ODYSSEUS 2000
Personal Identity and social living

ITINERARI
storie di viaggio dentro al mondo 


Avvertenze finali

Questo libro è il frutto di un lavoro collettivo, una specie di diario di bordo nel quale ho cercato di riportare le emozioni, le riflessioni, gli appunti di lavoro e anche le interviste svolte nel primo anno del progetto Odysseus. E’ quindi un libro strano, particolare. Un libro incompleto, nel senso che non si chiude qui e non ha nessuna pretesa di spiegare come vanno le cose. Anche se qualche volta, qua e là, non ho resistito al fascino discreto di interpretare e spiegare agli altri. Quindi è anche un libro soggettivo (come tutti i libri), perché sono stato io che ho scelto cosa inserire e cosa tagliare. Non mi sono limitato a fare il segretario verbalizzante del lavoro degli altri ma ho esercitato la mia soggettività. Quindi è un diario collettivo (perché tutti hanno contribuito) e al tempo stesso soggettivo (perché riflette i miei limiti soggettivi). E’ un libro aperto, nel senso che raccoglie e cerca di dare un po’ di ordine ad una serie di appunti e di storie, cercando di legarle tutte insieme in un solo discorso, per “vedere che effetto fa”. Fino a questo momento solo io ho avuto sotto i miei occhi le storie di tutti legate tutte insieme, mentre ciascuno di quelli che hanno partecipato ha avuto sotto i propri occhi solo la propria storia o una parte delle storie raccolte. Quindi, per capire meglio “che effetto fa” questo libro avrà bisogno di essere aperto alla lettura, al parere e allo sguardo critico di tutti quelli che vi hanno contribuito, sia gli amici immigrati che hanno raccontato le loro storie a chi li ha intervistati, sia a chi ha lavorato al progetto impegnandosi nelle diverse attività. E’ quindi un libro rivolto innanzitutto a noi stessi. Inoltre, è un libro che rappresenta solo una parte delle attività svolte nel progetto, perché le altre (i corsi di formazione, i lavori svolti e scambiati da ragazzi e insegnanti nel corso delle attività didattiche, la documentazione delle attività extrascolastiche) sono ampiamente documentate nell’altro volume realizzato per  il secondo anno di questo progetto. Di tutto questo troveremo il modo di riparlare ancora tra noi, e con sempre nuovi amici, nelle future attività che sapremo ancora organizzare insieme. Da parte mia, mentre risistemavo queste pagine ho già avuto l’occasione di valutare tutte le carenze e tutte le cose che ancora mancano, e ho continuato a pormi ancora nuove domande, per proseguire.


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