LE
PRINCIPALI NOVITA’
DELLA RIFORMA MORATTI
La legge quadro
sulla riforma del
nostro sistema di istruzione e formazione, legge
n.53 del 28 marzo 2003, la cosi detta riforma Moratti, ha apportato un
profondo
cambiamento nel
precedente impianto scolastico. Le principali novità possono sintetizzarsi nei
seguenti aspetti.
Obbligo
scolastico
Il concetto di
obbligo di istruzione viene sostituito dal diritto- dovere. Sarà assicurato a tutti il diritto
all’istruzione e alla formazione per almeno dodici anni o, comunque, sino al conseguimento
di una qualifica entro il diciottesimo anno di età.
I
nuovi cicli
Scuola dell’infanzia
della durata di 3 anni. Primo ciclo che comprende la scuola primaria di cinque anni
e la scuola secondaria di primo grado di 3 anni. Secondo
ciclo che è costituito dal sistema dei licei, della durata di 5 anni,
e dagli istituti di istruzione e formazione professionale, con possibilità di
ottenere il diploma dopo la frequenza di un anno integrativo.
Scuola
dell’infanzia
Dura 3 anni e non
è obbligatoria. Concorre all’educazione
e allo sviluppo affettivo, psicomotorio, cognitivo,morale religioso e sociale
dei bambini
Scuola
primaria
Il modello è
costituito da un primo
anno propedeutico seguito da due bienni. E’ previsto un team di insegnanti che sostituisce gli attuali
moduli. Nasce la figura del docente coordinatore-tutor. Oltre alle tradizionali
aree di apprendimento, saranno istituiti i laboratori che offriranno percorsi
opzionali di alfabetizzazione informatica, inglese e attività espressivo-
motorie. L’esame di licenza elementare è abolito.
Anticipi
Sia nella scuola dell’infanzia che nella scuola primaria sarà possibile
iscrivere in prima classe i bambini che compiranno gli anni entro il 28 febbraio dell’anno di riferimento e, a regime,
entro il 30 aprile.
Si tratta di
una scelta, lasciata alla volontà delle famiglie.
Portfolio
delle competenze individuali
E’ il documento
che accompagna gli alunni fin dalla scuola dell’infanzia e accoglie la “storia
scolastica” dell’alunno, con i materiali, le prove più significative, gli
stili di apprendimento e le competenze acquisite.
Scuola
secondaria di primo grado
Dura 3 anni come
l’attuale scuola media, ma diversamente articolata: un biennio più un anno
terminale. Fra le
novità, l’inglese obbligatorio per tutti, una seconda lingua comunitaria e l’informatica. Nell’esame di
licenza della scuola secondaria di primo grado è
stata introdotta una nuova”prova nazionale”che integrerà quelle
elaborate dalla scuola.
Valutazione
In entrambi i
cicli sarà fatta alla fine del secondo biennio. L’alunno che presenterà più
di due debiti potrà essere bocciato.
Condotta
Viene introdotto
il voto sul comportamento. Se negativo, in aggiunta ad un altro debito non
recuperato, potrebbe causare la bocciatura dell’alunno.
Licei
Il sistema dei
licei comprende Otto percorsi: artistico, musicale, economico, linguistico,
musicale e coreutica, scientifico, tecnologico, scienze umane. A loro volta, i tre
licei, artistico,
economico e tecnologico si suddividono in indirizzi specifici.
Istituti
di istruzione e di formazione professionale
Dovrebbero
coprire le seguenti dieci aree: agricoltura-ambiente, tessile- sistema moda,
meccanica, chimica e biologia, grafica-multimediale,
elettrica-elettronica-informatica, edile e del territorio, turistica-alberghiera,
aziendale-amministrtiva, sociale-sanitaria. Accanto a tali indirizzi saranno
attivati altri percorsi di formazione legati alle esigenze economiche e
produttive locali.
Alternanza
scuola-lavoro
Tra i 15 e i 18
anni di età ci
sarà la possibilità di fare esperienze di lavoro progettate e valutate dalla
scuola in collaborazione con le imprese, le associazioni del settore e le camere
di commercio.
Passerelle
Sarà possibile
cambiare indirizzo all’interno dei licei e degli istituti o passare da un
sistema all’altro attraverso “passerelle” che
faciliteranno l’orientamento in itinere e la più ampia spendibilità dei
crediti formativi.
