destinati alla morte. Nessuno ha mai detto chiaramente cosa si deve fare di questi embrioni”
“Non dico - sottolinea Santi all'Adnkronos Salute - di fare come in Gran Bretagna e produrre embrioni a scopi sperimentali. Ma perché non usare per il bene della salute umana quelli già esistenti, che ono destinati alla morte? Bill Clinton, ricorda l’esperto, aveva autorizzato finanziamenti a ricerche pubbliche sulle cellule staminali embrionali che, però, non potevano essere prodotte dai centri pubblici; i privati le hanno quindi prodotte e brevettate.Il fatto che Bush consenta solo il ricorso a linee cellulari già esistenti in laboratorio - aggiunge - fa ipotizzare un supermarket internazionale di cellule staminali embrionali: i centri pubblici, infatti, saranno
costretti a comperare linee cellulari da chi le ha già”
La decisione del presidente Usa è “una concessione e un’apertura rispetto a quanto detto in campagna elettorale - conclude Santi - ma il problema resta aperto”
(Mal/Adnkronos Salute)
CELLULE STAMINALI: NIH, SONO 64 LE LINEE EMBRIONALI
Atlanta, 27 agosto
Sono 64 le linee cellulari embrionali umane, ‘detenute’ da dieci centri nel mondo, sulle quali, in America, si potrà fare ricerca grazie al finanziamento pubblico. 
A confermare il numero di linee cellulari ‘disponibili’ sono i National Institutes of Health americani, che hanno fornito la lista dei centri: 4 americani, 2 svedesi, 2 indiani, uno australiano e uno israeliano. 
La pubblicazione segue la decisione del Presidente Usa Gorge W.Bush di autorizzare la ricerca pubblica solo sulle linee staminali embrionali esistenti. 
In America i centri che potranno fornire linee staminali embrionali sono il Wisconsin Alumni Research Foundation di Madison; l’Università della California a San Francisco; la CyThera Inc di San Diego e la BresaGen Inc di San Diego. 
Tra gli altri centri sono segnalati il Karolinska Institute di Stoccolma e l’Università di Goteborg in Svezia; la Monash University di Melbourne in Australia; il National Center for Biological Sciences di Bangalore e il Reliance Life Sciences di Mumbai in India e il Technion-Israel Institute of Technology di Haifa in Israele. 
(Tra/Adnkronos Salute)


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