Il Crocifisso cosiddetto "di san Damiano" è stato
dipinto nel dodicesimo secolo da un pittore umbro: l'opera presenta una
forte influenza della pittura siriana, come conseguenza della presenza in
Umbria di monaci siriani. La tela è incollata su una lista di legno di
noce alta 190 cm, larga 120 cm e spessa 12 cm. | |
L'Icona del Cristo trasfigurato. Per i cristiani
dell'Est, l'icona è una rappresentazione del Dio vivente, attraverso il
quale si ha l'incontro personale con Dio per mezzo dello Spirito Santo.
L'icona di San Damiano è quindi un incontro personale con il Cristo
trasfigurato - Dio fatto uomo. Il Crocifisso contiene la storia della
morte, risurrezione e ascensione in gloria. La figura del Cristo La figura centrale
dell'icona è Cristo: ciò non solo a causa delle dimensioni della figura,
ma perché Cristo dà la luce alla composizione pittorica. "Sono la luce
del mondo. Chiunque mi segui non cammina nel buio, ma avrà la luce di
vita" (Giovanni 8:12). Cristo sta in piedi, non è inchiodato sulla
Croce. I Suoi occhi sono aperti: guarda il mondo, che ha salvato. È vivo.
Il Suo vestito è un semplice velo simbolo allo stesso tempo del Suo Santo
Sacerdozio e del Suo ruolo di vittima sacrificale. Il petto, la gola e il
collo sono molto pronunciati. Gesù alitando lo Spirito Santo sui Discepoli
(Gio 20.22) inizia la nuova creazione, Egli infatti alitò sui suoi
discepoli e disse "ricevete lo Spirito Santo".
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