Programmi e Regioni
Una
quota del monte ore obbligatorio nei due cicli sarà attribuita alle
regioni che potranno inserire nei piani di studio materie di interesse specifico
collegate alle realtà locali. Tutti gli insegnanti dovranno avere una
formazione universitaria. Dopo aver conseguito una laurea specialistica della
durata di cinque anni (3+2),
dovranno affrontare un tirocinio obbligatorio. I concorsi a cattedre non avranno
più valore abilitante.
Nodi
irrisolti
I
punti di forza della riforma possono essere individuati nell’insegnamento
obbligatorio della lingua inglese e dell’informatica nel primo ciclo, la
certificazione delle competenze, l’educazione permanente.
Punti di criticità indicati da una larga fascia di opinione pubblica, di
genitori, di docenti sono i seguenti:
• l’introduzione
dell’anticipo senza che questi sia supportato da risorse finanziarie e umane certe;
•
il docente tutor nella scuola primaria che è responsabile della maggior
parte degli insegnamenti disciplinari e, quindi, si paventa un ritorno all’insegnante
unico;
• l’abolizione
dei moduli;
•
il sistema duale, cosi come previsto di istruzione e formazione, non ben
strutturato e definito con quelle ambiguità che possono portare ad una discriminazione
tra studenti;
• la
relativa precocità dell’orientamento;
• nella
distribuzione delle competenze tra Stato e Regioni non si prevede una quota
di pertinenza delle istituzioni scolastiche.
I decreti
attuativi della legge n.53/2003 dovrebbero chiarire molti punti della
riforma
non ben definiti
e riportare serenità nel mondo della scuola.
Il DIRIGENTE SCOLASTICO
Prof.ssa PIETRA RUIU
|
Una
analisi articolata del decreto del 23.01.2004
a cura del CIDI (18.02.2004) *.pdf - 115 kb |
|
Dai
bisogni alla patente: le TIC nella legge di riforma
di Giancarlo Albertini (10.02.2004) |
|
Le
ambiguità del decreto del 23.01.2004.
Ovvero: ma chi scrive le norme al MIUR ?
di Pasquale D'Avolio (08.02.2004) |
|
Sulle
indicazioni di storia nella scuola primaria
Carteggio fra Ivo Mattozzi e Giuseppe Bertagna
(08.02.2004) |
|
Tre
minuti di slienzio: l'avvio della riforma nell'analisi dell'Anci,
di Massimo Nutini (31.01.2003) |
|
Dialogo
immaginario fra un decisore politico e un insegnante di scuola
media, di Enrico Monteil (24.12.2003) |
|
Portfolio
e portafoglio.
Individualizzazione e personalizzazione: due proposte
convergenti o alternative ? di Rinaldo Rizzi
(21.12.2003) |
|
Ma
la scuola si ritira ?
Proposte e perplessità degli Enti Locali sulla riforma
della scuola
di Massimo Nutini (24.11.2003) |
|
I
piani di studio personalizzati. Problemi e prospettive.
di Pasquale D'Avolio (05.10.2003) |
|
Chi
ha tempo non aspetti tempo. A proposito dell'anticipo
a 5 anni e mezzo, di Daniela Bardelli (24.09.2003) |
|
Saperi
di scuola. Dialogo a più voci sulla scuola dell'Europa
prossima ventura
a cura della Redazione di école (13.08.03) |
|
La
persona al centro della scuola riformata ?
C'è da augurarselo, ma per ora i segnali sono contrari
di Aluisi Tosolini (03.08.03) |
|
La
Riforma mette al centro la persona, non l'individuo
di Girio Marabini (03.08.03) |
|
Ma
siamo sicuri che la Riforma Moratti
metta al centro la persona ?
controreplica di A. Tosolini (02.08.03) |
|
Persona
o individuo ? di Girio Marabini (02.08.03) |
|
I
bienni integrati fra istruzione e formazione professionale:
le intenzioni sembrano buone, ma la scuola reale è altra cosa
di Andrea Bagni (01.08.03) |
|
Al
centro la persona o l'individuo ?
di Aluisi Tosolini (29.07.03) |
|
Un
decreto al limite della legittimità giuridica
di Grazia Perrone (29.07.03) |
|
A
proposito del documento di sintesi sulla sperimentazione
delle 251 scuole
di Aristarco Ammazzacaffè (28.07.03) |
|
E
io difendo il decretino
di Girio Marabini (27.07.03) |
|
Decreti
e decretini per l'avvio della Riforma:
cosa c'è veramente dietro,
di Aristarco Ammazzacaffè (15.07.03) |
|
La
posizione dell'Andis Torinese sull'avvio della riforma (06.03) |
|
Punti
critici della riforma: iscrizioni anticipate
e insegnante tutor, di Grazia Perrone (24.04.03) |
|
Contro-indicazioni
per i piani di studio personalizzati
di Andrea Bagni (30.03.03) |
|
Le
indicazioni ministeriali sull'insegnamento della storia: il
commento di Ivo Mattozzi (26.01.03)
- in
formato *.pdf |
|
La
formazione è come una cucina componibile, di Andrea Bagni
(26.01.03) |
|
Associazioni
professionali critiche sul biennio valutativo previsto dalla
legge di riforma (13.01.03) |
|
Se
fossi... (ma è solo un gioco) di Grazia Perrone (29.12.02) |
|
Fra
curricoli e standard nazionali, la legge sulla devoluzione
parla ancora di programmi !
