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Associazione
Culturale e Casa Editrice - Via San Costanzo, 8
80073 Capri Italy - Email info@oebalus.org |
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Sabato
14 ottobre 2000 alle ore 17,30 |
La
conferenza, differentemente da quanto comunemente si sta facendo
in quest'anno di celebrazioni, intende presentare e sollecitare
la discussione non tanto su Giordano Bruno 'pensatore e filosofo'
quanto su Giordano Bruno 'vittima' di un sistema istituzionale e
culturale che si mostra reattivo e oltremodo severo nei confronti
delle molteplici 'aperture' che si registrano nel suo pensiero. |
"Già
alcuni anni fa si parlò addirittura di una 'rivincita di Dio'.
La rinascita delle religioni si manifestava infatti in forme clamorose
(e spesso inquietanti): col fondamentalismo islamico, col fondamentalismo
cristiano dei predicatori televisivi negli USA, con il moltiplicarsi
di sette di ogni genere, con i trionfi massmediatici di papa Wojtila.
Sulle macerie delle ideologie si celebravano i successi delle religioni"
(da Micromega 2/2000).
A fare le spese della 'rivincita di Dio' non sono solo le religioni realmente 'aperte' e dialoganti, ma anche e soprattutto quella cultura laica, paladina del pluralismo e della tolleranza, dello spirito critico che difende il "principio dell'autonomia delle attività umane, cioè l'esigenza che tali attività si svolgano secondo regole proprie, che non siano ad esse imposte dall'esterno, per fini o interessi diversi da quelle cui esse si ispirano". Riparlare del laicismo significa da una parte riconoscere e collegarsi al ruolo che una tale cultura, a partire soprattutto dall'Illuminismo, ha avuto nella formazione di una società più libera e democratica, dall'altra rafforzare una cultura comune che argini fondamentalismi religiosi e ideologici e gli altrettanto pericolosi fenomeni autoidentitari (razzismi, discriminazioni culturali, nazionalismi) diffusi in maniera preoccupante nell'ultimo decennio. |