Solitamente, alla raccolta delle olive partecipavano più persone, sotto la vigilanza assidua e diretta del proprietario o ru cabbilluotu (del gabellotto). Donne, uomini e ragazzi (spesso anche bambini), di prima mattina, raggiungevano l’uliveto, si disponevano a ventaglio, ciascuno col proprio paniere, e iniziavano la raccolta che, salvo la breve interruzione del frugale pasto meridiano, durava fino all’ultima luce del giorno.  

Passau lu zzabbagghiuni: n-zi viri cchjui lu mattuluni!

(E’ passato lo scarabeo: non si vedono più le olive!)

Il volo notturno dello scarabeo avvisava che era già buio e non era possibile discernere le olive.