Statuto
Allegato alla Deliberazione C.C. nr. 168 del
20 Novembre 1995
Art. 1 Denominazione
Per iniziativa del Comune di Oristano, secondo quanto
previsto dall'art. 91 dello Statuto Comunale, viene costituito
L'Istituto Storico Arborense per la ricerca e la documentazione
sul giudicato d'Arborea e il Marchesato di Oristano.
L'Istituto potrà agire sotto la denominazione sintetica
di Istituto Arborense, ovvero ISTAR (così sarà indicato
in seguito nel presente Statuto).
Art.2 - Sede
L'ISTAR ha sede in Oristano presso locali di proprietà
del Comune o di altro Ente pubblico o ceduti in comodato,
o in uso gratuito.
Art. 3 Finalità
Scopo dell'Istar, è quello di promuovere, organizzare,
realizzare, direttamente o in collaborazione con Atenei
sardi, nazionali e internazionali, con Centri di ricerca,
con Associazioni Culturali, con singoli studiosi disposti
a prestare volontariamente la propria opera, con Biblioteche
e con Archivi storici fondamentali per la storia e la
cultura arborense, in perticolare con l'Archivio della
Corona d'Aragona:
1.Studi, ricerche, pubblicazioni scientifiche (soprattutto
in forma di collane e di iniziative editoriali periodiche)
convegno, seminari, mostre, borse di studio e ogni altra
attività culturale con l'intendimento di contribuire in
maniera sistematica alla conoscenza della civiltà arborense
considerata nei suoi molteplici aspetti storici, politici,
sociali, istituzionali, economici e culturali;
2.La costituzione di una organica e ampia documentazione
sulle fonti concernenti il Marchesato e il Giudicato costituita
da microfilm, fotografie e ogni altro tipo di materiale
scientifico utile per gli studi della civiltà arborense;
3.Una collana specialistica sulla civiltà arborense che
comprenda la sistematica raccolta delle fonti;
4.La stampa di pubblicazioni divulgative contenenti i
risultati degli studi condotti sulla civiltà arborense
da diffondere in particolre nelle scuole;
5.Il funzionamento di un centro stabile - aperto al pubblico
compatibilemnte con le condizioni logistiche e di personale
- dove poter svolgere tutte le attività scientifiche e
divulgative dell'Istar.
6.La creazione di una biblioteca specializzata sul Medioevo
europeo, sardo e arborense; 7.La stampa di un annuario
dell'Istar.
8.L'organizzazione di un periodico congresso scientifico
internazionale su tematiche riguardanti il Giudicato e
il Marchesato nel contesto del Medioevo mediterraneo ed
europeo, con pubblicazione di atti;
9.La organizzazione di esposizioni e mostre della documentazione
riguardante la civiltà giudicale.
Art. 4 Organi dell'Istituto
Sono organi dell'Istar:
- Il Presidente;
- Il Consiglio di Amministrazione;
- Il Direttore Scientifico;
Art. 5 Il Presidente
Il presidente secondo quanto stabilito dall'art. 46, comma
6 - lett. e), è nominato dal Sindaco sulla base degli
indirizzi definiti dal Consiglio Comunale.
Il presidente secondo l'art. 95 dello Statuto Comunale:
- ha la rappresentanza dell'Istar e ne tiene la firma:
- convoca e presiede il Consiglio di amministrazione;
- presenya al Consiglio di Amministrazione le proposte
di deliberazione;
- compie gli atti di ordinaria e straordinaria amministrazione
previsti nella programmazione predisposta dal Consiglio
di Amministrazione e approvata dal Consiglio Comunale;
- può adottare, sotto la propria responsabilità e per
motivi di urgenza, atti di competenza del Consiglio di
Amministrazione, che sottopone alla ratifica del medesimo
nella prima riunione successiva;
- può attribuire in caso di necessità anche con deleghe
permanenti la potestà di firma a un consigliere.
Art. 6 Il Consiglio di Amministrazione
Il Consiglio di Amministrazione, secondo l'art. 92 dello
Statuto Comunale, è formato, oltre che dal Presidente,
da 4 membri in possesso dei requisiti di eleggibiltà a
consigliere comunale nominati dal Sindaco sulla base degli
indirizzi definiti dal Consiglio Comunale.
