BIBLIOTECA
Comunicare la Sanità per renderla a misura d’uomo
Guida alla comunicazione nella sanità pubblica
e privata
di Giuseppe Chinnici - Federico Goannone - Giuseppe Salvati
Aracne Editore
Pagine 185
€ 10,00
Il volume è stato scritto per gli studenti universitari
di Scienze della Comunicazione e per chi intende diventare addetto stampa
per strutture sanitarie pubbliche o private
L’obiettivo è dimostrare che si può migliorare la qualità
della sanità pubblica e privata con una comunicazione corretta che,
con linguaggio chiaro e accessibile a tutti i cittadini faccia conoscere
i servizi offerti dalle strutture sanitarie
Giuseppe Chinnici è docente di Economia della Comunicazione
presso la LUMSA
Federico Giannone è addetto stampa dell’Assessore alla
Sanità della Regione Lazio. Dal 1999 tiene seminari sulla comunicazione
presso la LUMSA. Laureato in giurisprudenza ha scritto articoli su temi
di sanità nazionale e internazionale.
Giuseppe Salvati è Ordinario e Decano di Teologia presso
la Pontificia Università San Tommaso d’Aquino di Roma , docente
presso la LUMSA e membro dell’Associazione Teologica Italiana.
Velocità di sedimentazione
di Giuseppe D’Alessandro
Antonio Facchin Editore Collana “I Poeti della Regina”
Pagine 80
€ 11,00
"Velocità di sedimentazione" è la raccolta delle poesie
del medico Giuseppe D’Alessandro scritte negli anni dal 1987 al
1997.
La pubblicazione si aggiunge a quelle precedenti ed esprime la vena
poetica di un medico che alla professione ha saputo aggiungere un notevole
contenuto di umanità che traspare in tutte le sue composizioni.
Giuseppe D’Alessandro è nato a Rutigliano nel 1924, ha vissuto
e studiato a Molfetta e risiede da molti anni a Roma. Dopo aver vinto nel
1964 il Tarquinia-Cardarelli e nel 1965 il Vann’Antò per inediti,
ha pubblicato il volume “Mare lungo” (Rizzoli 1967, Premio Pisa
1968); “Il tamburo di sabbia” (Rusconi 1978, Premio Frascati 1978);
“Venti di mare e di costa” (Amadeus 1993, Premio G. Gozzano 1994).
Dalla raccolta "Velocità di sedimentazione":
Gli anni
Sono fiammiferi
In una scatola.
C’è chi li accende
Ad uno ad uno
Echi li spreca, per sbaglio,
in un’unica fiammata
Ammonimento
La foglia che muove
L’aria non tornerà
Mai dov’era prima:
avrà un’altra luce,
un’altra lontananza.
Cercare il prima
Quando è già dopo
Può costare la vita.
L’equivoco psicosomatico
Causalità fisica, psichica nella genesi
delle malattie
di Vito Cagli
Editore: Armando Armando S.r.l.
Pagine 125
€ 9,00
Con l’espressione “equivoco psicosomatico” l’Autore vuole indicare
la confusione che si è creata tra l’accettare che ogni malattia
possa essere collegabile a contenuti emozionali ed il trarne la conseguenza
che queste stesse emozioni possano determinare vere e proprie malattie
con substrato organico, curabili o addirittura guaribili con trattamenti
psicoterapeutici.
Questi ultimi sono talora preziosi per aiutare il malato, ma non possono
nulla contro le malattie provocate da cause organiche.
La distinzione tra malato e malattia, che si opera in questo lavoro,
è fondamentale, ed il non tenerla presente è di certo, secondo
l’Autore, un’ulteriore causa dell’equivoco.
Vito Cagli riconosce alla psicoanalisi, di cui la psicosomatica
è una filiazione, tutto il valore conoscitivo, culturale e anche
terapeutico. Essa può dire molto sul malato, ma non sulla malattia;
può fare in modo che il malato accetti meglio ciò che nella
sua malattia è inevitabile, ma non può guarire la malattia.
