OREFICERIA GOTICA

L'oreficeria del XIII secolo si presenta già con uno stile non più romanico. Profili slanciati verso l'alto, soluzioni secondo linee diritte, aumento del rilievo, una rappresentazione più vicina alla natura, al vero ed una decorazione sfarzosa. L'oreficeria subisce l'influenza della grande arte: scultura ed architettura. Si produce anche l'articolo profano. Nei vari paesi l'oreficeria gotica ebbe carattere unitario.

Furono prodotto oggetti religiosi a forte rilievo a tutto tondo, ricchi di gemme, di grande qualità tecnica, piccoli capolavori.

L'oreficeria profana, già più facile alla rifusione, fu ostacolata dalle leggi suntuarie. Produsse anelli, minuterie varie, vasellame da tavola in argento od oro massiccio; saliere a; forma di animali, boccali gibbosi.

L'oreficeria gotica ebbe carattere aristocratico e cortigiano con stemmi, motti araldici, sigilli; spesso esagerò nel voler raggiungere il grazioso, con la preziosità e la ricchezza del disegno, con un'imitazione un po' curiosa e fantastica del naturale, con raffinata perizia tecnica. Fu detta incantevole ma un po' artificiosa, un po' irreale. Usa spesso forme a rosa, ginestra, gigli, fiori a corona.

Di gotico molto noto è l'estensorio del Duomo di Voghera, conservato nel Museo d'arte antica del castello di Milano. E' descritto in numerosi libri d'arte. Il piedistallo annuncia lo stile del Cinquecento.

INDIETRO