ARTE ELLENISTICA

La civiltà Greca non si sarebbe estesa senza Alessandro Magno. Il suo vasto impero abbraccio popoli dal mediterraneo all'oceano indiano. Le armi, la politica furono di Alessandro Magno ma la cultura fu Greca. Le varie corti, le classi dirigenti dell'impero parlarono Greco. Questa unità culturale durò oltre tre secoli; nel Mediterraneo Orientale si prolungo ancora per altri due secoli e più.

Nell'estendersi la civiltà Greca assorbi contributi provenienti dai diversi popoli dell'impero e ne fu influenzata. Si forma così un nuovo gusto. Nonostante tanta varietà di contributi così distanti tra loro, l'oreficeria presenta caratteri molto comuni nei vari centri di produzione per il rimescolarsi delle genti.

Il gusto preferisce l'effetto vistoso dei colori alla rappresentazione nello spazio, il gusto ottico a quello plastico delle forme; l'arte Greca assorbe la ricchezza ornamentale, il gusto del colore. La ricchezza a disposizione delle corti provoco una produzione privata al servizio di una minoranza. I regnanti amavano circondarsi di oggetti preziosi. Purtroppo nella maggior parte dell'oreficeria e dell'argenteria conosciamo solo la descrizione giuntaci dagli scrittori dell'epoca.

Molto usata la filigrana a notte. Il colore fu ottenuto con pietre naturali e con paste vitree. Compare il fermatrecce costituito da due "heliches" d'oro.

L'arte ellenica influenzo anche l'Italia. Dal IV secolo a.C. la conquista romana annienta la civiltà e l'arte etrusca. Dove si produce ancora, tutto si riduce ad una ripetizione meccanica con scadimento e della qualità e della tecnica. Tutto sa più di officina che di bottega orafa dove l'artigiano manifesta in modo autonomo la sua personalità, sappia cogliere qualche nuovo aspetto caratteristico della vita, della società del suo tempo, sappia soddisfare le esigenze di una libera fantasiosa idea di bellezza.

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