NUOVA PATERNITA'   ON-LINE

Nuova Paternità On-line viene aggiornata ogni due o tre giorni. Rimanete informati

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Le notizie della famiglia e per la famiglia
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Una donna ci scrive

SONO LA COMPAGNA DI UN PAPA'
MA SONO ANCHE LA FIGLIA DI GENITORI DIVORZIATI
MIO PADRE SE N'E' ANDATO CHE AVEVO 2 ANNI, E' TORNATO QUANDO NE AVEVO 9, E' SPARITO ANCORA E DA ALLORA NON L'HO PIU' VISTO. OGGI HO 31 ANNI
MI RESTA IL DUBBIO CHE NON SIA STATA UNA SUA SCELTA
DELL'ULTIMA CONVERSAZIONE RICORDO LA SUA RISATA, GIOVANE, SQUILLANTE E POI IL "CLICK" DEL TELEFONO E LA MANO DI MIA MADRE CHE AVEVA INTERROTTO LA CONVERSAZIONE
POI UNA SERIE DI LITI TELEFONICHE CON IL SOLITO RITORNELLO...PRIMA I SOLDI POI I FIGLI.
 
OGGI SONO LA FORTUNATA E FELICE COMPAGNA DI UN UOMO MERAVIGLIOSO E QUEL CHE PIU' CONTA DI UN PAPA' STUPENDO, CHE HA PREFERITO RINUNCIARE A VIVERE CON SUO FIGLIO PIUTTOSTO CHE SOTTOPORLO ALLA VESSAZIONE DI LITI CONTINUE E SENZA SCOPO.
 
ANCHE SE LA DISTANZA E' MOLTA, LUI CORRE A VEDERLO TUTTE LE VOLTE CHE PUO' ED ANCHE QUANDO ABBIAMO PASSATO PERIODI DI DISOCCUPAZIONE, MAI E' MANCATO L'ASSEGNO MENSILE PER IL PICCOLO
 
QUESTA ESTATE, COME DI SUO LEGITTIMO DIRITTO E DOVERE, DOVREBBE PRENDERE IL BAMBINO E PORTARLO AL MARE IN TOSCANA, DA NOI
MA LA MADRE HA FATTO TANTO E POI TANTO CHE LO HA CONVINTO A DIRE DI NON VOLER VENIRE, CHE CON NOI STA MALE, CHE IL PADRE NON LO RIPORTERA' PIU' A CASA SUA
QUESTA E' L'ULTIMA DI UNA LUNGA SERIE DI CATTIVERIE GRATUITE E IMMOTIVATE
 
MI SORPRENDE LA CALMA DEL MIO COMPAGNO, IL SUO OTTIMISMO, LA SUA CAPACITA' DI CERCARE ALTERNATIVE. E' FELICE SE SENTE SOLTANTO LA VOCE DEL BAMBINO.
 
MA IO LA'LTERNATIVA LA CONOSCO: LE SPACCO LA FACCIA, VADO IN PRIGIONE, MA ALMENO NON SI AZZARDERA' MAI PIU' A FARE QUESTO AL PADRE E AL FIGLIO
 
ESISTE UN DIRITTO DEI FIGLI AD AVERE I GENITORI, CHE SOPRAVANZA QUELLO DEI GENITORI AD AVERE FIGLI; ESISTE IL DIRITTO A "VIVERE" IL PAPA' E LA MAMMA, A GODERE DEL LORO AMORE DELLA LORO PRESENZA
 
CHISSA' QUANTE VOLTE AVRETE GIA' SENTITO QUESTA STORIA...MA IO SONO DECISA AD ANDARE FINO IN FONDO...TROVERO' UN GIUDICE, UN GIORNALE, UNA TELEVISIONE, UN QUALCUNO CHE MI AIUTI A FARLA SENTIRE COSI' PICCINA E STUPIDA, CHE NON POTRA' PIU' FARE CIO' CHE FA
 
