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Processi storici

   Per tentare di definire le caratteristiche del nomadismo zingaro, non come fatti evenemenziali o atteggiamenti "innati", occorre riconoscervi motivazioni di ordine politico - economico, che trovano una spiegazione all'interno di cambiamenti sociali di più ampia portata, in cui la ripresa di fenomeni nomadici è strettamente collegata a processi storici, continui e costanti nella storia zingara.
    Accanto ad una dimensione strutturale, legata ad una specifica organizzazione economica e sociale del gruppo, ne esiste una congiunturale che si situa nel quadro di un contesto di relazioni, di rapporti di potere, di strategie di sopravvivenza.  
     L'avanzata dell'impero turco, nella seconda metà del sec. XIV, provoca consistenti spostamenti verso l'Europa balcanico - danubiana (luogo di forte insediamento delle genti zingare e centro di partenza di successiva espansione) e, via mare verso l'Italia centro - meridionale.
     Il più antico gruppo di insediamento in Italia è rappresentato dai Rom abruzzesi, entità ancor oggi numericamente più numerosa tra quelle presenti, che conserva nel proprio dialetto elementi dell'antico idioma indiano con numerosi imprestiti dei dialetti italiani centro meridionali.
     La diffusione degli Zingari nell'Europa occidentale avviene in un'epoca di importanti cambiamenti sociali, culturali, di costume e religione caratterizzati dalla nascita dei grandi Stati moderni.
     Ad essi si collega il profondo mutare del rapporto tra gli Zingari e la società ospitante: vengono abbandonati gli ideali ascetico caritativi e si trasforma l'atteggiamento generale verso i poveri, i vagabondi, i pellegrini, i viaggiatori stranieri, i nomadi che cominciano ad essere oggetto di repressione.
     Persecuzioni e tentativi di assimilazione forzata (Carlo III in Spagna, Teresa d'Austria, Caterina di Russia), destinati a ripetersi nella storia, mirano a realizzare una forzata sedentarizzazione, l'abbandono della lingua e dei costumi tradizionali, dei matrimoni misti ecc., nel tentativo di annullare la loro entità etnica.
    Grida e Decreti si aggiungono ad atti cruenti: tristemente famosa è la retata dei Gitani del 30 luglio 1749.
    Questo insieme di misure repressive hanno oltremodo l'effetto di limitare gli spostamenti, i fenomeni migratori, riducendo l'ampiezza dei viaggi entro il quadro regionale o nazionale, favorendo la differenziazione geografica e linguistica dei gruppi zingari.
     L'antica diaspora del mondo zingaro trova un'ulteriore accelerazione nel mondo contemporaneo a partire dalla fine del secolo scorso.
     L'unificazione dei principati di Moldavia e Valacchia (da cui ebbe origine nel 1850 l'odierna Romania) pone fine a secoli di schiavitù provocando migrazioni consistenti in Europa e in America di gruppi zingari di Rom Vlach (valacchi), quali i Kalderasha, Lovara, Curara.
    Con la cessione dell'Alsazia i Sinti Gac'kane (tedeschi) raggiungono la Francia e l'Italia.

Maurizio Pagani / Giorgio Bezzecchi


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