Esso è composto:
- dal Presidente;
- da uno studioso scelto fra una rosa di nomi comprendente
i nominativi segnalati dalle Università di Cagliari e
Sassari, dalla Deputazione di Storia Patria per la Sardegna,
dal CNR di Cagliari;
- da un rappresentante della Provincia di Oristano scelto
tra una rosa di nomi di studioso di chiara fama che si
siano occupati con ricerche e pubblicazioni della civiltà
arborense formulata dalla Giunta Provinciale;
- da un rappresentante della maggioranza del Consiglio
Comunale;
- da un rappresentante della minoranza del Consiglio Comunale;
Il consiglio di amministrazione, secondo quanto previsto
dall'art. 94 dello statuto comunale:
- esamina ed approva la programmazione annuale e triennale
e il relativo piano di spesa proposti dal Direttore Scientifico;
- esamina ed aprova la relazione finale sul lavoro svolto
e il relativo conuntivo di spesa proposti dal Direttore
Scientifico;
- esprime il parere sulle proposte di convenzione, incarico
e collaborazione esterne proposte dal Direttore Scientifico;
- assume gli impegni di spesa previsti nella programmazione
annuale;
- può nominare, ai sensi dell'art. 97 dello Statuto Comunale
e sentito il direttore, un vice direttore tra il personale
in servizio (o assegnato) presso l'Istar;
- propone al Consiglio Comunale le eventuali modifiche
del presente statuto;
- promuove e individua i fondi di finanziamento;
Il Consiglio di Amministrazione si riunisce almeno 2 volte
all'anno in sessione ordinaria: entro il mese di ottobre
per l'approvazione del programma annuale e triennale da
presentare al Consiglio Comunale per il successivo esame
ed approvazione; entro il mese di marzo per il consuntivo
dell'attività svolta nell'anno precedente da presentare
al Consiglio Comunale per il successivo esame ed approvazione;
Il Consiglio di Amministrazione è convocato presso la
sede dell'Istar dal Presidente o, in caso di necessità,
dal Consigliere più anziano per età, tramite lettera raccomandata
da spedirsi almeno 5 giorni prima della riunione, contenente
il giorno, l'ora e l'ordine del giorno.
Il Consiglio di Ammnistrazione può essere convocato in
sessione straordinaria per l'esame di qualunque altro
argomento ritenuto di particolare interesse ogni qualvolta
lo reputi opportuno il Presidente o la maggioranza dei
consiglieri.
Art. 7 Il Direttore Scientifico
Il Direttore Scientifico, ai sensi del comma 7 dell'art.
51 della legge 142/90 e punto b). comma 4 dell'art. 91
dello Statuto Comunale, viene nominato dalla Giunta Municipale,
su proposta dell'Assessore alla Cultura tra gli studiosi
che si siano particolarmente distinti nello studio, nelle
ricerche e nelle pubblicazioni riguardanti la storia e
la cultura del Giudicato di Arborea e del Marchesato di
Oristano.
Il Direttore scientifico dovrà garantire le attività culturali
dell'Istar secondo i criteri e le modalità stabilite dalla
Giunta Municipale.
Il Direttore Scientifico, secondo l'art. 96 dello Statuto
Comunale:
- partecipa, con funzioni di segretario verbalizzante,
alle riunioni del Consiglio di Amministrazione;
-è responsabile dei rocedimenti dell'Istar;
- propone al Presidente la convoazione del Consiglio di
Amministrazione in sessione straordinaria per l'esame
di qualunque argomento ritenuto di particolare interesse
per il funzionamento e l'attività dell'Istar, ogniqualvolta
lo ritenga opportuno;
- presenta, entro il 15 ottobre di ogni anno, al Consiglio
di Amministrazione per il successivo esame, ed approvazione,
la proposta di programmazione annuale e triennale dell'attività
dell'Istar. La proposta, nell'ambito della disponibiltà
annuale del bilancio, dovrà contenere anche un articolato
piano finanziario per l'acquisto di atrezzature e dotazioni
scientifiche e per tutti gli altri impegni di spesa necessari
al funzionamento dell'Istituto;
- presenta entro il 15 marzo dell'anno successivo, al
Consiglio di Amministrazione per il conseguente esame
e approvazione la relazione finale sul lavoro svolto e
il relativo consuntivo;
- assicura la direzione scientifica delle ricerche, studi,
trascrizioni di documenti, catalogazioni effettuate in
Sardegna, in Italia e all'estero nell'ambito delle collaborazioni
previste e auspicate nell'art. 3 del presente statuto.