DA DONNA NON RIESCO NE' A COMPRENDERLA NE' A CONDIVIDERLA. SE FOSSE UN PADRE ASSENTE E FEDIFRAGO LA CAPIREI, SE FACESSE MANCARE LORO PRESENZA E DANARO ANCHE, MA LUI E' SEMPLICEMENTE UN UOMO CHE SI E' RIFATTO UN VITA, SCEGLIENDO UN LAVORO CHE GLI CONSENTIVA DI MANTENERE DUE FAMIGLIE, MA CHE PURTROPPPO LO TIENE LONTANO DAL SUO GRANDE AMORE
 
CAPISCO CHE COMUNQUE LEI E' DA SOLA A CRESCERE IL BAMBINO, CHE CI SONO MOMENTI VERAMENTE DIFFICILI, HO VISTO MIA MADRE CHE DA SOLA NE HA CRESCIUTI DUE..E PER QUANTO LUI CHIAMI ANCHE TRE/QUATTRO VOLTE IL GIORNO, NULLA PUO' SOSTITUIRE LA PRESENZA FISICA E REALE.
 
MA IO LOTTERO' PER LUI E PER SUO FIGLIO..CHIEDO A VOI LA VISIBILITA' DI QUESTA STORIA E UN CONSIGLIO SE AVETE TEMPO
 
CONTINUATE COSI' CHE SIETE STUPENDI!!!
 
CHIARA
329/9624760
 
 

 

 ECCO IL TESTO DELLA NUOVA PROPOSTA DI LEGGE PER I PROCEDIMENTI IN CUI SONO COINVOLTI MINORI

IL Testo resta in video per la sua importanza.
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Art-1  In ogni procedimento giudiziario in cui siano coinvolti minori, i genitori, anche se privi della potestà del genitore, hanno diritto nell'interesse del minore, a nominare un proprio consulente tecnico psicologo fin dall'inizio delle operazioni e comunque in ogni momento, depositandone il nominativo con dichiarazione ricevuta dal cancelliere.

ART. 2 - Il Consulente così nominato ha diritto di intervenire alle udienze ed ivi esprimere il proprio parere tecnico che va riportato a verbale.

ART. 3- Il Consulente ha inoltre il diritto di assistere, partecipare e fonoregistrare 
ogni qualvolta intervengano, a qualunque titolo ed in qualunque forma, i Servizi Sociali. In tale caso è compito dei  Servizi medesimi comunicare, almeno sette giorni prima e in forma scritta, alle parti ed ai Consulenti, il calendario delle operazioni, a pena di nullità.

NOTE: Il testo è certamente migliorabile, ma il disegno di legge si propone di offrire una nuova e importante chance alla posizione del minore coinvolto in giudizio.   E, peraltro, evidente che  la nomina dei Consulenti debba essere fatta dai genitori, potendo il Giudice sempre e comunque nominare un proprio consulente. Inoltre il testo proposto rafforza l'importanza del Consulente con maggiore garanzia per le parti.
La possibilità di nominare il Consulente concessa anche al genitore privato della potestà, vuole essere garanzia della massima di libertà di tutela 
delle parti davanti al Giudice.


Ho un bambino di quasi 11 anni da me riconosciuto quando ne avevo 19. Pago regolarmente gli alimenti ma, da quasi 5 anni, la madre di mio figlio e il di lei convivente mi impediscono di vederlo, benchè il Tribunale dei Minori di Messina abbia stabilito con sentenza il calendario di incontri. Sono stufo di spendere soldi da avvocati che non riescono a risolvere in alcun modo questo problema. Vorrei entrare in contatto con Voi e, possibilmente,  pubblicizzare con tutti i mezzi a disposizione la violenza di cui mi sento vittima. Posso fornire una vastissima documentazione riguardante mie richieste formali tramite raccomandate, denunce depositate presso i Carabinieri, lettere inviate da Studi Legali nella speranza di veder riconosciuto di fatto questo mio diritto. Tutto, però , giace senza che foglia si muova , mentre intanto mio figlio cresce.
Il mio indirizzo é: M. E. -  VILLAFRANCA TIRRENA (ME)


ATTENZIONE

LE SENTENZE UTILI SONO IN FONDO AL SITO
PADRI SEPARATI 

LETTERE
______________________

 Spett.le Associazione Padri Separati,  -
Siamo i Componenti  del  comitato - Bruno Aprile .


