Life è un gioco molto stimolante e che si presta ad interessanti sviluppi. Il gioco è basato sull'idea di Von Neumann di un automa che si autoriproduce; idea poi indirizzata da Stanislaw Ulam verso una realizzazione matematica ottenuta tramite un universo a quadretti (matrice) popolato da automi.
Le regole del gioco fanno di tali entità astratte degli automi cellulari: Essi, infatti, possono esistere in più stati (un automa può essere acceso o spento, o in altri stati) determinati dal tipo di combinazione degli stati delle celle che lo contornano: tutte le 8 celle contigue (intorno di Moore) o le sole 4 che hanno con esse un lato in comune (intorno di Von Neumann). In questo modo, si definisce una configurazione iniziale che determina l'evoluzione di ogni singola cellula e quindi di tutto l'insieme.
La versione di Life qui proposta, è stata ideata dal matematico John Horton Conway, e rappresenta uno dei tanti possibili modelli di automa cellulare: il suo successo è dovuto al fatto che le regole del gioco, pur nella loro estrema semplicità, producono un comportamento che simula per certi aspetti il gioco della reale vita biologica, con tutti gli effetti dell'isolamento, della sovrappopolazione e della cooperazione.
Ciò che rende Life ancóra più interessante, è l'imprevedibilità: anche se il corso degli eventi segue regole deterministche, non sempre è possibile immaginare come si presenteranno le generazioni future di semplici configurazioni iniziali; anche piccole variazioni possono dar luogo a sviluppi divergenti e a risultati addirittura opposti, come l'estinzione, la ciclicità e la stabilità.
Se il vostro browser supporta JavaScript, potete sperimentare la versione di Conway. In effetti l'universo di gioco è costituito da una scacchiera 12x12 invece di 80x50. Questo limitazione è necessaria per ridurre i tempi necessari allo sviluppo delle popolazioni. D'altra parte, la tabella universo qui proposta offre la possibilità (tramite il pannello di controllo) di spostare nelle quattro direzioni il raggruppamento di automi generati in modo da esaminarne più facilmente la struttura.
Oltre alla possibilità di posizionare gli automi (con il puntatore del mouse), oppure di inserire una distribuzione casuale, sono proposte due particolari strutture predefinite, aliante e letteraF: la prima è una struttura formata da 5 caselle, che si ripete ogni 2 generazioni mentre si sposta, generazione dopo generazione, sulla scacchiera; la seconda è una struttura, a forma di "F", composta da 15 caselle che dopo 27 generazioni collassa nella struttura di aliante, assumendone il comportamento.
Questo risultato è sorprendente: è come se tutte le generazioni precedenti fossero state programmate in funzione della nascita e della sopravvivenza di un determinato tipo di progenie. Tuttavia, questa interpretazione, sebbene suggestiva, è fuorviante: lo scopo di Life è mostrare che gli attributi del nostro universo attuale, come la complessità, la stabilità e l'apparente intenzionalità, sono una conseguenza di eventi semplici.
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