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Associazione Culturale e Casa Editrice  -  Via San Costanzo, 8   80073 Capri   Italy  -  Email info@oebalus.org

Lunedì 13 settembre 2004 ore 19,00

Saletta dell'Azienda Autonoma di Cura, Soggiorno e Turismo dell'Isola di Capri
Piazzetta Cerio, Capri

Marcella Leone De Andreis

presenta

il secondo volume della rivista

CONOSCERE CAPRI

 


Miti e tradizioni rivisitati criticamente, aspetti poco esplorati della natura e della storia dell’isola, figure di artisti immeritatamente poco noti, problematiche di urgente attualità caratterizzano il secondo volume della serie Conoscere Capri, promosso ed edito dall’Associazione Culturale Oebalus di Capri.
Appaiono così gli atti del secondo ciclo di conferenze di storia locale che Oebalus promuove ogni anno nei ‘mesi morti’ della vita caprese.
Per raggiungere l’obiettivo di suscitare sempre di più un interesse responsabile nei confronti della natura e della storia dell’isola si parte dal presupposto di invitare sempre di più studiosi di varie discipline a rendere anche l’isola di Capri oggetto di ricerca e di studio.
Il serio amante dell’isola anche in questo secondo numero di Conoscere Capri troverà novità, spunti di riflessione e stimoli all’approfondimento.
Il volume parte con due articoli utili per comprendere aspetti notevoli del territorio e della natura di Capri: il primo dedicato all’evoluzione delle rocce isolane (Filippo Barattolo) e il secondo (Gennaro Aprea) che offre una spiegazione per alcune ‘stranezze’ della fauna caprese, presente e passata, come la lucertola azzurra e il cervo nano.
Due articoli sono dedicati alle Sirene: nel primo si dimostra che il mito non appartenne anticamente all’isola di Capri (Carmen Simeone), nel secondo si indaga la sua fortuna moderna nell’immaginario artistico-turistico caprese (Renato Esposito).
Il contributo di Roberta Belli fa il punto delle ricerche e dei risultati acquisiti dall’ultimo scavo della villa romana di Gasto, un sito archeologico prepotentemente venuto alla ribalta all’inizio degli anni Novanta e subito dopo drasticamente ricoperto e scomparso alla vista.
La notevole influenza della cultura amalfitana nelle imponenti opere edilizie e nella strutturazione del paesaggio caprese in età tardo-medievale è evidenziata da Alberto White nel suo contributo sulla politica edilizia della famiglia Arcucci, mentre un quadro reale sulla vita e le condizioni dei ceti marinari capresi in età moderna è offerto da Maria Sirago.
Paolo De Marco mette in evidenza il carattere ‘contraddittorio’ della ‘Capri fascista’, attraversata continuamente dalla richiesta e dall’affermazione di un rigore morale di facciata, ma inevitabilmente lasciata al suo destino di isola della trasgressione e del ‘peccato’.
La figura del ‘visionario’ pittore Ugo Astarita è delineata in alcune pagine appassionate del pittore Attilio Lembo, mentre il progetto di costituire un osservatorio per i tumori sull’isola di Capri si accompagna alla pubblicazione, a cura di Paolo Falco, di alcuni interessanti dati sull’incidenza delle patologie tumorali nella comunità attuale di Capri.
Per una più agile lettura il volume è corredato da pagine di riassunto dei vari articoli e da indici relativi ai nomi e ai luoghi ricorrenti.