Clicca sulle foto
per ingrandirle
Lungo
il tratto fluviale dell'Oasi si riscontra il tipico bosco ripariale igrofilo
costituito prevalentemente da pioppi, salici e tamerici
e in misura minore
da frassino e ontano; per lo strato erbaceo si rinvengono cannucce, tife e carici.
Intorno
al lago si sviluppa una fascia di rimboschimento a base di pino d'Aleppo,
cipresso ed eucalipto a protezione delle sponde dai processi erosivi.
In
alcune aree sono presenti piccoli nuclei superstiti di querce (roverelle e
lecci) sempre associate ad altre tipiche specie della
vegetazione mediterranea.
La
gravina risulta un ambiente molto interessante in quanto ospita, nello
spazio delimitato tra le due pareti rocciose, sia specie igrofile che specie
xerofile passando dal bordo superiore al fondo della forra ove scorre il
fiume.Tra il rimboschimento e il lago si
estendono vasti prati periodicamente sommersi. Qui la vegetazione è
prevalentemente erbacea e formata spesso da piante pioniere utilizzate dal
pascolo. Tra le varie specie si rinvengono anche diverse orchidee
selvatiche di straordinaria bellezza. Una entità di notevole
interesse floristico localizzata sulle pareti rocciose della gravina
è certamente la Campanula versicolor , endemismo delle aree
murgiane pugliesi e lucane, che nell’Oasi di San Giuliano
raggiunge il limite occidentale del suo areale. Altra rarità è l'Anthemis
hidruntina, rara composita diffusa soltanto in aree ristrette del
meridione d'Italia. Tra le specie più facili da osservare e da
riconoscere il pisello odoroso, l'atriplice, il lentisco, la fillirea, l’alaterno,
la ferula, la smilace, la scilla marina e l’asfodelo. Sono comunque ancora
in corso indagini per conoscere più in dettaglio la flora dell’Oasi. |