1.o. Il riorientamento
Da qualche mese capita di sentir parlare di 'riorientamento' (corso di riorientamento, esperto di riorientamento) (1). Il termine sembra indicare attività di orientamento rivolte a persone che hanno appena perso il lavoro, hanno professionalità obsolete, o sono impegnate senza successo in percorsi formativi, e necessitano così di attività finalizzate a indirizzarle verso nuovi obiettivi formativi o professionali. Il termine è orribile perché fa pensare ad attività che 'spingono' i soggetti in altre direzioni prestabilite, ed enfatizza un ruolo attivo e prescrittivo dell'operatore di orientamento piuttosto che quello di facilitatore. In più, pone l'accento su un orientamento attivato solo in momenti particolari del percorso professionale e formativo, invece che sull'orientamento come processo e capacità autonoma sviluppata durante tutto l'arco della vita.
(1) così ad esempio il pur ottimo Franchi G. (a cura di) Guida all'obbligo formativo, La Nuova Italia 2001, pag. 35.
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