Nel caso di iniziative che impegnino l'Istar per più esecizi,
queste dovranno essere comprese in un piano triennale
che ha il mero significato di programmazione politica
rispetto alla quale la programmazione annuale costituisce
lo specifico realizzabile nell'ambito delle risorse disponibili;
- cura le pubblicazioni dell'Istar;
- assicura la direzione scientifica della biblioteca annessa;
- assicura la responsabilità scientifica del funzionamento
della sede dell'Istar;
- assicura la direzione scientifica delle esposizioni
e mostre realizzate dall'Istar;
- propone al Consiglio di Amministrazione l'assunzione
degli impegni di spesa previsti nel programma annuale;
- propone al Presidente la liquidazione delle spese di
ordinaria amministrazione di cui all'art. 5 del presente
statuto;
- dirige e coordina il personale assegnato all'Istar dal
Comune;
- firma gli ordini di incasso e di pagamento;
- adotta tutti gli atti necessari al funzionamento dell'Istar
non riservati alla competenza del Consiglio di Amministrazione
e del Presidente;
- delega, previa comunicazione al Consiglio di Amministrazione
e salvo opposizione da parte di tale organismo, le funzioni
meramente esecutive al personale assegnato dal Comune
all'Istar che abbia i requisiti professionale e la qualifica
richiesta dai compiti assegnati;
- il Direttore Scientifico viene nominato dalla Giunta
Municipale entro 45 giorni dall'approvazione del presente
Statuto.
Art. 8 Il Vice Direttore
Il Vice Direttore, coadiuva il Direttore svolgendo funzioni
da questo delegategli e, in caso di assenza o impedimento,
lo sostituisce e ne assume la rappresentanza.
Il Vice Direttore, ai sensi dell'art. 97 dello Statuto
Comunale è nominato dal Consiglio di Amministrazione,
sentito il Direttore, tra il personale in servizio (o
assegnato) presso l'Istar.
Art. 9 Insediamento degli organi
La prima riunione per l'insediamento degli organi è convocata
dal Sindaco entro 15 giorni dall'esecutività degli atti
di nomina.
Art. 10 Il Personale
La dotazione organica del personale dell'Istar è costituita
dalle unità di personale in servizio presso la Biblioteca
Comunale che la Giunta Municipale assegnerà all'istituto
sentiti il Direttore Scientifico e il Dirigente del settore
comune.
Art. 11 Durata delle cariche
Il Presidente e il Consiglio di Amministrazione, secondo
l'art. 93 dello Statuto del Comune, durano in carica 5
anni quanto il Consiglio Comunale che li ha eletti.
Il direttore scientifico dura in carica 5 anni epuò essere
riconfermato, salvo i casi di revoca.
Ai membri del Consiglio di Amministrazione spettano i
rimborsi spese e un gettone di presenza nella misura stabilita
dal Consiglio Comunale.
Al presidente spettano i rimborsi spese e un gettone di
presenza nella misura doppia rispetto a quella stabilita
dal Consiglio Comunale per i componenti il Consiglio di
Amministrazione.
Il Direttore Scientifico è retribuito sulla base di una
apposita convenzione. Tale retribuzione non potrà essere
superiore all'indennità di carica percepita dagli Assessori
Comunali, con esclusioone dell'eventuale raddoppio spettante
a questi ultimi in forza di legge.
