I Barbari

«Sull'agora, qui in folla chi attendiamo?»

«I barbari che devono arrivare»

«E perché i senatori non si muovono?
Cha aspettano essi per legiferare?»

«E' perché devono giungere, oggi, i Barbari.
perché dettare leggi? Appena giunti,
i Barbari, sarà compito loro »

«Perché l'Imperatore s'è levato
di buon ora ed è fermo sull'ingresso
con la corona in testa?»

«E' che i Barbari devono arrivare
e anche l'Imperatore sta ad attenderli
per  riceverne il Duce; e tiene in mano
tanto di pergamena con la quale 
offre titoli e onori»

«E perché mai 
sono usciti i due consoli e i pretori
in toghe rosse e ricamate? e portano
anelli tempestati di smeraldi,
braccialetti e ametiste? »

«E' che vengono i Barbari e che queste
cose li sbalordiscono»

«E perché 
gli oratori non sono qui, come d'uso,
a parlare, ad esprimere pareri?»

«E' che giungono i Barbari, e non vogliono 
sentire tante chiacchiere»

«E perché sono tutti nervosi? ( I volti intorno
 si fanno gravi ). Perché piazze e strade 
si vuotano ed ognuno torna a casa?»

«E' che fa buio e i Barbari non vengono,
e chi arriva di là dalla frontiera
dice che non ce n'è neppure l'ombra»

«E ora che faremo senza Barbari?
( Era una soluzione come un'altra,
dopo tutto... )».

Traduzione di Eugenio Montale