La
Danza delle Libellule (1998)
Fra
le magnifiche montagne scozzesi, confinante col castello di Nancy,
è situato l'Hotel du Parc di cui è proprietaria Tutù Gratin. La
donna ha messo gli occhi su uno degli ospiti dell'albergo, Carlo,
il quale non la degna neanche di uno sguardo: la sua vera e unica
passione, infatti, è la caccia! Se Carlo non si cura delle donne,
sono però le donne a curarsi di lui e a ronzargli attorno come
tante libellule… La signora Carlotta Pommery e la giovane vedova
Cliquot sono attratte dal suo fascino misterioso e cercano in
tutti i modi di farsi notare. Intanto arriva nei pressi dell'albergo
Bouquet Blum, nullatenente, che ha risposto ad una inserzione
su "Le Figaro", sperando di procurarsi una scrittura nella rivista
organizzata, al Castello di Nancy, da Piper l'attuale ricco proprietario.
Ma Carlo non ha neanche i soldi per pagare l'albergo e Tutù lo
mette alla porta. Lo aveva avvertito: quando non si hanno i soldi
per pagare il conto, ci si deve almeno mostrare gentili con la
padrona, mentre Carlo non le ha mai dato un minimo di confidenza…
Ormai al castello sono cominciate le prove della rivista e si
attende con ansia l'arrivo di Bouquet. Ognuno ha la sua parte:
Carlotta sarà Minerva, Tutù impersonerà Diana, Elena vestirà i
panni di Venere e Carlo, accusato di aver cacciato di frodo nel
Parco, sarà costretto da Piper a recitare la parte di Adone. L'incontro
tra Elena e Carlo non è né idilliaco ne caloroso: di ghiaccio
lui, iceberg lei: Il marito morì lo stesso giorno delle nozze
lasciandola signora e… signorina, mentre Carlo ha giurato a suo
padre, in punto di morte di non dire mai ad una donna "Ti amo"!
Nonostante ciò, tra la neve e il gelo sboccia la calda scintilla
dell'amore. Tutù è furibonda e si consola col suo partner parigino
Bouquet che sul più bello recapita un telegramma che rivela che
il signor Piper altri non è che il duca di Nancy in Persona, reintegrato,
con sentenza del tribunale di Londra, nei suoi beni e quindi il
vero proprietario del castello. Il ghiaccio si è finalmente sciolto
e così Carlo chiede a Elena di sposarlo, mentre Tutù e Carlotta
si consolano, abbracciando la filosofia di Bouquet: "Se c'è posto
per una, c'è posto per due.. e anche per tre"!
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