SIPARIO APERTO PER LE POESIE DI

ODO TINTERI

Volevo domare un grande cavallo.


parole di sabbia parole di vento


 Pietre

Le pietre in Sardegna

Sono testimoni di una storia senza fine.

Sono sentinelle di un tempo senza misura.

Sono fate sublimi,

mostri, giganti,

volti di dramma,

mani in preghiera,

corpi toccati da furie celesti.

Sono culla d'aquila,

trampolino di falco, in caccia continua.

Le pietre in Sardegna

Hanno occhi grandissimi

carichi del mistero che sta nell'aria.

Hanno raccolto pianto sordo, riso smodato,

e gli umori sofferti

di uomini e cose.

Sono spesso monumenti

che hanno rubato fantasia

a mano d'artista,

per farsi miracolo che guadagna lo spazio

Sono sorpresa,

quando rompono l'onda di smeraldo

per prendere cielo di giada.

Le pietre in Sardegna

Sono libri aperti

da leggere con grande pazienza.

Conservano saggezza.

Raccontano fierezza

ed un grande desiderio di ascesa.

Hanno affrontato lotte

in notti senza fine

di assedio violento.

Mostrano segni di sfida orgogliosa,

nemici del tempo,

dicono la durezza,

vissuta in silenzio.

Sono oggetti di culto sofferto,

soggetti di mito che si rinnova.

Sono indicazioni per confini

di regni senza nome,

che si sono dissolti

in un alba di uomini stolti.

Le pietre in Sardegna,

sono testimonianza di fede antichissima

e segno di bruciante disfatta.

Archetipi di sentimenti

Incapaci di farsi brezza sensibile,

alito di tenerezza,

e disincantati abbandoni.

Altre pietre, in Sardegna,

sono bestiario arcano,

per pascoli di cielo

e radure esposte a graffi di luce

Le pietre in Sardegna

Sono il grido del vento di maestro

quando soffia pesante e violento,

la rabbia dell'acqua di nuvola gravida,

buriana nervosa.

Sono corazza di sole per guerrieri di sogni.

Sono linguaggio frustato dalla mancanza d'uso.

Le pietre in Sardegna

Sono specchio di un'anima dura,

che non libera mai emozioni

mai, se non hai occhi e voce suadente

per chiedere grazia e conforto.

Le pietre in Sardegna

Sono la natura come forza grande,

che lascia alla ruota dentata della pazienza

il compito del graffio con le unghia.

Sono la sfida aperta nell'esistere

contro l'incredulità e l'incertezza,

confusa nei moti d'animo senza spazio per la coerenza.

Sono canto di gabbiano reale

in rituale volo d'amore,

e tenue cascata di rosa e viola, in primavera.

Ma anche dardo infuocato

sullo sguardo che le nega l'amore.

Sono storia infinita difficile da far scorrere

per mancanza di parole felicemente libere.

Le pietre in Sardegna,

sono fuoco, acqua, fulmine abbagliante, e tuono

che scuote il torpore pigro che ci lega le gambe

Sono affascinato abbraccio

di misteriosa appartenenza,

terra d'incanto e di vibrante bellezza.

Le pietre in Sardegna

Sono note scritte dal vento

per il canto del sole nascente

che con ardore stringe

il mio petto ansante

in corsa sfrenata

di bruciante passione.


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