ALLARME
SMOG "L'aria pulita va difesa anche nei luoghi chiusi"
da
"IL GIORNO" di Ven. 21/3/2003
Dott.
Roberto Boffi
Pneumologo
Responsabile dell'Ambulatorio per i danni da fumo
Istituto Nazionale Tumori, Milano
Tutti i giorni, con i miei colleghi dell'Istituto Nazionale Tumori,
siamo in contatto con gli effetti devastanti sulla salute dei polmoni
provocati dalla presenza nell'aria di sostanze irritanti e cancerogene.
Oggi fa piacere osservare l'attenzione che si dedica all'inquinamento
dell'aria e ai suoi effetti nocivi. Un po' meno gratificante è
vedere come questa attenzione sembra a volte concentrarsi solo su alcuni
limitati aspetti. Come medico e come ricercatore, non posso che richiamare
l'attenzione sul problema concreto dell'inquinamento. L'economia e la
libera circolazione dei cittadini non sono in contrasto con un ambiente
pulito e salubre. Anzi, un qualsiasi viaggio nelle città del
nord Europa e il confronto con le megalopoli del sud del mondo possono
dimostrare che l'attenzione all'aria è direttamente proporzionale
al benessere e allo sviluppo di una popolazione.
Questa attenzione alla qualità non può più essere
a compartimenti stagni: il cittadino può e deve essere salvaguardato
nel suo diritto di respirare aria pulita sia attraversando la strada
che entrando in un bar, rivolgendosi a un ufficio pubblico o lavorando
negli ambienti della propria azienda.
Come ricercatori della task force dell'Istituto Nazionale Tumori e della
Società Italiana di Medicina Generale, abbiamo monitorizzato
i PM10 e i più pericolosi PM2,5 (le polveri ancora più
fini) per strada, nei ristoranti, negli uffici e nei mezzi di trasporto,
con risultati impressionanti. Fumare in un ambiente chiuso porta le
polveri sottili a livelli decine di volte superiori a quelli riscontrabili
nelle nostre strade quando scatta l'allarme per l'inquinamento. Sarebbe
pertanto assurdo preoccuparsi unicamente di ciò che respiriamo
in strada e nel traffico, senza evitare di esporre tutti noi agli agenti
irritanti e cancerogeni di cui il fumo passivo è drammaticamente
ricco. La maggior parte di noi passa la maggior parte del suo tempo
al chiuso, e questo vale anche per categorie particolarmente a rischio
come i bambini, gli anziani, le donne incinte, i cardiopatici e le persone
ammalate di patologie polmonari.
E' giusto quindi mettere in guardia i cittadini e chiedere loro sacrifici
e attenzione per la qualità dell'aria all'aperto, ma questa attenzione
deve mantenersi costante anche su quella negli ambienti chiusi. La Regione
Lombardia ha forse dimenticato il problema della presenza ubiquitaria
e poco controllata del fumo di sigaretta nel bel libretto distribuito
recentemente per la campagna contro l'inquinamento.
Da parte nostra, offriamo tutta la disponibilità di medici e
ricercatori per affrontare il problema dal punto di vista complessivo.
La salute respiratoria è una risorsa fondamentale delle persone
e della società. Abbiamo bisogno di aria pulita a Milano: questo
obiettivo si ottiene salvaguardandola nelle strade, nelle case, negli
uffici e nelle scuole, senza strabismi e con una azione comune da parte
di tutti.
Per Informazioni rivolgersi dalle ore 14,00 alle 15,30 il martedì
ed il giovedì alla segreteria dell' "Ambulatorio per i danni
da fumo", c/o l'Unità Operativa di Pneumologia e Fisiopatologia
Respiratoria dell'Istituto Nazionale per lo Studio e la Cura dei Tumori
di Milano.
Tel.: +39.02.2390.2307
E-mail: roberto.boffi@istitutotumori.mi.it