SCILLATO


Chiesa di S. Maria della Catena (XVII sec.)

Posto ai piedi del versante sud-occidentale del Monte Fanusi a m. 220 s.l.m., si estende su un territorio collinare. Dista dal capoluogo circa 60 Km ed è raggiungibile percorrendo la A19 PA-CT con uscita svincolo Scillato e proseguendo lungo la SP 24 per circa 4 Km.

Abitanti: 820

 

CENNI STORICI

Secondo lo storiografo Caruso la fondazione di Scillato, detta «5c;7-letium» o «Scillatium», fu opera degli Ateniesi. Questi, giunti nell'Isola in epoca successiva alla distruzione di Troia, si stabilirono «in quella parte di territorio ricco di uliveti, forse patrimonio della dea Minerva» dando origine alla cittadina.

Secondo lo storico Fazello l'origine del paese si fa risalire fra il 1156 e il 1196. Tale ipotesi è suffragata dallo studio effettuato su due pergamene di tale periodo riguardanti la concessione di un mulino da parte della nipote di Rè Ruggero, contessa Adelasia, alla Diocesi di Cefalù.

Nella seconda pergamena (1196) l'ubicazione del mulino viene indicata «Apud Xillatum», mentre nella prima (1156) tale indicazione non compare. Scillato sotto i Normanni appartenne alla contessa Adelasia, nel '700 fu proprietà dei Ferrandina e fece parte della Signoria di Caltavuturo, successivamente fu «sotto comune» di Collesano dal quale si staccò rendendosi Comune autonomo nel 1961.

 

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