ANCORA UNA STRANA GIUSTIZIA 

la Corte d'appello - Sezione
Minorenni  -  del  Tribunale di Milano ha revocato in data 03 febbraio
2005  la decisione del Tribunale per i Minorenni, che aveva dichiarato
adottabile Massimo Aprile il 15 luglio 2002, che aveva interrotto ogni suo  rapporto  (contro  la  Legge)  coi  suoi  genitori  naturali (non separati), e che aveva fatto decadere definitivamente la loro potestà.
La  Corte  d'appello,  oltre  ad  aver revocato la decisione del T.M., scrivendo  nella  sentenza  che  non  vi  fu mai stato l'abbandono del minore  da  parte dei suoi genitori (come ha sempre gridato ai quattro
venti  il  padre di Massimo, Bruno Aprile, da oltre due anni), ha dato
ORDINE al T.M. di riprendere, SOSTENERE e portare a termine il rientro del  minore  presso  i suoi genitori naturali, trasmettendo al T.M. il dispositivo  di  sentenza,  via  fax, lo stesso giorno della pronuncia della  sentenza  (3  febbraio  2005). In data 28 febbraio 2005 è stata
notificata ufficialmente la sentenza al T.M. e in data 28 marzo 2005 è
stata  depositata  presso  il  T.M.  un'istanza  (a  nostro avviso non
necessaria)  degli  avvocati difensori dei genitori di Massimo, in cui si sollecita il T.M. ad eseguire quanto ORDINATO dalla Corte d'Appello
(che  costituisce  il  secondo  grado  di giudizio, di pari competenza sulla materia, poiché si è pronunciata la Sezione  Minorenni). Ad oggi, 13  aprile  2005,  il  T.M.  non ha ancora fatto nulla e la difesa dei
genitori  di  Massimo  ha riferito a questi che il T.M. sta attendendo
dalla  Corte  d'Appello  la consegna del fascicolo. A nostro avviso il T.M.,  che  aveva  già  dichiarato tramite il P.M. di essere d'accordo  sull'eventuale  revoca  dell'adottabilità,  non  ha  alcun bisogno del  fascicolo.  Ha ricevuto un ordine ben preciso che deve assolvere senza
indugio  alcuno. 
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Ci è stato richiesto di dare notizia  di questo "fatto" e noi lo facciamo. Dobbiamo aggiungere che il T.M. di Milano non è nuovo a queste performance. Basti ricordare il famoso caso del "tassista" a cui fu tolta la figlia perché ritenuta abusata dagli "esperti del Tribunale dei Minori" e messa in adozione. Anche in questo caso con la cooperazione del Servizi Sociali.

In appello una coraggiosa P.M. Tiziana Siciliano, nella sua requisitoria  rilevò che il "gli stessi esperti" che avevano fatto la perizia avevano ricevuto dal T.M. migliaia di centinaia di consulenze nel giro di un paio di anni.

Uno di questi "esperti" fu definito dal P.M. della Corte di Appello "indegno di entrare in una aula giudiziaria".  Anche in quel caso i genitori potettero riottenere la propria figlia solo dopo una ulteriore causa presso il T.M. E, comunque, non subito.