Art. 12 Entrate e spese correnti
L'Istar trae i mezzi per il mantenimento, lo sviluppo
e, in genere, per il suo funzionamento da contributi:
- dal Comune, dalla Provincia di Oristano, dalla Regione
Sarda, da enti pubblici e privati;
- da partecipanti a corsi, convegni, seminari organizzati
dallo stesso Istar;
- per prestazioni fornite dall'Istar ad organizzazioni
esterne.
Sono a carico dell'Istar le spese relative ai gettoni
di presenza dei componenti il Consiglio di Amministrazione,
i rimborsi spesa, le spese relative alle convenzioni,
incarichi e consulenze, alla gestione dell'Istar, agli
affitti, ai canoni, alle utenze, ai beni di consumo, per
l'acquisto di beni e servizi necessari per la relizzazione
di iniziative esterne, borse di studio, mostre, attivtà
editoriali sistematiche e/o saltuarie, collaborazioni,
acquisizioni bibliografiche di quant'altro previsto per
l'attuazione delle finalità du cui all'art. 3 e a tutte
le altre occorrenti per il funzionamento dell'Istar.
Art. 13 Bilancio annuale di previsione
1. L'Istituto deve formare ogni anno il bilancio preventivo,
redatto in termini di competenza e di cassa.
2. L'esercizio finanziario inizia il 1 gennaio e termina
il 31 dicembre di ciascun anno.
3. Per la struttura, la formazione e la gestione del bilancio
si applicano le disposizioni di legge in materia di ordinamento
contabile e finanziario dei Comuni, nonchè le norme del
regolamento comunale di contabilità.
4. Il bilancio deve essere corredato del parere dei Revisori
dei Conti.
Art. 14 Adempimenti
1. Entro il 15 settembre di ogni anno, il Direttore, d'intesa
con il Presidente, predispone il bilancio di previsione
relativo all'anno successivo e lo presenta entro lo stesso
termine, corredato dal piano-programma, al Consiglio di
Amministrazione.
2. Entro il 30 ottobre successivo, il Consiglio di Amministrazione
delibera il bilancio di previsione con il piano-programma
e lo invia, unitamente alla relazione del collegio dei
Revisori dei Conti, al Comune per l'approvazione.
Art. 15 Il Bilancio Pluriennale
1. Il Bilancio pluriennale di previsione, di durata pari
a quello del Comune, è redatto in termini di competenza
ed indica distintamente la spesa consolidata e quella
di sviluppo.
2. Il Bilancio pluriennale viene aggiornato annualmente.
3. L'approvazione del Bilancio pluriennale non comporta
autorizzazione ad accertare le entrate nè ad impegnare
le spese in esso contemplate.
Art. 16 Il Conto Consuntivo
1. Il Conto Consuntivo è composto dal rendiconto finanziario,
dal rendiconto economico e dal rendiconto patrimoniale,
redatti secondo gli schemi previsti per il Conto Consuntivo
del Comune.
2. Al Conto Consuntivo sono allegate le relazioni del
Direttore e del collegio dei Revisori dei Conti.
3. Il Direttore presenta al Consiglio di Amministrazione
il Conto Consuntivo della gestione conclusasi il 31 dicembre
dell'anno precedente, completo della relazione del collegio
dei Revisori dei Conti.
4. Entro il 31 di marzo, il Consiglio di Amministrazione
delibera il Conto. Con la deliberazione di approvazione
del Conto, il Consiglio di Amministrazione esprime le
proprie valutazioni sull'azione condotta sulla base dei
risultati conseguiti.
5. Salvo diversa determinazione del Comune, l'eventuale
risultato positivo di gestione deve essere destinato nell'esercizio
successivo alla riduzione dei trasferimenti a carico del
Comune.
Art. 17 Revisione dei Conti
1. Il Collegio dei Revisori dei Conti del Comune svolge,
nei confronti dell'Istituto, la medesima attività che
svolge nei confronti del Comune, esercitando gli stessi
poteri.
2. Il Collegio dei Revisori si riunisce, prescindendo
da qualsiasi formalità di convocazione, su avviso del
Presidente del Collegio, su invito del Direttore dell'Istituzione
o su invito del Sindaco.
