7.n. I rischi per l'orientamento

 

 

 

Una storia vera: una consulente di orientamento ha fatto un progetto per avviare un centro per l'impiego. Dopo alcuni mesi il funzionario provinciale la chiama:

  • Salve, volevevo dirle che finalmente abbiamo aperto il Centro.
  • Ottimo, e quale sede avete scelto alla fine?
  • E il funzionario: L'abbiamo aperto all'interno della sede del CEPU.

 

A seguito della nuova normativa attuativa del Decreto Ministeriale n.166/2001 Disposizioni in materia di accreditamento dei soggetti attuatori nel sistema di formazione professionale molte Regioni hanno riconosciuto anche a società di lavoro interinale, collocamenti privati, società di ricerca e selezione e altri soggetti la possibilità di svolgere attività denominate 'orientamento' e di richiedere per questo fondi pubblici (nota 1).

Ora, se noi riconosciamo come fondamentale che:

  • I beneficiari delle attività di orientamento hanno diritto a una informazione/consulenza imparziale

(art.15 del codice etico dell'AICO, Associazione Italiana Operatori e Consulenti di orientamento. Lo stesso concetto è riaffermato anche in tutti i codici di condotta delle altre organizzazioni professionali di orientatori stranieri e ripetuto anche nella recente dichiarazione di Parigi dell'AIOSP Associazione Internazionale per l'Orientamento Scolastico e Professionale -nota 2) l'ingresso nel settore di questi soggetti crea grossi problemi.

A nostro avviso è come avere un medico di base pagato da una casa farmaceutica. Che garanzie di imparzialità possono esserci?

Anche il nostro ruolo di orientatori rischia di ridursi, nel migliore dei casi, a quello di collocatori.

E' necessaria al più presto una normativa che vieti a soggetti che vendono servizi di intermediazione e selezione:

  • A. di svolgere attività denominate 'orientamento' e
  • B. di utilizzare per le loro attività fondi pubblici destinati ad attività di orientamento.

 

Note:

1. finché si continua a considerare l'orientamento come un'appendice o una sottocategoria della formazione professionale, e così ricompreso nelle stesse normative pensate per la formazione professionale, problemi di questo tipo purtroppo non devono sorprendere e continueranno a verificarsi.

2. Educational and vocational guidance services provided must garantee impartiality and confidentiality, AIOSP, Parigi, 17 settembre 2001

 

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