Da "IL Resto del Carlino" Mercoledì 22 novembre 2000
Lappuntamento al Teatro
Comunale, stasera un concerto speciale per gli
Amici della Musica
ANCILLOTTI: "DIRIGO E NARRO: SARA'
TUTTA UN'ALTRA HISTOIRE"
Intervista di Mauro Bompani
La stagione degli Amici della Musica
prosegue stasera alle 21 al Teatro Comunale, dove lEnsemble Nuovo Contrappunto,
guidato dal Maestro Mario Ancillotti presenterà lHistoire du Soldat di Stravinskij.
Onore al merito dellAssociazion,e che con un certo coraggio propone musica di
questo secolo, troppo spesso esclusa dalla programmazione, perché ritenuta difficile o
non gradita al pubblico.
Maestro Ancillotti, è proprio
vero che la musica contemporanea allontana il pubblico?
Per niente! Troviamo una grande attenzione del pubblico. Anche i musicisti giovani
sono molto attratti da questo repertorio. Nuovo Contrappunto, ad esempio, è
nato per generazione spontanea dagli allievi del Laboratorio di Musica
Contemporanea di Fiesole, dove sono docente.
Perché, dunque, è così
limitata lesecuzione di musica novecentesca?
E più la pigrizia e la mancanza di stimoli da parte delle istituzioni
musicali tradizionali e della parte più conservatrice del pubblico a limitare lo spazio a
questa musica che poi tanto contemporanea non è più, avendo tra i 50 e i 100 anni.
LAssociazionismo musicale ha il grandissimo merito di compiere, spesso con
pochissimi mezzi, un grande lavoro di supplenza. A Modena ho già suonato per
gli Amici della Musica e sono stato onorato di far parte della Giuria del Concorso Modena
Musica della Gioventù musicale.
Parliamo dellHistoire
du Soldat. Stravinskij dice che lespediente del narratore fu per avere una
specie di intermediario: un illusionista interprete in mezzo agli stessi personaggi, e
nello stesso tempo un commentatore tra il palcoscenico e il pubblico. Lei è
contemporaneamente direttore dellorchestra e voce narrante. Una scelta di adesione
alla idea Stravinskiana di mediatore?
Per la verità la cosa è nata per caso, o meglio, una sera in
cui lattore che interpretava il narratore ci lasciò in asso allultimo
momento, per un malanno improvviso, ed io mi trovai così lesigenza ed anche
loccasione di sfogare una mia piccola passione per la recitazione.
Lesperimento forzato ebbe successo, superando alcuni problemi tecnici
(il narratore si rivolge al pubblico quasi contemporaneamente alla necessità del
direttore di rivolgersi ai musicisti, per dirigere). Daltra parte lopera
stessa postula uno stretto rapporto tra musicisti e pubblico. Gli strumenti sono i
personaggi dellHistoire: il violino rappresenta il soldato e le percussioni
il diavolo.
Stravinskij, molti anni dopo il
1918 (anno dellHistoire) disse di essersi ispirato al Jazz, allorganico
della band ed alla ritmica della musica afroamericana. Come avete affrontato questo
aspetto?
Stravinskij scrisse queste cose alla fine degli anni 50, ed è possibile che
abbia retrodatato linfluenza che il jazz ha indubbiamente avuto in
seguito sulla sua musica. Nel 1918 egli aveva solamente letto qualche spartito jazz e mai
aveva ascoltato quella musica, né esiste alcun spazio per qualsia improvvisazione
nellHistoire. Perciò, crediamo che occorra eseguire Stravinskij non al modo del
jazz ma al modo di Stravinskij. Con ciò, non è certo un modo barboso di fare
musica che intendiamo. Con le esecuzioni barbose si vuotano i teatri, noi cerchiamo
esattamente lopposto: riempirli."
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Da "Il Corriere di Firenze" Martedì 7 novembre 2000
Che scienza, la musica
contemporanea
INTELLETTUALI, STUDIOSI & CO. ALLE PRESE CON I SUONI DEL NOVECENTO: SI COMINCIA
DA PETRASSI
Intervista di Elisabetta
Torselli
Comè
nata lidea di Musica e Cultura?
Unendo la musica ad altri saperi e culture volevamo coinvolgere un pubblico non solo
musicale, fatto anche di intellettuali, artisti, studenti universitari. Ci piacerebbe
poter fare questi incontri in S. Apollonia, uno spazio dellUniversità, ma per ora
stiamo benissimo alla Biblioteca Nazionale, dove, nelledizione 99, hanno avuto
un grande successo soprattutto due incontri: Marco Strppa con Sergio Givone, Fabio Vacchi
con Enzo Siciliano.
Comè nata
lidea di stasera, abbinare la musica di Detrassi al discorso della scienza,
rappresentato da Toraldo di Francia?Dallastrattezza ed esattezza di
segno di pagine come la Serenata, anche se nel programma di stasera ci sono pezzi come le
Due liriche di Saffo, Beatitudines o Ala che rappresentano un altro aspetto di Petrassi,
la libertà di scrittura e despressione, il superamento dellistanza della
precisione.
Ci sono scelte
ricorrenti fra i pezzi che i compositori coinvolti vi suggeriscono, oltre ai propri?
Sì, Stravinskij: De Pablo ci ha indicato le Liriche della raccolta Pribautki,
DAmico LHistoire du Soldat, a conferma di una sorta di ritrovato primato di
Stravinskij nellimmagine del Novecento musicale, e anche dellinteresse per la
musica non solo musica, musica come canto, parole, racconto, messinscena.
LEnsemble Nuovo Contrappunto sta presentando in giro per lItalia molti
programmi di questo genere, cose come lHistoire Stravinskiana o Façade di Walton
che abbiamo fatto recentemente anche a Quarrata, i pezzi vocali di Ginastera, naturalmente
i Folksongs di Berio
Quindi un pubblico
per la musica del Novecento cè.
Mi pare di sì.
Probabilmente aver passato la svolta del secolo rafforza la sensazione che Stravinskij e
C. oramai siano musica classica e soprattutto musica comprensibile, a cui è
possibile abbinare ascolti più ardui ad esempio Donatoni.
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