2.a. Cosa fai quando fai orientamento?

Questa sezione è dedicata alla pratica in Italia dell'attività di orientamento. Puoi leggere le esperienze degli altri e inviare la tua testimonianza (segui i diversi punti).

 

Testimonianza n.77.

1. Regione di svolgimento prevalente dell'attività

  • Abruzzo

2. Data della testimonianza

  • Febbraio 2002

3. In che modo svolgi le tue attività di orientamento? Con quali obiettivi e modalità? (consulenza individuale/di gruppo, durata, strumenti e metodologie utilizzati, etc.)

  • Innanzitutto formando me stessa. Partecipando a incontri e corsi di aggiornamento, leggendo quanto è necessario e tenendomi sempre aggiornata. L'obiettivo è sempre quello educativo dell'autodeterminazione di sè. Certo la mia onestà professionale mi induce a informare e cercare assieme all'utente la soluzione migliore e non certo influenzare con scelte che a me sembrano ottimali ma non rispondenti alle aspirazioni dell'altro.

 

4. Quali sono committenti, ambienti e destinatari delle attività di orientamento che svolgi?

  • La mia società lavora per conto della Comunità Montana, purtroppo non abbiamo un informagiovane stabile e ci appoggiamo al servizio di segretariato sociale, ai centri diurni per minori, ai progetti sulla prevenzione delle tossicodipendenze. I destinatari vanno da una fascia di età di 16 anni fino ai 50.

 

5. Che tipo di formazione hai avuto? L'attività di orientamento è svolta in via esclusiva? Nell'ambito di che tipo di rapporto di lavoro?

  • Sono laureata in Scienze della Formazione, per molti anni sono stata volontaria pèresso un Centro Informa Giovani. La mia attività è esclusivamente di orientamento, lavoro a tempo pieno con contratto a tempo indeterminato da due anni e mezzo

 

6. Perché hai scelto questo lavoro? Cosa ti piace di questo lavoro?

  • TUTTO, TUTTO, TUTTO. Le persone, le delusioni, i contatti da creare e mantenere, gli sguardi dei ragazzi, ecc ecc. Perchè mi piace questo lavoro? Mi piacciono anche le fragole ma non riesco a descriverne il sapore...forse è una questione di sapori e sensazioni!

 

7. Quali problemi e possibilità di sviluppo vedi in questa attività?

  • Il primo problema che vedo è la poco preparazione delle persone che lavorano sul campo dell'orientamento. Per molti basta sapere cosa sia il prestito d'onore o leggere la gazzetta per diventare orientatori. Ma dare consigli di orientamento è toccare una sfera della vita delle persone fatta da delusioni, gioie, speranza, per cui bisogna stare attenti a quello che facciamo o diciamo.

 

8. Altro eventuale

  • -

Invia la tua testimonianza (segui i diversi punti). Sarà pubblicata in forma anonima.

 

 


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