 

Vi invitiamo a mettervi in contatto con noi al solito numero  051370926

  

 

 

ANCORA UNA DONNA CI SCRIVE

 

Con la stessa convinzione con cui a Palermo ho, con la gran voce che esce dalla mia piccola persona quando delle cose sono profondamente convinta, "dato lo slogan" ad uno storico corteo di donne per il diritto di aborto gridando "L'utero è mio e  lo gestisco io" mi sentirei oggi di gridare, anche da sola, in un corteo di padri deprivati del diritto alla paternità :"Madre! madre! onora il padre! ", cioè: "abbi rispetto del diritto al  rapporto dei figli con il padre, vola alto su rancori e dolore, lascia dispiegare gli affetti, non interporti, lascia che i giudizi si formino liberamente...lascia scorrere il fiume della vita". Vi prego di non sperare che io sia una femminista pentita, non lo sono AFFATTO e non è in discussione, per me, che nessuno può obbligare una donna ad una maternità contro la sua volontà, ma nel momento stesso che il bambino "viene" al mondo, egli è del mondo ed è anche di suo padre se suo padre lo ama. La capacità biologica di creare vita non può costituire un' ipoteca vitalizia in favore della donna, una rendita di posizione della madre. Il diritto naturale di amare , crescere ed educare un bambino è sacro e non è espropriabile.

 
E' più che tempo di riaprire la discussione fra le donne, su tante cose, e nella sinistra...non è facile per me che sono fuori da anni da ogni gruppo, associazione, partito e mi dà la nausea anche solo pensare di tornarci...
 
Ma consideratemi una persona-donna che capisce e considera. Non è mio merito: ho conosciuto padri separati che avrebbero voluto non essere separati dai loro figli, splendide persone che sarebbero stati co-educatori generosi e ne sono stati impediti. Hanno perso, ne conservano un dolore senza ristoro, ma chi ha perso di più sono stati i loro figli, questo è imperdonabile.
 
Fate di questa mail l'uso che volete. Abbiatevi, tutti , un abbraccio forte e il mio piccolo contributo di  con-passione e di speranza.
 
Amelia Sciascia
Via Giovanni XXIII, 28
92100 AGRIGENTO

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Abbiamo ricevuto questa e-mail e la pubblichiamo come informazione per chi ne avesse bisogno.

Spett.le Associazione,
la presente e-mail per offrire la mia collaborazione  come consulente legale  dell'associazione padri separati a tutela di chi purtoppo si trova nella situazione incresciosa di dover affrontare una separazione o un divorzio.
Come Avvocato mi sono trovata spesso a perorare  le ragioni dei padri e purtroppo devo evidenziare la difficoltà nel nostro sistema giudiziario di offrire strumenti che tutelino l'altra metà dell'universo genitoriale.
Comunque per chi ne avesse bisogno, sono l'Avv. Sara Moruzzi, iscritta al Foro di Macerta e il mio studio legale è a Civitanova Marche, V.le Vittorio Veneto n°26, Tel. 0733/771683-814268 e fax.0733/777767 e-mail
Cordiali Saluti.
                                                     Avv. Sara Moruzzi  

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ULTIMO AGGIORNAMENTO
04.05.05
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oggi ho trovato sul giornale il Vostro indirizzo di posta elettronica nell'articolo del padre che vede la figlia Marlene dopo 25 anni......non mi ha sorpreso il fatto,io non vedo mio figlio ,che non è in Olanda,ma in Italia,dal 1979 e tutto ciò per causa di una magistratura ....... (nel mio caso),compresa quella dei minorenni (fatta salva una eccezione),la mia causa di divorzio è stata fatta durare 14 anni con un andirivieni di giudici imprecisato.
Dopo 14 anni di calvario l'ultimo giudice riconosce che mi è stato fatto un torto,ma non muove un dito per tentare di riunire padre e figlio dopo 10 anni di interruzione di ogni rapporto.
Non parliamo poi delle assistenti sociali ,psicologi,ecc preposte dal tribunale a curare i problemi dei separandi che è opportuno che si curino  prima i propri.
E i carabinieri preposti a ritrovare mio figlio ?ufficialmente era introvabile poi .....ho dovuto pagare per sapere dove studiava!!!!!!!!!!!!!
Altro che desaparesidos argentini!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Questo scritto lo invio per una finalità esclusivamente statistica . Cordiali saluti R.D.

