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OMUNICATO STAMPA

3 agosto 2002

 BRACCONIERI NELLA RETE A BERNALDA

Il WWF plaude alla brillante operazione dei Carabinieri di Bernalda che oggi  hanno sorpreso e denunciato per bracconaggio alcuni campani che avevano catturato 61 cardellini nelle campagne del centro ionico   allo scopo di destinarli al mercato  illecito.

L’episodio purtroppo mette in evidenza quanto sia ancora diffuso il fenomeno della cattura illegale di specie protette della nostra avifauna.

Anche nell'agosto 1999 altri uccellatori campani furono sorpresi dai carabinieri di Tricarico con un carico di 200 cardellini già in partenza per il mercato illegale e catturati nei pressi dell'Oasi di San Giuliano (poi prontamente liberati).

 Dopo aver avvertito  il Comando Stazione Forestale di Montescaglioso i Carabinieri hanno  chiamato anche  il WWF  che opera presso l'Oasi di San Giuliano per una valutazione dello stato degli animali e per individuare eventuali altre specie finite nelle reti. E' stato poi subito  disposto l'affidamento degli esemplari allo scopo di esaminarli accuratamente e liberare tutti quelli che fossero ritenuti capaci di volare. La gran parte degli uccelli caduti nelle reti dei bracconieri erano giovani per fortuna già in grado di volare. A fungere da richiamo erano alcuni esemplari   dotati di un particolare e vergognoso imbraco pettorale fatto con una sottile cordicella che serviva a tenerli legati mentre con i loro movimenti richiamavano altri esemplari liberi. Altri richiami maschi erano posti in strettissime gabbie dove a stento  potevano muoversi mentre con il loro  canto attiravano esemplari giovani..

 I cardellini vengono venduti sul mercato illegale a prezzi che variano a seconda della zona. C'è chi arriva a pagare anche oltre 50 euro per esemplari maschi molto belli e buoni cantori.

In Italia il traffico di animali protetti è purtroppo molto diffuso e ad alimentarlo sono proprio i cittadini che acquistano tali esemplari. Raccomandiamo a tutti di non comprare animali selvatici di qualsiasi specie a meno che questi siano accompagnati da un apposito certificato che documenta la loro nascita da esemplari allevati in cattività e la cui commercializzazione è in qualche modo regolamentata dalla CITES (è una normativa internazionale sul commercio di fauna selvatica).

Ed ora un appello: chiunque conosca casi di detenzione di   qualsiasi  specie appartente alla fauna selvatica protetta catturata,  rinvenuta in campagna o  proveniente dal mercato illegale  faccia  bene a segnalare  i fatti immediatamente al Corpo Forestale dello Stato o a qualsiasi organo di polizia. Si può eventualmente chiamare anche il WWF al n° 339/1637510 per segnalazioni o per informazioni e consigli vari

                                                                                  WWF OASI SAN GIULIANO
                                                                                           Matteo Visceglia