3. Il compenso per le prestazioni rese dai Revisori dei
Conti fa carico al Bilancio comunale.
Art. 18 I Registri Contabili
I registri contabili obbligatori sono:
- il giornale di cassa;
- il libro mastro degli ordinativi di incasso e di pagamento;
- le altre scritture contabili previste dalla legge a
fini fiscali;
- il libro degli inventari.
2. Nel giornale di cassa si trascrivono tutti i mandati
e le reversali - distintamente per competenza e residui
- nel giorno in cui sono emessi.
3. Nel libro mastro si apriranno tanti conti quanti sono
i capitoli del Bilancio e vi si annoteranno le operazioni
di accertamento e di impegno a quelle di incasso o di
pagamento.
4. L'annotazione su appositi registri di operazioni rilevanti
ai fini fiscali dovrà essere comunicata al Comune in tempo
utile per garantire la chiusura periodica delle operazioni.
Art. 19 L'inventario
1. Per la classificazione, la tenuta, l'aggiornamento
dell'inventario, nonchè per la valutazione dei beni in
esso descritti si applicano le norme previste dal Regolamento
comunale di contabilità.
2. L'inventario è redatto in due esemplari: uno da conservare
presso l'Istituto, l'altro da trasmettere al Comune, al
quale devono essere comunicate entro il mese di gennaio
le variazioni intervenute nell'anno precedente.
3. L'inventario è firmato dal Direttore e controfirmato
dal Presidente. 4. L'Istituto deve avere un avere un proprio
regolamento, approvato dal Consiglio di Amministrazione,
per la conservazione la sistemazione, l'incremento e l'uso
del materiale librario e documentario, nonchè contenente
norme per gli inventari, i cataloghi, i registri e gli
schedari del materiale librario, documentario e dei manoscritti;
a tal conferma il proprio regolamento alle disposizioni
delle biblioteche pubbliche statali.
5. Il materiale librario e documentario, gli oggetti di
interesse artistico, storico, scientifico, i mobili e
le attrezzature sono affidati per la custodia e la conservazione
al Direttore, salvo diversa disposizione dettata dal regolamento
di cui al Comma preceente.
Art. 20 Patrimonio
1. Il Patrimonio dell'Istituto comprende i beni mobili
ed i fondi liquidi assegnati in dotazione al Comune all'atto
della costituzione della Istituzione o successivamente,
nonchè i beni mobili acquisiti dall'Istituto con mezzi
finanziari propri.
Art. 21 Tesoreria
1. Il servizio di tesoreria è affidato al tesoriere del
Comune, che provvede alle riscossioni delle entrate e
ai pagamenti con le stesse modalità previste per il Comune
stesso.
Art. 22 Servizio Cassa Interno
1. Presso l'Istituto può essere costituito un servizio
di cassa interno per i servizi di esazione e per il pagamento
delle minute spese economali.
2. La dotazione del cassiere interno, reintegrabile durante
l'esercizio previa presentazione della documentazione
relativa alle somme spese, è stabilita con provvediemento
della Giunta Municipale.
Art. 23 Spese in Economia
1. Con provvedimento del Consiglio di Amministrazione
viene determinata la natura e il limite massimo delle
spese che possono farsi in economia, tra cui, quelle per
assicurare il normale funzionamento dell'Istituto, l'urgente
provvista di materiale e le riparazioni non eccdenti l'ordinaria
manutenzione degli impianti, dei macchinari e degli immobili
in dotazione.
2. All'effettuazione delle spese provvede il Direttore,
con le modalità stabilite nel provvedimento di cui al
comma precedente. Il Direttore può delegare ad altri dipendenti
tali compiti.
Art. 24 Scioglimento dell'Istituzione
1. In caso di scioglimento dell'Istituzione il patrimonio
comunque acquisito passerà nella piena disponibilità del
Comune di Oristano.
Art. 25 Norme di rinvio
Per tutto quanto non previsto nel presente regolamanto,
valgono le norme di legge in materia di ordinamento finanziario
e contabile dei Comuni, lo Statuto del Comune, i Regolamenti
comunali di contabilità e per la disciplina dei contratti.