 

La casa delle donne di Bologna

Tre giorni fa sul resto del Carlino di Bologna è stata pubblicata una notizia clamorosa per chi come noi conta i centesimi per fare andare avanti l'Associazione: La Casa delle donne di Bologna in quattro anni avrebbe truffato la somma (udite udite) di un miliardo e mezzo delle vecchie lire al Comune di Bologna ed i soldi sarebbero stati spesi (udite udite) non per le donne, ma per investimenti in borsa andati a male e per impinguare i depositi bancari di alcune socie. La notizia il  Carlino l'ha ripresa da informazioni provenienti dalla procura della Repubblica di Bologna che ha aperto un inchiesta su questi eventi.
Chi scrive aveva avuto, per puro caso, la possibilità di vedere i bilanci e la consistenza dell'attività della Casa delle Donne (che, ricordiamo, è un'associazione senza scopo di lucro) e di meravigliarsi delle ingenti somme elargitele a fronte di un'attività non solo, a mio avviso, modesta ma anche assai cara per l'ente erogante. Ma a quel tempo parlare male della Casa delle Donne era come parlar male di Cristo in Chiesa . Qualcosa il Comune doveva comunque aver capito. E pensare che molti comuni della cintura bolognese erano corsi in aiuto economico quando la Casa delle Donne perse la sede storica di Via dei Poeti in favore dell'Associazione Erendira.  Il fatto è che, con tutta probabilità la Casa delle donne non è l'unica Associazione finanziata dal denaro pubblico che potrebbe trovarsi in situazione analoga. Se si andasse a spulciare potrebbero emergere forti sorprese. Si potrebbe perfino trovare che Associazioni notissime  si trovano in questa situazione.  (
Aggiornamento al 10.12.2003 :  Il GIP di Bologna ha detto che il comportamento della Casa delle donne è stato del tutto corretto. Sarà pure. Ma tutti quei soldi dove sono finiti? Quel che è certo è che il  Comune li ha versati. E allora?


Per contattare l'Associazione Padri Separati cliccare qui sotto
Sito ufficiale dei padri italiani

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NUOVA PATERNITA' On-line
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NOTIZIE importanti che lasciamo in rete

1.Sentenze che ci riguardano

A) Una sentenza della Corte di Cassazione ha stabilito che si possono registrare e usare come prova
 registrazioni di colloqui che mirano a "risultato illecito" . La sentenza potrebbe avere un riscontro anche per quel 
che ci riguarda. Registrare un colloquio tra avvocati che riguarda l'esito della nostra 
separazione, e che abbia come fine quello di farci rinunciare ai figli potrebbe essere 
considerato illecito. E quindi registrabile. (Fonte "Il Resto del Carlino del 6.6.01)

Aggiornamento: 
Una sentenza della Corte di Cassazione non recente e pervenutami tramite un avvocato ha stabilito che non costituisce "intercettazione" registrare conversazioni  di cui si è parte presente. In altri termini tutte le registrazioni eseguite da persone presenti ai colloqui non sono reato. Un consiglio a tutti: quando siete presenti presso i Servizi Sociali, avvocati, conversazioni d'affari, ecc. REGISTRATE, REGISTRATE , REGISTRATE!!!

B) Il giudice di Roma, dr. Fragapane, ha dato ragione ad un padre che aveva fatto ricorso affinchè
il figlio gli fosse affidato, perché, per la particolare attività della madre, il minore avrebbe potuto 
avere conseguenze negative anche per il rischio che il bimbo si imbattessse in spettacoli hard. 
Dello stesso parere è Giovanni Bollea, noto psichiatra infantile (fonte: idem)

C) Un padre che, con la sentenza di separazione fosse stato obbligato a corrispondere un assegno 
alla moglie può ridurlo se ha avuto un altro figlio. Contrariamente alla sentenza di primo grado e 
di appello che avevano motivato il diniego con la motivazione delirante che "l'aver messo al mondo 
un altro figlio è dimostrazione di maggiori redditi" (chissà se in India o in Africa sono tutti ricchi sfondati), 
la Cassazione ha sentenziato che le necessità del minore hanno la precedenza su quelli della ex-moglie. 
(Fonte: La Stampa 5.6.2001)

