NO GRAFFITI
di Marcello Tantris
- pregiudizio favorevole: la spontaneità della produzione, selvaggia, illegale (almeno sino ad un certo
limite). disposizione che articoli libri (Nelli, Castleman) splendide foto incoraggiano
- congetture: graffiti come riepilogo del paradisma artistico. svolgimenti: pratica inconsapevole, di massa.
emergere della distinzione, lo stile. l'individualità 8tags). il divismo (ecc.)
- tappa di avvicinamento da Salvatore Ala, un loft disadorno, molta gente.
- bologna: una battuta di Blow-up dice (+ o -): "un disastro è quello che ci vuole per mettere le
cose in chiaro". l'allestimento riflette una concezione filatelica dell'arte. graffiti applicati
coscienziosamente alle pareti. allineati
le poche sbavature di spray sul muro sono fatte ad arte (dolosamente) ad indicare una
continuità - con l'ambiente, il supporto - interrotta
- parafrasiamo (antifrasiamo) un'osservazione di Francesca Alinovi. il contesto, qui - asettico, museale -
de/semantizza l'opera. l'effetto è quello di un rituale avulso dalla sua radice. pellirossa che mimano
la danza di guerra a beneficio dei turisti
- giustamente si può parlare di Post Graffiti, forse in un senso un po' diverso da quello di Sidney
Janis
- ma il fatto che tutto ciò comunichi ancora un senso di disagio (che tutto sembri, qui, fuori posto)
indica che - ad un altro livello una certa tensione rimane. che il mauvais goût di queste
immagini è ancra coerente bisogno di una decorazione violenta
- farneticazioni (o no). scontata contiguità con l'area pop (Lee Quinones, Jenny Holzer & Lady Pink.
forse anche Justen Ladda, presente solo in diapositiva). ovviamente il rapporto (salvo per Cutrone) resta
indiretto: rifornimento allo stesso deposito d'immagini (un po' mutato nel frattenpo da nuove swedimentazioni);
diverso il maquillage
- farneticazioni ulteriori: sotto una vernice cosmica affiora l'immagine telepatica dell'automatismo
surrealista (Rammellzee, Futura 2000). la disputa delle lettere armate si rispecchia nel tachisme della
battaglia di Bouvines (Mathieu) e nella guerilla des lettres (ipnagogoscopica?) di Hains
- sorvoliamo. qui la figura esaurisce (e dissolve) il problema. che - suggerisce Cortez - non è di
radici ma di atmosfere, di integrazioni di cose e razze diverse. Fluxus su un registro + caldo (benché
elettronico, dance, break) che trascina le differenti individualità
- diagnosi. per Keith Haring: delirio (e furore) geroglifico. rinchiudere Kenny Scharf (liberarne i gas a
piccole dosi). Rammellzee: futurismo su marmo
(a parte: singolare il riemergere dell'etichetta di successo nell'ambito di fenomeni non raffrontabili.
prescindendo dalle declinazioni ioniche o otiche del termine, il "nuovo futurismo" dei Plumcake e degli
Elikotteri intriga. argomento da riprendere: quanto prima)