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1.g. Sei un buon consulente
di orientamento?
Avete già esperienza
di animazione di gruppi e di colloquio, buone capacità di ascolto
(magari siete addirittura psicologi o psicoterapeuti) e volete iniziare
a svolgere (o state già svolgendo) attività di orientamento.
Di seguito trovate alcune
elementari domande per misurare la qualità del vostro lavoro:
- che differenze ci sono fra
formazione lavoro e apprendistato?
- perché molti datori
di lavoro cercano di assumere lavoratori iscritti al Collocamento da
oltre 24 mesi?
- articolo 16. Cosa vi viene
in mente?
- cosa vuol dire essere in mobilità?
- cos'è il collocamento
obbligatorio?
- Sviluppo Italia (ex IG Imprenditoria
Giovanile). Cosa vi viene in mente?
- a cosa serve e come si imposta
una lettera di accompagnamento?
- in quali giorni escono le inserzioni
a modulo sui principali quotidiani italiani?
- che differenze ci sono fra
un Istituto Tecnico e un Istituto Professionale?
- cos'è l'obbligo scolastico?
- cos'è l'obbligo formativo?
- cos'è e quanti anni
dura la laurea specialistica?
Conoscete tutte le risposte?
OK, avete i requisiti minimi per lavorare come consulente di orientamento.
L'attività di orientamento (qualunque sia la vostra formazione
e la metodologia che utilizzate: colloqui individuali, counselling, consulenza
di sportello, animazione di gruppi) richiede infatti una conoscenza
approfondita:
- del mondo del lavoro
- del mondo dell'istruzione e
della formazione
- delle tecniche di ricerca di
lavoro.
Tali conoscenze costituiscono
le fondamenta della vostra attività.
Non ne siete convinti?
Leggete il profilo del consulente di orientamento dell'ISFOL (Repertorio
delle Professioni, Area Occupazionale Educazione e Formazione, pagg.79-82,
1999). (vedi
profilo completo)
4. Competenze necessarie:
- L'Orientatore
deve essere in possesso di competenze in materia di mercato del lavoro
(anche a carattere legislativo), di formazione (conoscenza del sistema
di istruzione e formazione professionale, della normativa che lo regola,
delle opportunità e delle trasformazioni) e deve possedere competenze
metodologiche relative alla conduzione di colloqui individuali e di
gruppo con finalità orientative, alla gestione delle tecniche di ricerca
del lavoro (dalla elaborazione dei curriculum vitae alla preparazione
alle prove di selezione del personale) e di diagnosi delle competenze
e capacità professionali (ad esempio, i bilanci di competenze).
- Egli deve inoltre
essere in grado di utilizzare la strumentazione informatica e telematica
di cui sono dotati i Centri di orientamento e deve possedere elementi
di base di archivistica e documentazione.
-
L'Orientatore
deve inoltre possedere capacità di ascolto, di mediazione, di diagnosi
delle situazioni. Deve possedere, in generale, facilità di relazioni.
Svolgete attività senza
avere conoscenze di questo tipo? Allora state facendo attività
di animazione, supporto psicologico, psicoterapia, ma non orientamento.
Ma i vostri committenti lo sanno?
In che modo colmare il vostro
deficit di preparazione? Dovete almeno:
- leggere con attenzione www.aiuto.net
oppure, su carta, Ricciardi L., Conclave M., Corrente E., Lai M., Guida
pratica del lavoratore Edizioni Lavoro e Consolini M. Sapere
minimo sull'orientamento. Materiali didattici modulari rivolti agli
insegnanti, Franco Angeli 1998 (non solo per insegnanti) e gli altri
libri o siti consigliati in
questo sito
PS: ho partecipato
di recente alla selezione di consulenti di orientamento che presso i Centri
pr l'impiego di una Provincia toscana dovranno svolgere attività
di bilancio e orientare disoccupati e inoccupati a ricerca di lavoro,
creazione d'impresa e lavoro autonomo.
Il 70% dei candidati
(lauree in prevalenza in psicologia e scienze dell'educazione) non è
stato in grado di rispondere alle domande in questa pagina. Alcune risposte:
- 'Non lo so. Sa, queste sono
cose tecniche'
- 'Non lo so, io sono uno psicologo'
- 'Non lo so, queste sono cose
da operatore di sportello'
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