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Il 23 e 24 Settembre 2000 siamo finalmente stati a visitare, con le bici al seguito, il parco del Ticino che si trova al confine fra Piemonte e Lombardia. Dico finalmente perchè era da un pò di tempo che se ne parlava cercando di creare le condizioni favorevoli a quante più persone fosse possibile. Sabato 23 Settembre alle ore 15,30 siamo partiti in 8 persone da San Giovanni in Persiceto (BO) con destinazione Castelletto Ticino dove era situato l'albergo presso il quale avremmo pernottato. Il viaggio di andata è stato fatto in scioltezza grazie anche allo scarso traffico trovato fino a Milano. Alle 19,30 siamo arrivati a destinazione con un pò di ritardo perchè invece di uscire dall'autostrada a Novara Est siamo usciti a Novara Ovest, allungando quindi di alcuni KM il percorso. L'albergo Blue Motel ci attendeva e subito ci siamo sistemati in attesa di trovare un posto dove cenare; il problema è stato presto risolto ed abbiamo mangiato molto bene. Dopo un breve giro serale nei dintorni siamo andati a dormire pronti per la pedalata del giorno dopo. La Domenica mattina alle ore 7,15
Pat, uno degli autisti del gruppo, ci ha svegliato e la prima cosa che abbiamo
fatto è stata vedere com'era il tempo. La giornata era di un grigiore autunnale
ma la cosa non ci ha scoraggiati, infatti, dopo una abbondante colazione,
ci siamo trasferiti in località San Giovanni dove abbiamo incontrato
altri due amici che si sono uniti a noi. Alle ore 9,30 siamo partiti con le bici
e subito ho avuto un'ottima impressione del parco attraversato da piste
ciclabili, sia in asfalto che
in sterrato, che si inoltrano in mezzo a boschi e cespugli e che in diversi
punti lambiscono le sponde del Ticino. Verso le 13,30 la fame si è fatta
sentire e grazie al consiglio di altri due ciclo amatori abbiamo mangiato
nuovamente bene in un piccolo ristorante con vista sul fiume. Dopo pranzo siamo
ripartiti ed abbiamo seguito la pista che costeggia i cosiddetti Navigli; si
tratta di canali ben mantenuti sulle cui rive si può non solo andare in
bicicletta, ma anche passeggiare in quanto si tratta di percorsi veramente
rilassanti. Durante il percorso non poteva mancare la classica foratura di
Alberto che per fortuna aveva portato la classica "gomma di scorta" e
quindi il problema è stato risolto
in pochissimo tempo. Alla fine della giornata abbiamo percorso più di 50 Km, ma
posso dire con soddisfazione che non ci hanno pesato
in quanto il giro è stato fatto con lo spirito di trascorrere un
week-end insieme e di "esplorare" un posto che non avevamo ancora
visto. Un consiglio a tutti coloro che non ci sono ancora stati: ANDATECI E'
STUPENDO!! Guido
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