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L'ARA - OSSARIO

L'Ara-Ossario, monumento nazionale, fu dedicata ai caduti della battaglia di Mentana, svoltasi il 3 novembre 1867. Il monumento fu eretto nel 1877 proprio sul luogo dove avvennero i combattimenti tra le truppe franco-pontificie e i garibaldini. A progettarlo fu l'Ing. Augusto Falloni con il patrocinio della Società dei Reduci delle Patrie Battaglie. Il sacrario fu inaugurato il 25 novembre dello stesso anno; alla cerimonia intervennero numerosi comuni tra cui Roma, inni patriottici furono suonati da varie bande come la Filarmonica dell'Accademia di S. Cecilia ed il discorso inaugurale fu tenuto da Benedetto Cairoli. La cinta muraria, in peperino di Viterbo di circa 500 m., di diametro fu aggiunta al monumento nel 1885 ad opera dello stesso Fallani. In questo caso i soldi necessari vennero stanziati dal Governo, dal Comune di Roma, dalla Deputazione della Provincia Romana, da 129 comuni, da numerose province, associazioni, cittadini italiani e stranieri per un totale di Lit. 42.747. Il 3 novembre 1889, durante la cerimonia del XXII Anniversario della Battaglia, venne consegnato il nuovo stemma del Comune di Mentana (approvato con D.R. il 5 maggio 1888) raffigurante proprio l'Ara-Ossario. Sulle pareti dell'Ara e su stele poste nel giardino circostante sono riportati l'elenco dei caduti (alla base del monumento) e scritte commemorative dettate anche da illustri personaggi: GIOSUE' CARDUCCI E FEDERICO CAMPANELLA.  

Vedute dell'Ara - Ossario, che accoglie le spoglie dei caduti nella battaglia di Mentana

 



NEL PRIMO ANNIVERSARIO DELLA BATTAGLIA DI MENTANA
             3 NOVEMBRE MDCCCLXVIII

          NON DATE LACRIME NE' FIORI 
                A LA MEMORIA
         DE GL'ITALIANI MORTI PER ROMA

        I RE LI HANNO TRADITI E UCCISI
           IL PAPA LI HA MALEDETTI
 LE TURBE SCHIAVE LI HAN RINNEGATI O COMPIANTI.
        MA SU LE SOGLIE DE L'ETERNITA'
            IN  CONTRO ALLE ANIME
               DE' SEICENTO
               FECESI DANTE
                  E DISSE
        TESTIMONIANZA AL VOTO DE' SECOLI
            E' IL VOSTRO SANGUE
         ROMA LIBERA FIA DA L'ADULTERO.
          ABBRACCIOLLI ARNALDO E GRIDO'
           IN VANO GETTARONO A' VENTI
             LE CENERI DE' PROFETI
       IL POPOLO DIETRO I VESTIGI DE' FORTI
                   RISALIRA'
          PONTEFICE E IMPERATORE PERPETUO
                IL CAMPIDOGIO.
       BACIO' GALILEO LE PIAGHE LAMPEGGIANTI
                  E PARLAVA
           VOI MORISTE O FIGLIUOLI
        PERCHE' NIUN SAVIO NE L'AVVENIRE
          REO DI VERITA' DISCOVERTA
               S'INGINOCCHIASSE
                  AD UN PRETE
             LA RAGIONE RACCOGLIE
     I VAPORI DEL VOSTRO SANGUE IN NUVOLA NERA
         E TORNERA' TERRIBILE SUL VATICANO.

             NON FIORI NON LACRIME
           ALLA MEMORIA DEI MARTIRI
           MA VENDETTA MA GIUSTIZIA
          PROSSIMA SICURA TRIONFANTE.
            QUESTO VUOLE O ITALIANI
            LA VOSTRA ISTORIA TUTTA
              QUESTO CONCLAMANO
   E I MONUMENTI E LE TOMBE E LA TERRA E IL CIELO.
 



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