Itinerario Archeologico

Itinerario Naturalistico

Clicca sulle frecce per visionare un altro itinerario

Itinerario Medioevale




LA TORRETTA
Sulla collina che si trova nelle spalle dell'attuale via G. Spontini, in una zona interessata dalla moderna espansione edilizia di Mentana, sono visibili i resti del rudere di epoca romana noto con il nome di Torretta. Tale struttura, costruita in opera cementizia, di cui sono ancora visibili i piani di allettamento delle pietre, ma non il rivestimento delle pareti, è stata interpretata dall'Ashby e in seguito dal Pala come cisterna. Essa risulta articolata in due piani, misura in larghezza m 4,30 da un lato e m 6,00 dall'altro, in lunghezza m 8,50. Il piano inferiore è diviso in due vani da un muro mediano longitudinale, che funge da sostegno per l'unico vano del piano superiore. Secondo l'Ashby tale suddivisione indica che la cisterna serviva tre edifici separati, ma probabilmente aveva solo funzioni statiche. La denominazione "Torretta" invita anche a ritenere molto probabile un riutilizzo della struttura in epoca medievale come torre di avvistamento. Purtroppo l'attuale stato di conservazione non permette un approfondito studio delle strutture.
Vista del Castello
In via Giolitti, di fronte ad un supermercato, dietro la prima fila di case, sbancamenti edilizi sul lato occidentale della collina hanno messo in luce e divelto longitudinalmente per circa cento metri una strada lastricata. Si tratta probabilmente del tratto della via Nomentana che collegava Nomentum con la Salaria, la cui realizzazione può essere datata all'epoca augustea (1 sec. a.C. - I sec. d.C.). La strada, formata da basoli di calcare, mostra, nell'unico lato conservato, una crepidine alta venti centimetri, che aveva la funzione di evitarne l'allagamento. Essa è inframezzata da pietre più grandi che, poste tra loro a distanza regolare, servivano per controllare il cammino percorso. La carreggiata è conservata per un massimo di m 1,65, ma, in antico, doveva essere larga almeno il doppio. I basoli di calcare presentano ancora i profondi solchi lasciati dalle ruote dei carri, testimoniando il forte traffico che doveva interessare la via. Un massiccio muro di contenimento, anch'esso in opera cementizia, corre parallelo lungo il lato conservato della strada. Tale struttura ha uno spessore di 2 metri ed è conservata in altezza per circa 1,48 metri.

Durante lavori edilizi è venuto in luce, e subito interrato, un altro muro simile a questo nel lato occidentale della collina. Esso rappresenta il terrazzamento della villa che doveva sorgere sulla sommità. Persone del luogo ricordano che durante lavori agricoli fu scoperta anche una galleria scavata nel tufo, probabilmente un cunicolo idraulico.


Cristina Vuerich



WB01337_.gif (904 byte)  Torna al menù