il principio d'indeterminazione di Heisenberg e il paradosso di newcomb

nemesi: EinsteinEinstein era dell’opinione che potendo conoscere esattamente la posizione e la velocità di tutte le particelle elementari del corpo umano, comprese quelle del cervello, si sarebbero potute predire le azioni volontarie dell’uomo, che perciò cesserebbero di essere quelle che egli crede che siano, e cioè proprio volontarie.
Il fatto che noi non possiamo effettivamente procurarci una simile dettagliata conoscenza e comunque, anche possedendola non saremmo in grado di elaborarla, non è importante in quanto si tratta solo di stabilire se esista o meno il "libero arbitrio".
In realtà, una simile conoscenza non possiamo procurarcela nemmeno in linea di principio. Ed è proprio questa impossibilità che Einstein non accettò mai: «Non posso credere che Dio giochi a dadi con l’universo«, ripeteva. Se riponiamo fiducia nelle parole di Einstein, è bene sapere che non tutti sono d'accordo... Stephen Hawking, per esempio, afferma che «Dio, non solo gioca a dadi, ma li lancia dove non possiamo vederli!»

Ma perché l’opinione di Einstein è sbagliata? Bèh, forse non è propriamente sbagliata, ma non è corretta...
Il fisico teorico Werner Heisenberg (1901-76), dimostrò che qualsiasi misura effettuata su un sistema fisico, chimico o biologico, era affetta da un errore. Questo risultato, noto come principio d’indeterminazione, costituisce il fondamento della fisica atomica, e può essere intuito sulla base di un semplice esperimento. Immaginiamo di voler misurare la temperatura dell’acqua contenuta in una vasca. Per far ciò abbiamo bisogno di un termometro. Lo immergiamo nell’acqua e dopo un po’ leggiamo sulla scala graduata la temperatura dell’acqua. In effetti, l’esperimento sembra facilissimo, ma se ci pensiamo un attimo, non è proprio così. In realtà, quella che abbiamo letto è la temperatura del mercurio che, ricevendo calore dall’acqua, ha aumentato la sua temperatura e si è dilatato lungo la scala graduata. Ma se ha ricevuto calore dall’acqua, allora l’acqua ha diminuito la propria temperatura, sicché quella che leggiamo sul termometro è la temperatura di equilibrio acqua-mercurio. E allora? Allora immergendo il termometro in acqua ne abbiamo alterato la temperatura. D’accordo, praticamente la cosa ha poca importanza: dopo tutto, l’acqua avrà ridotto la sua temperatura in misura trascurabile. E’ vero, ma se con lo stesso termometro avessimo misurato la temperatura dell’acqua contenuta in una tazzina da caffè, l’errore non sarebbe stato trascurabile. In sostanza, quel che Heisenberg ha dimostrato, è che qualsiasi misura induce un errore sull’oggetto osservato. Con considerazioni più complicate, si può dimostrare che il principio di Heisenberg non deriva da difficoltà tecnologiche, bensì è una caratteristica della natura delle cose e quindi l’impossibilità di misurare un sistema senza alterarne i parametri osservati è tale per definizione.

Se accettiamo l’estensione filosofica del principio d’indeterminazione, ne segue che l’uomo non potrà mai procurarsi l’insieme completo delle posizioni e velocità di tutte le particelle del corpo umano, perché ciò è impossibile. Ciò dimostra che non si può negare il concetto di libero arbitrio, benché non è detto che esista realmente. Questo perché il principio di indeterminazione rende priva di senso la possibilità di rispondere a certe domande, ma non implica che le risposte non esistano (ecco perché l’opinione di Einstein non è del tutto rifiutabile).
Forte di questa premessa, un indeterminista ritiene che il futuro sia solo parzialmente determinato dal suo stato presente. E può anche ammettere che gli esseri umani possiedano un libero arbitrio che dia loro il potere di modificare significativamente il futuro in modi che non potrebbero essere previsti neanche un super-essere che conoscesse tutto quello che c'è da conoscere nell'Universo. Ciò equivale ad affermare che non esistono "carte" sulle quali è tracciato il nostro futuro. E questo perché il principio d’indeterminazione, ponendo un limite alla conoscenza attuale dello stato dell’Universo, impedirebbe anche ad una divinità di programmarlo in modo che si comporti in modo strettamente deterministico. Ad esempio, sappiamo che una certa frazione di elementi radioattivi si trasformerà in altri elementi, ma non possiamo conoscere se un particolare atomo si trasformerà oggi oppure domani.

Queste premesse, che riassumono una discussione appena accennata e non certo conclusiva, suggeriscono che chi crede nel destino (atteggiamento determinista) non lo potrà mai conoscere. E d’altra parte, chi può pensare di cambiare (atteggiamento indeterminista) ciò in cui non crede? Eppure, magari solo per diletto, una sbirciatina agli oroscopi, o magari una seduta dal mago è sempre intrigante...

nemesi:magoPerché gli "esperti" che in televisione offrono combinazioni sicure per vincere al lotto perdono il proprio tempo?
Certo, perdono tempo: se le previsioni proposte sono sicure, perché affannarsi per offrire talismani e combinazioni vincenti? Perché - risposta - le loro previsioni ed i loro talismani, purtroppo, non funzionano per loro: sono destinate a far del bene ad altre persone, non per il loro tornaconto personale.

Se siete d'accordo con questa filantropica "visione", provate il paradosso di William Newcomb...

Un mago, Calibano, dispone di eccezionali capacità divinatorie. In particolare, può prevedere la scelta che farà una persona posta di fronte ad un'alternativa.
Calibano ha sperimentato le sue capacità utilizzando due scatole. Una scatola, A, è trasparente e contiene sempre 10 euro. L'altra scatola, B, è opaca e può essere vuota o contenere 10.000 euro.

Ecco l'alternativa più volte proposta da Calibano: leggetela attentamente!

Hai due scelte. Una è prendere tutte e due le scatole con il loro contenuto. Ma siccome io posso sempre prevedere la scelta che farai, sappi che se avessi previsto che prenderai entrambe le scatole, avrei lasciato la scatola opaca vuota e tu prenderesti solo 10 euro.
L'altra possibilità è prendere solo la scatola opaca. Se avessi previsto che effettuerai questa scelta, avrei messo dentro 10.000 euro in modo da compensarti per la tua fiducia nelle mie capacità.

EFFETTUATE LA VOSTRA SCELTA

Tenete conto che, per quanto ne sapete, tutte le persone che hanno preso entrambe le scatole, hanno trovato vuota la scatola opaca.

se volete conoscere la soluzione, dovete chiedermela: scrivete a: marcello guidotti Vi risponderò rapidamente!

nemesi

copyright Marcello Guidotti, 1999
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