L’Autore non pretende di dare una visione completa dei due versanti
organico e psichico. L’obiettivo è cercare di mettere
un po’ d’ordine nel campo della psicosomatica, nei concetti teorici e nei
problemi pratici. Nel libro vengono trattati problemi generali che rientrano
in questo tipo di patologia. Ciò che preme all’Autore è delimitare
il confine che separa, di fronte alla malattia, la psicoanalisi dall’ambito
terapeutico.
La medicina psicosomatica, che troverebbe giustificazione solo
se esistessero malattie somatiche causate da fattori psichici, e la medicina
organicista sono messe a confronto e trovano in questo libro la collocazione
che è loro propria.
L’autore, inoltre, ha utilizzato volutamente un linguaggio il meno
possibile tecnico, tale da consentire una più facile comprensione
anche ai “non addetti al lavoro”.
Il prof. Vito Cagli, autore di oltre 200 lavori scientifici, ha diretto
per anni un Centro per studio e cura dell’ipertensione arteriosa e malattie
renali presso il Policlinico. Umberto I di Roma. Relatore in numerosi Congressi
ha ricevuto, nel 2001, il Premio Musatti che la Società Psicoanalitica
Italiana assegna a quanti abbiano contribuito con i loro scritti allo sviluppo
della psicoanalisi
Reumatologia dell’età evolutiva
di Lelio R. Zorzin
(presentazione di Silvano Todesco)
Editore Piccin Nuova Libraria
Pagine 395, 294 figure, 122 tabelle
Nel mese di novembre c.a. è apparso all’orizzonte della produzione
libraria scientifica il volume “Reumatologia dell’età evolutiva”,
il cui autore è il prof. Lelio R. Zorzin.
Il volume di 395 pagine, dotato di 294 figure e 122 tabelle, prende
in considerazione, secondo la classificazione della Società Italiana
di Reumatologia, tutte le malattie reumatiche che possono insorgere in
soggetti in età evolutiva, ossia entro i 18 anni d’età, ad
accrescimento scheletrico compiuto.
Per ognuno dei 25 capitoli viene puntualizzata l’epidemiologia, la
patogenesi, la clinica e la terapia delle singole malattie reumatiche del
bambino e adolescente. Non vengono trascurate le linee fondamentali della
semeiotica dei malati di questa fascia di età, le nozioni sullo
sviluppo dell’apparato scheletrico e le indagini strumentali più
opportune.
In un capitolo separato viene esaurientemente trattata la terapia farmacologica
dei reumatismi infiammatori cronici e delle connettiviti. Particolare attenzione
viene data, oltre che alle artriti primarie, spondilo-enteso-artriti, connettiviti
e vasculiti, anche ad affezioni meno frequenti quali la sindrome Sapho,
le condizioni dismetaboliche, le malattie congenite del connettivo; vengono
trattati anche argomenti in comune con altre specialità, quali i
dismorfismi e paramorfismi del rachide, la patologia del piede e la riabilitazione
delle malattie reumatiche.
Un esauriente indice analitico completa questa fatica del prof. Zorzin,
al fine di rendere più agevole la ricerca degli argomenti. Il volume,
di elegante fattura, al quale hanno collaborato esperti di radiologia,
anatomia patologica, oculistica e dermatologia, ha il lodevole scopo di
fornire, oltre che ai reumatologi, ai pediatri, ortopedici, fisiatri e
medici generalisti un testo di facile consultazione nei confronti della
patologia reumatica dell’età infanto-giovanile.
Meteoropatie
Le condizioni atmosferiche che influiscono sulla
salute e sull’umore
di U.Solimene – A. Brugnoli – E. Minelli
Edizioni RED! – collana "l’altra medicina"
Pagine 136
€13,50
Mal di testa, dolori reumatici o articolari, sbalzi d’umore: capita
a molti di provare sulla propria pelle i cambiamenti del tempo.
L’influenza delle condizioni atmosferiche sulla salute umana non è
certo frutto della fantasia popolare: una scienza, la biometeorologia,
la studia da tempo, oggi supportata anche da un organismo ufficiale come
l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).