di Pasquale D'Avolio (20.12.02) |
|
Sulla
responsabilità delle nostre scuole,
di Franco Di Giorgi (08.12.02) |
|
Il
partito trasversale dell'istruzione
di Giovanni Cominelli (10.11.02) |
|
La
sperimentazione sul rapporto
istruzione/formazione professionale: il caso del
Piemonte, di Domenico Sugamiele (28.10.02) |
|
Nuovo
anno scolastico: un, due, tre, via
di Grazia Perrone
(01.09.02) |
|
E
dai documenti ministeriali sparisce la parola uguaglianza
di Aluisi Tosolini (25.08.02) |
|
Scuola
primaria e dell'infanzia, punto e a capo
di Grazia Perrone(06.08.02) |
|
Sperimentare...
perchè no ?
di Girio Marabini (31.07.02) |
|
Il
booklet del Ministro Moratti
di Aristarco Ammazzacaffè (30.07.02) |
|
Dispersione
e recupero: una normativa da rivedere
di Pasquale D'Avolio (30.07.02) |
|
ADI:
La riforma Moratti ci piace poco, ma non per questo
condividiamo il parere del CNPI (25.04.02) |
|
Materiali
per aggiornarsi e informarsi
STATO
GIURIDICO DEI DOCENTI
Pdl n. 4091
Statuto dei diritti degli insegnanti
Pdl n. 4095
Disposizioni in materia di stato giuridico degli insegnanti e di
rappresentanza sindacale nelle istituzioni scolastiche
§§§§§§§§§§§§§§§§
Parere del CNPI
sulla bozza
di decreto sul I ciclo
Progetto di sviluppo
a sostegno
dell'avvio della riforma
nella scuola primaria
Dizionario della
riforma
Decreto applicativo
(versione iniziale)
sul I ciclo commentato
Decreto applicativo
sul I ciclo (versione
iniziale)
Sintesi del decreto
sul I ciclo (versione iniziale)
Il piano finanziario
approvato
dal CdM il 12.09.2003
Decreto
applicativo (testo
corretto dopo la Conferenza
Stato/Regioni del 10.12.03)
La Riforma:
obiettivi
e strumenti, a cura dell'Indire
Sintesi
ragionata,
a cura dell'Indire
Per ricevere
la newsletter
del Ministero
Il parere del CUN
sulle
Indicazioni per la scuola
primaria
I piani di studio
per le medie inferiori
Circ. Min. n. 69 del
29.08.03:
Linee
guida per
l'alfabetizzazione informatica
e la lingua straniera
Circ. Min. n. 62 del
22.07.03
per l'avvio della riforma
nelle elementari
Dec. Min. n. 61 del
22.07.03
per l'avvio della riforma
nelle elementari
La posizione
dell'ANCI
Rapporto
ministeriale sulla
sperimentazione 2002-03
e contro-inchiesta della rivista
Professione Docente
(nel sito GILDA)
Il parere del CNPI
sulla bozza
di decreto
Testo della legge n.
53/2003
I nuovi piani di
studio (bozze)
§§§§§§§§§§§§§§§§
Il
concetto di scuola,
insegnante e studente
nella Riforma Moratti
(a cura dell'IRRE Piemonte)
Il lessico
della riforma:
glossario per comprendere
meglio la legge n. 53
di A. Valentino (*.pdf)
§§§§§§§§§§§§§§§§
I
paradossi
della collegialità coatta,
di R. Drago
(file pdf)
§§§§§§§§§§§§§§§§
Per un
inquadramento storico
della riforma: linee di storia
della scuola italiana,
a cura di A. Militerno (*.pdf)
Piano
dell'Unione Europea
per l'apprendimento delle
lingue, approvato il 24.7.03
(*.pdf)
L'evoluzione
del sistema
scolastico italiano dal 1991
al 2000, a cura della
Commissione Unesco per l'Italia
(*.pdf)
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