NUOVE SENTENZE

IL PADRE NON PUO' ESSERE TRASFERITO LONTANO DAI FIGLI

Con sentenza n. 9459 la Corte di Cassazione ha stabilito che il papà separato ha il diritto di rimanere 
accanto ai figli. Anche se non gli sono stati affidati, infatti, deve essere considerata prima di tutto 
"l'esigenza di vicinanza al luogo di residenza del figlio". Può, dunque, essere illeggittimo il trasferimento 
disposto dal datore di lavoro.
La vicenda riguardavo un padre residente a Londra che la ditta voleva trasferire a Roma ben 
sapendo che a Londra risiedevano la moglie separata ed i quattro figli.

NIENTE AFFIDAMENTO ALLA MOGLIE ADULTERA

Con la sentenza n. 9632, la Corte di Cassazione ha stabilito che la moglie adultera possa anche perdere 
l'affidamento dei figli. Ciò che conta per la Corte è ridurre il più possibile "le difficoltà che potrebbero derivare 
allo sviluppo psichico del minore". La causa era stata promossa da una donna di Cosenza che, dopo 
la separazione dal marito, si è vista togliere la figlia minore, affidata al padre perchè l'affidamento 
al padre, in quella situazione, è sembrato più idoneo a ridurre gli effetti della crisi familiare".

2. Molte le donne single che vanno in vacanza da sole. Lo dice una ricerca pubblicata dall'organizzazione 
dei single. L'identikit della "single" è una donna che ha tra i 30 e i 50 anni, abbastanza colta, a cui piace 
viaggiare (prevalentemente al mare ma anche in posti di cultura) si concede dei lussi (Hotel a quattro stelle) 
e legge molto. Il Paradiso dei single è comunque la Romagna. Chi ne vuole sapere di più può collegarsi al sito
www.sanfaustino-single-pride.it.

Chi è solo ci provi. E' un'associazione senza scopi di lucro.

3. Con sentenza del 13 luglio 2000, la Corte Europea dei Diritti dell'Uomo, ha condannato 
'Italia (ricorsi n.39221/00 e 41963/00) per violazione dell'art. 8 della Convenzione Internazionale dei Diritti 
dell'Uomo. L' art. 8 della Convenzione stabilisce che:

1.Ogni persona ha diritto al rispetto della sua vita privata e familiare, del suo domicilio e della 
sua corrispondenza. 2.Non può esservi ingerenza di una autorità pubblica nell'esercizio di tale 
diritto a meno che tale ingerenza sia prevista dalla legge e costituisca una misura che, in una società democratica,
è necessaria per la sicurezza nazionale, per la pubblica sicurezza, per il benessere economico del paese, 
per la difesa del'ordine e per la prevenzione dei reati, per la protezione della salute e della morale, 
o per la protezione dei diritti e della libertà altrui.

Come si può vedere l'art. 8 è abbastanza generico. Offre ai governi molte scappatoie. Ciononostante 
il governo italiano è riuscito nella non facile opera di farsi condannare. Ed a queste condanne ne seguiranno 
molte altre. La Giustizia italiana, oltre che ad essere intasata in proprio, sta riuscendo ad intasare 
anche la Corte Europea. Gli altri Paesi sono inferociti per questo e ci considerano incapaci di gestire 
il sistema Giudiziario. Le condanne dello Stato Italiano comportano pesanti esborsi che sono, naturalmente, 
a carico della collettività. Che, così, è due volte fregata. Tutto questo solo per colpire la Paternità e la Famiglia. 
L'Italia è stata condannata proprio per quelle colpe che noi da anni contestiamo al sistema politico- giudiziario. 
Del tutto inascoltati. Si preferisce andare avanti così, tra il disprezzo dei partners, e l'accusa di non rendere 
giustizia ai cittadini piuttosto che cambiare rotta e trovare la via giusta per operare.


Questa notizia rimane in video per la sua importanza.

PAGINA AGGIORNATA AL 24.05.2004