Della biometeorologia questo libro rappresenta l’introduzione più
completa e accurata: scritto in modo semplice da medici che collaborano
con l’OMS, offre le spiegazioni scientifiche del ‘mal di tempo’ , passa
in rassegna tutti i disturbi legati agli eventi atmosferici e suggerisce
i rimedi della medici9na non convenzionale, agopuntura, fitoterapia, omeopatia,
più efficaci per risolverli.
Umberto Solvimene è direttore del Centro di ricerche
in bioclimatologia medica, biotecnologie e medicine naturali dell’Università
degli Studi di Milano, struttura che collabora con l’OMS.
Angelico Brugnoli, medico, è specializzato in idroclimatologia
e bioclimatologia medica.
Emilio Minelli, medico, è coordinatore didattico del
Corso di perfezionamento in medicine non convenzionali e tecniche complementari
e del Corso di perfezionamento in agopuntura della facoltà di Medicina
e Chirurgia dell’università degli Studi di Milano.
Ricordi di un Cittadino dello Stretto
di Lillo Capua
(a cura di Paolo Gheda)
(Presentazione di Pietro Borzomati)
Calabria Letteraria Editrice
Pagine 188
€ 13
Non ha avuto bisogno che ingegneri e tecnici si industriassero a fare
approvare i loro progetti in merito alla costruzione del ponte che dovrebbe
congiungere Messina con Villa San Giovanni, un disegno fortunatamente ancora
sulla carta.
Lillo Capua, medico scrittore, autore anche di molti saggi a
carattere scientifico, il suo ponte personale se l’è costruito attingendo
alla ricca messe dei suoi ricordi.
Nato a Messina nel 1925, dove ha studiato quasi ininterrottamente fino
alla laurea , soleva trascorrere l’estate a Catona: là c’erano la
casa paterna, i parenti, gli amici della prima adolescenza e della prima
giovinezza, con i quali compiere le prime scoperte della vita, le
marachelle ancora bambinesche; poi la spiaggia immensa, solitaria, racchiusa
in un golfo, il mare azzurro, limpido, profondo dopo appena pochi centimetri
dalla riva, le gite in barca, la pesca, i navicelli che venivano portati
in acqua da una mandria di buoi…
A Messina altri amici, gli studi ginnasiali ultimati poco prima dell’inizio
del secondo conflitto mondiale.
Il libro trova la sua parte più drammatica nei bombardamenti
di Messina, di Reggio, della costa calabra e della drammatica ritirata
delle truppe italiane dopo la battaglia della piana di Catania il 5 agosto
1943, quando i giovani stanchi, laceri, affamati, ma dignitosi, tentavano
di risalire verso il Nord, verso le loro case, che dal profondo Sud sembravano
così lontane.
Il libro non segue un ordine cronologico dei fatti, che vengono narrati
così come risalgono dalla memoria e dal cuore dell’Autore, il quale
alterna capitoli tragici, come quello del bombardamento di Messina del
31 agosto 1943 da parte degli americani e che distrusse mezza città
con centinaia di morti, ad altri più leggeri, come quello del cane
Scigghiu, che ritrova miracolosamente la strada di casa, attraversando,
non si sa in quale modo, lo Stretto, o l’altro della gita a Catania, compiuta
senza il consenso della madre.
Così il ponte tra la Sicilia e la Caloria è gettato ed
attraversa il cielo come un arcobaleno, fatto di amore per queste terre,
per la natura, per la famiglia, per gli amici tutti.
Il libro, scritto in un italiano chiaro, pulito, elegante, con qualche
venatura volutamente dialettale, piacerà a tutti coloro che amano
il Sud, i suoi colori, i suoi sapori, la sua storia.
Il lettore comprenderà di trovarsi di fronte ad un uomo di profonda
umanità, che svolse la sua professione con grande competenza e sensibilità
quale Primario del Reparto di Urologia degli Ospedali Riuniti di Livorno,
dove si era trasferito dopo la specializzazione a Pisa ed il matrimonio
con la professoressa Nicla Spinella, nativa di Livorno, ma incontrata sulla
spiaggia di Catona.
Il dottor Lillo Capua lavorò fino alla morte nella città
toscana, dove ancora molti lo ricordano con stima, affetto e rimpianto. |