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Sabato 27 settembre 1997 ore 18.30
Centro Congressi, Vico Sella Orta, Capri

Pirati e corsari nelle acque di Capri

I Saraceni in Italia Meridionale: schizzo storico e qualche considerazione collaterale
 
Prof. Michele Vallaro
Docente di Lingua e Letteratura Araba,
Università di Torino
 

      Alla presenza ricorrente dei "Saraceni" nel folklore e nelle tradizioni popolari di molti centri dell'Italia Meridionale fa riscontro una scarsa e poco diffusa conoscenza storica del fenomeno generalmente classificabile come "incursioni saracene": è proprio una diffusa disinformazione al proposito a rendersi responsabile di arbitrarie generalizzazioni e false identificazioni. 
      La breve, relazione, partendo da considerazioni inerenti il nome stesso - Saraceni - con cui la tradizione occidentale classificò con non poca genericità i responsabili di incursioni contro le coste mediterranee dell'Occidente cristiano, presenterà la problematica relativa alle fonti sul tema e mirerà a delineare uno schizzo storico da cui emergerà la responsabilità delle discordie interne ai popoli allora presenti in Italia (Longobardi, Bizantini) sul successo delle invasioni saracene.




CONFERENZA IN REALAUDIO

 
Capri e le isole del Mediterraneo
nei geografi musulmani
 
Dr. Elita Serrao
Orientalista
 

     Sin dai suoi albori, la geografia islamica descriverà le isole mediterranee, salvo rare eccezioni, come abitate, popolose, fertili e coltivate; l'interesse verso le isole tirreniche ebbe poi modo di ravvivarsi notevolmente dopo la conquista islamica della Sicilia (827-835). 
     Al viaggiatore e geografo arabo Ibn Hawqal, che visitò Amalfi sul finire del primo millennio, la città apparve più importante e prospera della stessa Napoli; e in quel tempo fra i domini amalfitani vi era anche Capri, il cui stretto rapporto con Amalfi sarebbe poi stato ricordato, nel XII secolo, dal prino scrittore musulmano di cui sia rimasta una descrizione e un disegno dell'Isola, il nobile Al-Idrisi (1100-1165), nel Libro di Ruggiero (1154). 
     In seguito, l'immagine di Capri per l'osservatore musulmano seguirà l'evolversi delle prospettive islamiche sull'Occidente: con l'occupazione dei territori bizantini, compiuta nel 1461, anche i geografi e i cartografi attivi presso la corte di Maometto II poterono nuovamente guardare all'Europa meridionale come possibile territorio di espansione. E sotto tale punto di vista può forse essere letta la breve descrizione di Capri lasciata nel 1526 dall'ammiraglio-cartografo Piri-Reis (circa 1470-1554) nel più straordinario monumento della scienza geocartografica del tempo, il Libro della Marineria.


CONFERENZA IN REALAUDIO