1.u.
La
valenza orientativa delle discipline scolastiche
Ammettiamo di voler promuovere l'insegnamento a scuola di una determinata materia o lo svolgimento di una determinata attività. Sarà necessario: 1. che ci siano docenti sistematicamente formati al suo insegnamento/svolgimento (e non che manchino docenti appositamente formati o vi siano docenti formati in maniera inadeguata con iniziative estemporanee, troppo brevi e/o di bassa qualità) 2. che a questa disciplina/attività sia riservata dalle norme ministeriali una parte precisa del monte ore totale delle attività scolastiche (e non che, al contrario, lo svolgimento di tale disciplina/attività sia lasciato alla buona volontà e alla disponibilità di tempo del singolo docente o dei suoi colleghi) 3. che esista un'indicazione precisa degli obiettivi e del programma che è necessario svolgere, a loro volta articolati per ciascuna delle tipologie di studenti (e non che ogni docente debba definire in proprio gli obiettivi della sua attività e i contenuti del programma) 4. che esistano materiali (libri di testo, audiovisivi) facilmente reperibili e di qualità riconosciuta a sostegno allo svolgimento della materia/attività (e non che tali materiali manchino o non si sappia discriminare quelli di qualità da quelli scadenti). Se mancano una o più di queste quattro condizioni lo svolgimento di qualunque disciplina/attività sarà impossibile o comunque quella disciplina/attività sarà presente nella scuola in maniera episodica, svolta in un limitato numero di istituti e con livelli generali di efficacia molto bassi. Si pensi ad esempio a voler far svolgere matematica o discipline aziendali a docenti che insegnano altre materie, senza preparazione specifica o con una preparazione limitata a un breve corso di aggiornamento, nel monte orario destinato ad altre materie, senza programmi e libri di testo. Cosa verrebbe insegnato? Il nulla. Eppure questa è esattamente la condizione dell'orientamento. La comoda formuletta dell'orientamento come disciplina trasversale a tutte le altre (la famosa 'valenza orientativa delle discipline scolastiche') condanna l'orientamento in gran parte delle nostre scuole alla semiclandestinità e all'inefficacia.
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